ricpast
Sono un tipo serio
Ma dai Felixeco!
Siamo seri.
Cosa vuol dire la stampa è per lo + di sinistra?
Se mi citi: il manifesto,liberazione,il riformista,l'unità ok e sono anche d'accordo che ce ne siano altri.Ecco: la repubblica.
Ma questi non sono per caso organi ufficiali di partiti politici?
Ma scusa, secondo te il Corriere della Sera ed il Sole (2 tra i quotidiani + diffusi) sono di sinistra?Nel senso che appoggiano sempre e comunque la posizione espressa dall'opposizione.Io il Sole lo leggo quasi ogni giorno e, seppur evito di leggere gli articoli prettamente politici, e lo trovo equilibrato e, come ogni altro serio quotidiano, cerca di dare spazio a giornalisti ed opinionisti che possono esprimere idee anche molto diverse tra loro.
Ribadisco siamo seri.
La stampa di sinistra è + diffusa?
Io non affermo il contrario perchè credo che tra i quotidiani a diffusione nazionale ci siano quelli che strizzano l'occhio ad una parte (la repubblica) e altri che lo strizzano dall'altra (il giornale).
Ma affermare che: "è + diffusa" e addirittura "+ letta" (grazie!Noi di sinistra siamo evidentemente molto + colti....
) è una sciocchezza.
cosa si vorrebbe poi dimostrare, assumendo che ciò sia vero???
Che la sinistra manipola l'opinione pubblica attraverso la stampa???
E da quanto è che la manipola??
Da quando c'è il centrodestra al governo???
Oppure da sempre ma non è brava perchè poi la sinistra ha perso le ultime politiche??
Insomma: dire che la stampa italiana di sinistra è una cavolata senza senso.Tanto quanto dire che è di destra.
Oltre ad essere offensivo per quei giornalisti che cercano di fare seriamente ed onestamente il loro lavoro (ce ne sono.Pochi.Ma ci sono).
Dipende sempre cosa leggi.
Se leggi il manifesto stai leggendo un giornale di sinistra.
Se leggi il secolo d'italia stai leggendo un giornale di destra.
E' indubbio.
Poi farsi un'idea propria sugli avvenimenti ed i fatti quotidiani e politici è un dovere di ognuno: c'è chi non vuole farlo e intende accodarsi a luoghi comuni che allontanano il dibattito ed il confronto per porsi tautologicamente nel giusto.
Siamo seri.
Cosa vuol dire la stampa è per lo + di sinistra?
Se mi citi: il manifesto,liberazione,il riformista,l'unità ok e sono anche d'accordo che ce ne siano altri.Ecco: la repubblica.
Ma questi non sono per caso organi ufficiali di partiti politici?
Ma scusa, secondo te il Corriere della Sera ed il Sole (2 tra i quotidiani + diffusi) sono di sinistra?Nel senso che appoggiano sempre e comunque la posizione espressa dall'opposizione.Io il Sole lo leggo quasi ogni giorno e, seppur evito di leggere gli articoli prettamente politici, e lo trovo equilibrato e, come ogni altro serio quotidiano, cerca di dare spazio a giornalisti ed opinionisti che possono esprimere idee anche molto diverse tra loro.
Ribadisco siamo seri.
La stampa di sinistra è + diffusa?
Io non affermo il contrario perchè credo che tra i quotidiani a diffusione nazionale ci siano quelli che strizzano l'occhio ad una parte (la repubblica) e altri che lo strizzano dall'altra (il giornale).
Ma affermare che: "è + diffusa" e addirittura "+ letta" (grazie!Noi di sinistra siamo evidentemente molto + colti....
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cosa si vorrebbe poi dimostrare, assumendo che ciò sia vero???
Che la sinistra manipola l'opinione pubblica attraverso la stampa???
E da quanto è che la manipola??
Da quando c'è il centrodestra al governo???
Oppure da sempre ma non è brava perchè poi la sinistra ha perso le ultime politiche??
Insomma: dire che la stampa italiana di sinistra è una cavolata senza senso.Tanto quanto dire che è di destra.
Oltre ad essere offensivo per quei giornalisti che cercano di fare seriamente ed onestamente il loro lavoro (ce ne sono.Pochi.Ma ci sono).
Dipende sempre cosa leggi.
Se leggi il manifesto stai leggendo un giornale di sinistra.
Se leggi il secolo d'italia stai leggendo un giornale di destra.
E' indubbio.
Poi farsi un'idea propria sugli avvenimenti ed i fatti quotidiani e politici è un dovere di ognuno: c'è chi non vuole farlo e intende accodarsi a luoghi comuni che allontanano il dibattito ed il confronto per porsi tautologicamente nel giusto.