che ne dici capo?fonte Messaggero
RIETI - Le banche creditrici hanno deciso di partecipare al salvataggio di Eems, gruppo con sede a Rieti quotato in borsa e specializzato nei semiconduttori e nelle energie rinnovabili.Con l'assistenza dell'advisor Lucciola & Partners affiancato dal prof Marco Arato (studio Bonelli Erede Pappalardo), Paolo Mutti, ad e azionista della
società, ha aperto il negoziato per rimborsare circa 45 milioni di debiti a un pool guidato da Unicredit e
composto da Bnl, Rbs, Banco Popolare, Ubi, Mps. Di
questa passività, 25 milioni saranno restituiti con i
proventi della cessione delle attività di semiconduttore in Cina.
La vendita, avvenuta a fine 2012, ha fruttato 45 milioni di dollari (34 milioni di euro). Al netto di tasse e oneri rimarranno a Eems 25 milioni.
Dei 20 milioni di debiti residui, il piano proposto agli
istituti prevede uno stralcio di circa il 50%: quindi 10
milioni dovrebbero essere passati a perdita. Sugli
ultimi 10 milioni, invece, le banche dovrebbero
accettare un'opzione per la conversione in strumenti
partecipativi al capitale. La messa in sicurezza del
gruppo reatino dovrebbe avvenire attraverso un piano confezionato in base all'articolo 182 bis della legge
fallimentare. I legali dovrebbero depositare gli atti
entro gennaio in modo da avviare il complesso iter. Fino al deposito della proposta al tribunale, le parti devono definire i dettagli. Come i tempi per la conversione degli strumenti in capitale e il rapporto di concambio.
Per Unicredit, l'istituto più esposto con 18 milioni, e
le altre banche del pool agisce l'avvocato Giuseppe De Palma (Clifford Chance). I legali di Eems offrono una conversione a cinque anni con un rapporto quasi alla pari, condizioni che però non soddisfano le banche. Un accordo comunque dovrebbe essere vicino in modo da consentire il turnaround del gruppo che sarà ristrutturato puntando sul rilancio di Solsonica, la controllata nel fotovoltaico che guarda all'estero, in particolare il Brasile.