E' notizia di qualche giorno fa che il Tesoro degli Stati Uniti condurrà un audit delle riserve auree della Federal Reserve Bank di New York. Questa è una verifica che il Tesoro degli USA non conduceva sin dal 1954. Capite benissimo, cari lettori, che un audit vero e completo dovrebbe coprire circa 60 anni di storia fino ad oggi, dovrebbe indagare sui possessori reali di quell'oro e scoprire se qualcun altro potrebbe avanzare rivendicazioni su quello stesso oro. Ufficialmente è il Tesoro degli Stati Uniti il vero possessore dell'oro immagazzinato presso la FED, e se si scopre che manca dell'oro rispetto alle quantità ad oggi dichiarate o si scopre che parte di esso è "intralciato" il Tesoro stesso verrà incolpato di questo illecito. Comprenderete come questo sia un incentivo per il Tesoro affinché chiuda un occhio su eventuali infrazioni. Vedremo come andrà a finire, vedremo se l'audit sarà seguito da una verifica anche da parte del GAO. Gli auspici non sono dei migliori. Nel frattempo leggiamo questa analisi "audace" di Dan Amoss su un possibile ritorno al gold standard.
Gli speculatori vedono i banchieri centrali come dei moderni supereroi in grado di spingere i mercati con una sola frase. Nella mente della maggior parte degli investitori, Ben Bernanke, Mario Draghi e Masaaki Shirakawa potrebbero anche indossare calzamaglie, maschere e mantelli. Questi banchieri centrali supereroi piombano continuamente sui mercati finanziari per difenderli dalle oscillazioni al ribasso... e per assicurarsi che offrano sempre guadagni in conto capitale.
La realtà, naturalmente, è che questi supereroi sono frodi. Non hanno superpoteri... se non il potere dell'illusione di massa. I poteri di Mario Draghi e degli altri banchieri centrali in Europa sono in calo. L'eccesso di debito è come kryptonite: Ogni nuova ondata di stampa ha un impatto minore sui mercati. Come dice il detto popolare: "Questo è un problema di solvibilità, non è un problema di liquidità."
In altre parole, la nuova offerta di moneta non può ripristinare la salute dei prestiti tossici e dei titoli di stato. L'unico modo per ripristinare la solvibilità del sistema è quella di deflazionare l'economia o ridurre drasticamente l'ammontare del debito nel sistema attraverso il fallimento di massa.
O c'è un altro modo? C'è un tasto "reset" che i banchieri centrali possono spingere (con l'approvazione dei leader politici) in modo da ristabilire l'equilibrio del sistema?
Sappiamo che i banchieri centrali non vorrebbero mai deflazionare l'economia o mandare in crash il valore del debito, cosa che distruggerebbe il sistema bancario. Quindi perché non inflazionare l'offerta di moneta per diluire il valore del debito? Tutto in un colpo solo?
In questo momento, i banchieri centrali stanno diluendo il valore del debito molto lentamente spingendo i tassi di interesse al di sotto del tasso di inflazione. Alcuni la chiamano "repressione finanziaria." E' una politica tacita che ha molte conseguenze negative. Qual è l'alternativa, dal momento che tutti i tentativi di "aggiustare" l'attuale sistema con più prestiti e stampa di denaro stanno fallendo?
Che dire del gold standard classico, che si distingue come il meno imperfetto di tutti i sistemi che abbiamo provato. Ogni nazione può scegliere di agganciare la sua moneta locale all'oro ad un prezzo che consente una crescita sufficiente delle riserve bancarie per ridurre notevolmente il peso dei debiti pubblici e privati.
Ri-agganciare una valuta come il dollaro Americano all'oro al prezzo attuale (circa $1,550) ha le sue insidie. In particolare, non sdebiterebbe un sistema bancario sovraindebitato. Ma ri-ancorare il dollaro a circa $10,000 l'oncia potrebbe servire allo scopo.
Gli hedge fund manager Lee Quaintance e Paul Brodsky di QB Asset Management hanno scritto un report affascinante sulla reintroduzione potenziale dell'oro nel sistema monetario, mentre si attuerebbe contemporaneamente quello che si potrebbe considerare un giubileo per il debito. Raccomando calorosamente la lettura dell'intero dcoumento. Zero Hedge l'ha pubblicato a questo link. QB spiega i meccanismi di come potrebbe funzionare negli Stati Uniti:
Utilizzando gli Stati Uniti come esempio, la FED dovrebbe acquistare l'oro del Tesoro ad un premio grande e specifico rispetto la sua valutazione spot attuale. Più alto è il prezzo, più base monetaria verrebbe creata e più debito pubblico verrebbe estinto. Un aumento di otto o 10 volte il prezzo dell'oro attraverso questo meccanismo metterebbe completamente al sicuro tutti i depositi bancari esistenti denominati in dollari USA (uno pieno sdebitamento del sistema bancario).
Di seguito è riportato in forma di grafico la possibile rimonetizzazione dell'oro. La linea gialla si avvicinerebbe rapidamente alla linea blu. E la linea blu continuerebbe a crescere mentre l'offerta di moneta crescerebbe ulteriormente. Il "Prezzo Ombra dell'Oro" di QB divide la base monetaria degli Stati Uniti dalle partecipazioni in oro ufficiali degli Stati Uniti. I decisori politici, che da sempre sentono la necessità di gestire qualcosa, gradirebbero che questa fosse la stessa formula utilizzata durante il regime di Bretton Woods per agganciare il dollaro a $35 l'oncia. In altre parole, il Prezzo Ombra dell'Oro è il prezzo teorico dell'oro dopo che la FED avrebbe gonfiato l'offerta di dollari ad un livello tale da coprire le passività bancarie sistemiche e poi da ri-ancorare il dollaro all'oro. Ecco il percorso dell'oro verso i $10,000:
Questo percorso indebolirebbe gli effetti del debito creati sin da quando il Presidente Nixon chiuse la finestra dell'oro. Trasformerebbe una moneta basata sul debito in una valuta coperta da un asset. Non si avanzerebbe più la sgradevole domanda "Che cosa sostiene il dollaro?" e si proseguirebbe avanzando ulteriori domande (ed un mal di testa). In questo momento, il dollaro è sostenuto dai titoli del Tesoro posseduti sul bilancio della FED, che sono a loro volta supportati dai dollari, che sono a loro volta sostenuti dalla fiducia nel denaro fiat — vale a dire, niente!
Lo scenario di monetizzazione di QB imporrebbe perdite su alcune parti non appena verrebbe premuto il pulsante reset, ma diversamente dalla maggior parte delle prescrizioni politiche che abbiamo visto ultimamente, sembra risolvere più problemi di quanti ne crei. Più in particolare, i politici potrebbero argomentare che questo reset comporterebbe "una migrazione del valore, in termini reali, da asset indebitati a beni, asset e servizi senza debito." I salariati sarebbero i vincitori rispetto ai proprietari di asset, perché "un aumento dei prezzi nominali degli asset richiederebbe salari nominali ancora più alti e prezzi dei beni al consumo orientati al futuro. "
Questo scenario sostiene il possesso di alcune azioni di produttori di merci fisiche (in particolare i minatori d'oro), anche se il contesto potrebbe apparire deflazionistico. Un gold standard, dopo una monetizzazione del debito, renderebbe l'economia globale più equilibrata, efficiente e meno incline a boom/bust violenti.
Come bonus aggiuntivo: I banchieri centrali non sarebbero più visti come supereroi! Solo dei miseri servi, ancorando l'offerta di moneta all'oro e lasciando che il libero mercato determini il prezzo del denaro. Dopo tutto, da quando nella storia la pianificazione centrale ha funzionato meglio del mercato libero?
Possiamo sperare che i banchieri centrali di tutto il mondo inciampino in una soluzione come quella proposta da QB Asset Management prima che possano causare ancora più danni alle fondamenta dell'economia globale. Purtroppo, le condizioni potrebbero andare molto peggio nei mercati finanziari, nei sistemi bancari e nelle economie prima che vengano prese in considerazione tali idee "fuori dagli schemi." Un portfolio difensivo con esposizione all'oro e ad altri asset reali sembra il giusto mix nell'ambiente di oggi.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli