IL TEMPO PORTA VIA QUASI TUTTO, MA NON I MOMENTI VISSUTI, NON LE EMOZIONI. ILTEMPO TRATTIENE

Come noto in Italia esiste un reato chiamato "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina",
norma per la cui presunta violazione sono già indagati alcuni capitani o esponenti di navi Ong, come Carola Rackete e Luca Casarini.

L'articolo 12 del testo unico dell'immigrazione punisce (da 1 a 5 anni) chiunque
"promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato".

Le Ong si appellano però al diritto del mare e alle Convenzioni internazionali che disciplinano l'obbligo di soccorrere i naufraghi in mare.

Salvare da morte certa un clandestino, è in sintesi la tesi, è un obbligo e le opreazioni Sar si concludono solo con lo sbarco dei naufraghi.
E visto che considerano Lampedusa il porto più sicuro più vicino alla Libia, si sentono legittimate a portarle lì senza rischiare la condanna per favoreggiamento.

Non tutti i giuristi condividono questa lettura, ma starà ai magistrati valutare chi ha ragione. Non è questo il punto.

Quello che di sicuro le norme internazionali non prevedono è il diritto di "strappare migranti dall'inferno della Libia".
Sorge allora una domanda: le 54 persone caricate a bordo della "Alex" sono state "soccorse" (perché in pericolo)
o sono state "strappate" da un Paese dove non volevano tornare?

La differenza c'è, ed abissale.

Le dinamiche dell'evento Sar sembrano suggerire il desiderio degli umanitari di portare i migranti verso l'Ue.
Per quale motivo, altrimenti, chi governava la barca a vela, che non è adatta ad accogliere tutta quella gente
("il sole è a picco", "non è in grado di navigare per oltre 100 miglia"), non ha atteso l'arrivo della motovedetta libica prima di tirarli a bordo?

In fondo, come riporta la cronaca di Repubblica (che è lì con loro), la Marina di Tripoli è arrivata solo "pochi minuti dopo".
E ha pure ricordato ai volontari che quel tratto di mare era "di nostra competenza".


L'Ong ha risposto che "c'era una imbarcazione in distress e siamo intervenuti". Bene, parliamo allora del distress.

Le immagini pubblicate da Repubblica mostrano le fasi del trasbordo sulla barca a vela.
Il gommone è affollato, ma i tubolari sono gonfi e non sembra in fase di affondamento.

Sullo sfondo poi si vedono diverse grandi navi, sicuramente più adatte a soccorrerli. Perché non aspettarle?

La Guardia costiera italiana ha poi anche avvisato l'Ong
"che l'evento sar ricadeva in area di responsabilità delle autorità libiche che avevano assunto il coordinamento dell'evento il controllo dell'operazione".

Spettava dunque a loro decidere come soccorrere quei migranti.
Ma Mediterranea, "considerando la presenza di donne a bambini", ha deciso di trasferirli a bordo.

Anche le dichiarazioni pubbliche espresse da esponenti di Mediterranea suggeriscono che l'Ong
spinga per anticipare Tripoli e fare in modo che i migranti sfuggano a quel Paese.

"Abbiamo messo in salvo 54 persone in mare - ha detto l'armatore Alessandro Metz - per fortuna
prima che intervenisse la motovedetta della Guardia costiera libica che ha intimato l'alt.
Noi non l'abbiamo ascoltato e porteremo nel porto sicuro più vicino quelle persone".

L'Ong non vuole che siano riportati a Tripoli. Il Tweet pubblicato a caldo è eloquente:

"Felici di aver strappato 54 vite umane all'inferno della Libia".

Ci sia permesso allora un ultimo quesito: è quindi legittimo andare fin lì, "strapparli" alla marina di Tripoli e portarli verso l'Europa?
 
Ecco cosa scrive repubblica :

Momento per momento le immagini in esclusiva del salvataggio dei 54 migranti della nave Mediterranea.
Dall'avvistamento dei resti di un gommone alla raccolta di donne bambini e uomini in acqua.
La tensione all'arrivo della Guardia Costiera libica e la colazione a bordo della nave della ong di una bimba il giorno dopo il salvataggio.



Prendetevi un attimo di tempo e guardate le immagini.
Il gommone è integro. Gonfio. Sulla sfondo si vedono dei mercantili.
Nessuno è in acqua.

Questa è "tratta di schiavi". "Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".
Tutti da arrestare. E la barca da requisire.
 
Ti aspetti di vedere un primissimo piano delle mani – e c’è.
Ma lo spettacolo è affidato all’insistenza della posizione a favore di camera: tacchi a spillo tempestati di brillanti e dress code algidamente succinto.

Non v’è nulla di male: per parafrasare il titolo di un collettiva (italiana) di arte contemporanea di qualche tempo fa, “la bellezza resta”.

Anzi, in questo caso le bellezze: non necessariamente la Cultura è l’Universale della Bellezza, a volte si nutre di bellezze concrete.

Cosa accadrebbe se, poniamo il caso, Miss Italia fosse anche una pittrice di primaria grandezza?
Avremmo un caso, non di Realtà Aumentata ma di Bellezza Aumentata.
In fin del conto la Bellezza, a volte, si nutre anche di bellezza.

Lola corre, anzi indossa abiti di haute couture e non disdegna, anzi mostra scientemente,
non solo l’abilità esecutiva ma anche la “posa” che attrae lo sguardo a sé per la sua esuberante bellezza.

Ma quello di Lola Astanova è solo il rimando esplicativo di uno stato di cose che, in parte, interessa la cultura,
soprattutto relativa alle arti visive, anche italiana, in cui il talento si accompagna al gesto: o, spesso, vien da esso rimpiazzato.
Del resto, proprio qui e in tempi non sospetti ci interrogavamo sul senso di un certo modo di fare arte.
 
Il patto tra Malta e Italia sulla gestione dei migranti potrebbe inguaiare (e non poco) la Alex.

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La barca dell'ong Mediterranea che si trova a poche miglia nautiche da Lampedusa, ha chiesto ancora oggi un porto per lo sbarco in Italia.

Richiesta sonoramente rifiutata dal Viminale che ha imposto il "blocco" alla barca umanitaria col divieto di ingresso nella acque territoriali italiane.

Una mossa che prrò, come nel caso della Sea Watch, potrebbe non bastare ad evitare l'attracco a Lampedusa. http://www.ilgiornale.it/news/crona...-malta-long-non-ci-sono-soccorsi-1721620.html

Malta ha più volte ribadito la sua disponibilità per fare attraccare la Alex, ma l'equipaggio della barca sostiene che una traversata fino a La Valletta è impossibile.

Il braccio di ferro continua ma il patto tra Italia e Malta potrebbe cambiare molte cose e spiegare i motivi del rifiuto di Alex di far rotta su La Valletta.

In caso di attracco a Malta la nave, secondo le leggi maltesi, verrebbe immediatamente sequestrata
e il capitano potrebbe finire in manette come già accaduto in passato con la Lifeline che arrivò nel porto di La Valletta con 234 migranti.


Il Viminale vorrebbe sfruttare le leggi maltesi per evitare un caso Sea Watch bis.

In Italia spesso i magistrati dissequestrano le navi delle ong dopo le verifiche in fase di indagine.
Terminati i controlli puntualmente la nave torna in mare.

La stessa cosa non accade a Malta.
 
Vorrei dare un punto. Di chiarezza.

Tutte le menate che ci raccontano in tv. Tutte le menate che ci raccontano le ong.

La distanza fra Tripolia e Malta è di 360 Km.

La distanza fra Tripoli e Lampedusa è di 300 km.

La distanza fra Piombino ed Olbia è di 240 km., se partiamo da Genova è di 390 km.

Io dico ed affermo. Piantiamola di dire stupidate. Di fare dell'emergenza retorica.

Quante volte siamo partiti da piombino e siamo andati ad olbia. Decine di volte.
Quante barche lo fanno nel periodo estivo ? Centinai, anzi migliaia.
Quante ore rimaniamo in mare ? ORE non giorni.

Non c'è alcun pericolo, se non quelli normali dati dalle condizioni meteo.
Ma se il mare è piatto..........è UNA GITA.

Mettiamocelo bene in mente. Tutte le stronzate che ci dicono, sono solo e pure STRONZATE.

Chiedete alla Dany quando va a fare un'escursione in montagna. Quante ore sta in giro ....a piedi.
Non seduti in un gommone. E basta.

Agli Italiani dico. Fate funzionare il cervello.

Non fatevi imbalsamare da 4 stupidi che fanno quello che fanno per PURO INTERESSE ECONOMICO.
 
Quando mi gira e con la mia barchetta a remi, equipaggiata con un 5cv
mi faccio un giro da lecco a como - sul lago - faccio 50 km. e - nella stessa giornata -
altri 50 km. per tornare a casa.

Con un 5cv.

Con quei gommoni che si vedono in foto .........con i motori che hanno montati........300 km ???
è come farlo con un dito nel bus del gnao.

Ma se lo fanno con i barchini il viaggetto......questa è pura propaganda a solo scopo di lucro.
 

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