Azioni Italia Il trading secondo noi

attendo gli aggiornamenti. mat se lo scopri sei mitico. anni fa real augello fringuellava fuori di casa e trovo' una passerotta cinguettante e nacque ........................... che si aggira per lle stanze del potere sotto altro nome. ti aiuto.un abitante della bellissima isola nonche mio conoscente tramite cugina , disse che cosi' nacque e cosi' morira', in un certo senso ha che fare con i savoiardi!!!!! .


azz non sono in grado di risolvere l'enigma :(

buona sera andrea,
sai che non riesco a dormire se non risolvo... scrivimi la soluzione in pvt per favore... domani devo essere attivo... no notte in bianco...
senza soluzione non riuscirò a spegnere il cervello...

vedi la cabala nella mia firma?
è il segreto del boss...
io sono riuscito a risolverla in meno di 2 anni :-o












no, non è vero... mi ha aiutato lui :D:D:D
 
natgas:
2 setup ricordate? 5/3 e 23/4...
il primo è stato al ribasso.
il secondo noi diamo x scontato che sia al rialzo...
ma cosa succede quando tutti pensano la stessa cosa?
nessuno ci garantisce che andrà cosi.
xke?
se il trimestre è troncato, bene i minimi sono a posto.
ma a questo punto se il trimestre va x la chiusura ordinaria con qualche gg in + o meno, anche il secondo setup sarà al ribasso.
quindi la strategia è quella di alleggerire sul rimbalzo nelle prox 2/6 barre.
lv al rialzo
0.044
0.048
0.0505
0.0535
0.057
0.063
lv di equilibrio sono quelli in blu

sono e resto fermamente convinto che lnga sarà una grande opportunità di trading.
Probabilmente inizierà ad invertire quando i mercati saranno stanchi di salire... ma bisogna aver pazienza e seguirlo, anzi assecondarlo...
 
sono molto contento che vi stiate iniziando a fidare del ts...
ho letto con piacere i vostri ingressi su enel ed exor:up::up:

vi suggerisco ancora di seguirlo con pochi soldi e di diversificare bene il ptf...
cercate di familiarizzare bene con la logica di funzionamento...;)

l'introduzione dei maggiori indici mondiali è ai test finali:V
per fine marzo primi di aprile saranno postati con regolarità:V


:V:V:wow::violino::clap::clap::winner::winner::ordine::cin::ghh::sorpresa::godo::godo:
 
Enel e crisi economica – Finalmente una scelta reponsabile

Enel taglia il dividendo, scatta il downgrade, tutto questo per aver messo in chiaro che in un momento di recessione non è il caso di mantenere un pay out NON sostenibile, per una volta che si pensa al futuro dell' azienda si viene penalizzati.

É abbastanza normale, anche se non ci si abitua mai, vedere a fronte di un atto di responsabilità il mercato reagire in modo negativo.

É ancora più singolare nel momento in cui gli investitori stanno subendo una bastonata mai vista come quella dello Swap sul debito greco.
Non più tardi di un paio di gironi or sono, l’ amministratore delegato ha riassunto i dati inerenti il business Enel 2011 :
Risultato netto del gruppo a 4,148 miliardi di euro in calo del 5,5% dai 4,39 del 2010.
Utile netto ordinario di 4,097 miliardi -7% sul 2010.
Ricavi sono stati pari a 79,514 miliardi di euro +8,4%.
L’ Ebitda è stato di 17,717 miliardi di euro, in aumento dell’1,4% sul 2010 (17,480 miliardi)
Indebitamento a 44,629 miliardi -0,7%.
Il dividendo proposto per l’esercizio 2011 è di 0,26 euro per azione, di cui 0,10 corrisposti in acconto a novembre 2011, in calo rispetto allo 0,28 euro per azione del 2010, stacco e pagamento come da consuetudine nel mese di Giugno.
Dal 2012 cambia la politica dei dividendi di Enel, il pay-out sarà pari almeno al 40% dell’utile netto ordinario di gruppo, contro un pay-out di almeno il 60% attuato finora.
Il dividend yield, considerando il rapporto tra il dividendo proposto e il prezzo medio delle azioni nel 2011, si attesta all’8%.
Il ridimensionamento del monte dividendi, è dovuto visto l’ aumento dei risultati, all’ incremento del peso fiscale, dovuto alle modifiche apportate alla Robin Tax.
Il mercato ha reagito come spesso accade in questi frangenti bocciando le azioni Enel ed infliggendo perdite al titolo pari al 5,7% nella sola seduta di giovedì e con un’ altro modesto calo il giorno seguente.
L’ amministratore delegato di ENEL, durante la presentazione dei conti e del piano strategico 2012-2016, per una volta si è discostato dalla maggioranza dei suoi colleghi parlando con franchezza delle ripercussioni che l’ azienda sta vivendo in relazione al momento di recessione economica attuale.
“Penso che il mercato stia reagendo in maniera inizialmente emotiva alle nostre scelte sulle politiche dei dividendi”.



“Molti azionisti erano abituati ad avere un ricchissimo rendimento dalle azioni Enel, che non penso sia il caso di continuare a fornire visto che viviamo in un paese all’interno di un gruppo di economie, quelle dell’Europa, che ahimè mostrano un momento di recessione”.

“Questo spinge i consumi verso il basso e i costi verso l’alto e ci sembra dunque doveroso e prudente, anche a vantaggio degli azionisti nel lungo termine, avere una rivisitazione di questa politica dei dividendi, che peraltro comunque resta una politica di dividendi soddisfacente e ricca”.
Inoltre incalzato dalle domande dei giornalisti ha affermato come “ La decisione di Standard and Poor’s di declassare il rating Enel, ha un impatto finanziario modesto, più di immagine che di sostanza. Però noi stiamo lavorando, quindi nel tempo siamo convinti che comunque recupereremo questa situazione”.
“Siamo molto attenti a quello che dicono le agenzie di rating ma non dobbiamo nemmeno troppo enfatizzarle; sono come tutti quelli che operano nel mercato sottoposti allo stress degli andamenti momentanei”.
E qui sembra doveroso schiarirsi un po’ le idee, posso capire quella fetta di investitori istituzionali che cercano il rendimento a tutti i costi, primo perché è il loro lavoro, secondo perché devono arrivare a dei target prefissati per onorare gli impegni presi con gli investitori, anche se questo a volte li porta a compiere atti poco “etici”.
Non capisco invece il retail che abbandona un titolo come Enel, solo per aver letto o sentito che l’ azienda per migliorare il proprio business e non aver quindi problemi, decide di diminuire la redditività del titolo.
Sono mesi, che cerchiamo di sottolineare come un buon investimento inizia tramite la selezione dei soggetti in cui investire.
Uno dei punti di questa “scrematura” era inerente la sostenibilità del pay out.
In poche parole si metteva in risalto come NON si deve investire in aziende che pagano dividendi molto elevati ma che non sono in grado di mantenerli, in quanto sono solo specchietti per le allodole costruiti ad arte per “accecare” il piccolo investitore e fargli acquistare un titolo a “rischio”.
Se volessimo fare un esempio poco ortodosso, potremmo pensare alla Grecia come ad un’ azienda.
Ora, sino ad un paio di anni fa, si acquistava debito greco non per simpatia nei confronti di tale paese, ma perché rendeva più di altri, come è finita inutile ricordarlo.



Perché è finita così, oggi è molto semplice spiegarlo, la Grecia non era in grado di sostenere quel debito.

Ora, anche il piccolo investitore deve imperare a “leggere”, “documentarsi”, visto che a differenza di altri non gioca con il denaro piovuto dal cielo ma con quello che si è guadagnato e che in molti casi gli servirà.
Tornando ad Enel, in un momento come questo, dove alla recessione economica si devono sommare anche atti di “delinquenza comune” perpetrati dalle autorità europee, non si riesce a capire come innanzi ad un discorso di responsabilità quale quello pronunciato dall’ AD di Enel, porti il titolo a perdere di valore.
Anche perché c’ è da sottolineare come ai corsi correnti il taglio di 2 centesimi del dividendo Enel, lasci sostanzialmente la redditività dell’ azione sopra al soglia dell’ 8%.
Soglia che non mi sembra poi così semplice da andar a recuperare su altri titoli.
Mentre il passaggio del pay out dal 60 al 40% dell’ utile, porterebbe effettivamente ad una ulteriore riduzione del dividendo, mantenendolo comunque ad un livello di redditività più che accettabile.
Il discorso quindi è sempre lo stesso, preferiamo continuare a correre dietro alle favole degli speculatori e dei venditori di fumo, oppure vogliamo mettere la testa a posto e cominciare a ragionare su investimenti “sostenibili”, che ci mettano al riparo da tutto quello che abbiamo visto negli ultimi anni ?
Questo è il quesito che ognuno di noi deve farsi, Enel non più di un paio di mesi fa, ha raccolto 3 miliardi di euro grazie all’ emissione di due prestiti obbligazionari in una settimana.
Tutto ciò è dovuto non solo alla “fame “ di titoli che hanno gli investitori, ma anche alla “fiducia” che tale azienda dà agli investitori.
Il risultato, è che Enel ha a disposizione il capitale che gli serve per poter sviluppare il proprio business e ridurre l’ indebitamento nei prossimi anni, il discorso che abbiamo sentito fare da Conti è solo un segno di responsabilità verso gli investitori e l’ azienda.
Finalmente un amministratore delegato ha parlato chiaro, senza mezzi termini, ha esposto la realtà in cui siamo e il modo di affrontarla per ridurre al minimo i rischi per l’ azienda e per chi vi investe, punirlo sarebbe come dar ragione a chi offre la luna per poi ringraziare con uno SWAP
 
azz non sono in grado di risolvere l'enigma :(

buona sera andrea,
sai che non riesco a dormire se non risolvo... scrivimi la soluzione in pvt per favore... domani devo essere attivo... no notte in bianco...
senza soluzione non riuscirò a spegnere il cervello...

vedi la cabala nella mia firma?
è il segreto del boss...
io sono riuscito a risolverla in meno di 2 anni :-o












no, non è vero... mi ha aiutato lui :D:D:D
ah quel numero ha un senso? me lo sono sempre chiesto, ma con moderazione...:D
l'indovinello di mototopo non sono riuscito a risolverlo nemmeno io...
 

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