IL TEMPO PORTA VIA QUASI TUTTO, MA NON I MOMENTI VISSUTI, NON LE EMOZIONI. ILTEMPO TRATTIENE

Ma loro no. Loro sono sempre dalla parte del giusto.......d'altra parte, vai con lo stolto ed impari a zoppicare.....

Un pool di legali all'attacco per difendere l'immagine del Pd.
Una squadra di avvocati ha avviato infatti azioni legali a tutela del partito e della sua comunità, infangati da numerosi attacchi perpetrati sui social .
 
"Ma è una barzelletta o è la triste realtà di gente che oramai è fuori di testa?
Se il PD si aggrappa a queste cose piuttosto che risolvere i problemi del nostro paese veramente stiamo raschiando il fondo."

"Anche gli italiani stanno dalla parte delle donne che difendono la legge. Se l'uso politico delle forze dell'ordine è inaccettabile ancor piu inacettabile è l'uso politico di una delinquente tedesca."

"Rischiano veramente che il dissenso nei loro confronti diventi vero e proprio odio ...
cerchino piuttosto di fare un programma politico in linea con i bisogni dei cittadini. Se ce la fanno."

"E sui fatti del "Veleno" modenese? o su quelli de "il Forteto" toscano? loro urlano alla pagliuzza nell'occhio altrui"
 
Quindi dobbiamo ipotizzare che il Padre Dante alludesse allegoricamente e profeticamente alle toghe rosse quando con Beatrice,
nel XXXII canto del Purgatorio, incontra "....una volpe/ Che d’ ogni pasto buon parea digiuna./Ma riprendendo lei di laide colpe,/La donna mia la volse in tanta futa [=fuga],/Quanto soffersen l’ ossa senza polpe."

È un club di alto livello, molto ben frequentato, gay, quello in cui hanno fatto irruzione le forze dell'ordine qualche sera fa, tra lunedì e martedì.

Il controllo in certi ambienti è d'obbligo: dove c'è denaro, si sa, c'è anche consumo di stupefacenti e le voci girano. Gli uomini in divisa li chiamano «blitz».

In realtà i commissariati di zona e la polizia amministrativa sanno benissimo quali sono i posti da monitorare, hanno il polso della situazione, conoscono il territorio.

Così nel locale milanese in questione tutto si è svolto come al solito: richiesta di documenti, identificazioni e via di seguito.
Alla fine qualcuno che finisce in questura o in commissariato c'è sempre.
Così come chi, forse più di altri, non desidera essere «pescato» in luoghi che frequenta in qualità di privato cittadino.

Per questo ha comprensibilmente chiesto estrema discrezione il magistrato della Procura di Milano che,
proprio in qualità di privato cittadino ma in abiti un po' bizzarri, si è visto chiedere i documenti ed è stato quindi identificato all'interno del locale e riconosciuto.


Va sottolineato che la persona in questione è del tutto estranea al consumo di stupefacenti e nulla ha a che vedere con le ragioni per cui al club, al termine dei controlli, è stata sospesa la licenza.

Tuttavia il pm era ben conscio che il costume che indossava nel momento in cui le forze dell'ordine hanno fatto il loro blitz nel club
dov'era in corso una festa - una sorta di camuffamento carnevalesco peloso, da volpe, con due code - poteva suscitare più di un commento ilare, più di una chiacchiera.


E ha preferito non glissare sul «tenetemi fuori da questa storia, visto che non c'entro nulla», ma anzi insistere.

Impossibile non accontentarlo.
 
Europa ostile. Ostile al popolo italiano, ostile alle sue scelte e persino ai programmi che ha votato.
Europa irridente, che premia chi perde.
Europa nemica, che rimette nel cassetto la procedura d’infrazione in cambio della promessa di non abbassare le tasse.

Solo Giuseppe Conte può raccontare la panzana di un ruolo importante dell’Italia in Europa dopo lo spettacolo delle nomine.
Unico nostro connazionale ai vertici comunitari, David Sassoli. Deputato europeo, ma dell’ala sconfitta in Patria, presidente dell’assemblea di Strasburgo.
Un’umiliazione cocente per milioni di italiani che avevano pensato di liberarsi del Pd. E alla povera Lega nemmeno una vicepresidenza d’aula…

Veleno per Matteo Salvini, a cui non è servito il 34 per cento alle europee.
Avrà il ministero per le politiche comunitarie lasciato dal professor Savona e il commissario europeo che spetta all’Italia.
Ma la Flat tax, gli manda a dire Moscovici che comanda ancora, se la può scordare.

Buio pesto per Luigi Di Maio, che in Europa ha bisogno del tomtom per capire la strada da percorrere.

Male anche per lo stesso centrodestra italiano, tra maggioranza e opposizione.
Forza Italia aveva conquistato la presidenza del Parlamento Europeo con Tajani in alternativa alla sinistra;
ora ci si è rimessa d’accordo – con il Pd e il Pse – per votare e far eleggere un esponente del partito di Zingaretti.
E’ Nazarenen. (Anche se dicono di aver depositato scheda bianca in segno di stima…).

Insomma, un disastro dal punto di vista politico.

Sul versante dei conti, la frenata della sanzione Ue all’Italia è stata determinata dalla manovra correttiva di otto miliardi
contenuta nell’assestamento di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri per evitare altri guai.
 
Io sono per rischiare l'innominabile.............fuori dall'euro.
Non ci caliamo le braghe. Ancora una volta.

l’Italexit sembra diventata la strategia dell’Unione Europea. Tenerci dentro, ma a colpi di mortificazioni inaccettabili.
E prima o poi dovranno essere i partiti italiani a decidere se poter accettare il ruolo di comprimario per quello che è pur sempre uno dei paesi fondatori dell’Europa.

È come se ci dicessero di accomodarci in cucina, senza farci avvicinare al salotto.
È l’Europa che sceglie gli italiani che più le sono graditi, quelli a cui non frega nulla del loro paese, che non lo rappresentano affatto.

Un’Europa che sceglie la minoranza del nostro Paese; un’Europa che ci impone rigore fiscale;
un’Europa che non scioglie ancora il nodo migratorio; è ancora la nostra Patria comune?

E’ una domanda amara, ma profondamente attuale.

Ci pensino, i protagonisti della politica, perché così non si può più andare avanti.

È evidente la provocazione di chi, come il Pd, arriva ad imputare a Salvini e Meloni di non aver votato Sassoli.
Scarso sovranismo, sarebbe il reato….
Ci prendono pure in giro e noi restiamo nella compagnia a sborsare denari dei nostri contribuenti.

Ai vertici dell’Unione politica e finanziaria ci sono i campioni del rigorismo altrui, due donne scelte da Merkel e Macron.

Chi perde vince e chi vince perde. È il gioco delle tre carte e noi dobbiamo restare a far vincere i bari?
 
Sapete quale sarebbe la prima mossa degli speculatori ?
Far scendere il valore della lira .....dal controvalore di 1936 alla metà
........ma loro non sanno che noi abbiamo già dato. Abbiamo già "cambiato" a 1000.

E sapete cosa vorrebbe dire una lira a 1000 contro euro ?

Che diventiamo Cina 2
 
Abbiamo lavorato per anni ed anni con i tassi al 20%,
ma siamo rimasti lì. Abbiamo lottato. Ed avremmo vinto.

Abbiamo dovuto avere il duo prodi-ciampi per farci fregare
 
L'ho sempre considerato una mezza calzetta ed anche ora non si smentisce. Avanti pidiota.

Mentre tutta la sinistra e l’establishment finanziario-affaristico italiano ed europeo, nonché sindacale,
plaude all’elezione di Davide Sassoli alla presidenza del parlamento europeo , l’ex giornalista Rai chiarisce il Sassoli-pensiero:

“Il dialogo tra il Parlamento e le Ong penso sia costante e normale.
Sono qui da dieci anni e le Ong sanno che la porta del Parlamento europeo
è sempre aperta: la apriremo ancora di più. Il dialogo delle Ong sarà garantito e assicurato”.

Queste le parole del neo eletto presidente del Parlamento europeo Sassoli nella conferenza stampa dopo la sua elezione, che ha aggiunto:

“Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi.
Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi”.

Sassoli lo ha detto nel discorso che ha pronunciato appena eletto a Strasburgo.

“Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto
a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”, ha concluso.
 
Ho il bus del gnao gaudente .....

Secondo punto: l'esperienza, al momento, si è rivelata, dal punto di vista finanziario, un bagno di sangue
poiché il fondo americano ha dapprima prestato 350 milioni al cinese sparito nel nulla,
quindi ha fatto fronte a ricapitalizzare la società ripianando il primo deficit della scorsa stagione, procurato da Fassone-Mirabelli (meno 126 milioni)
e licenziando a giorni il secondo bilancio che si aggira con una perdita di poco inferiore ai 100 milioni.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto