Il tramonto è a occidente ma quanto lunga sarà la notte?

...

Quali sono le radici che s'afferrano, quali i rami che crescono Da queste macerie di pietra? Figlio dell'uomo, Tu non puoi dire, né immaginare, perché conosci soltanto Un cumulo d'immagini infrante, dove batte il sole, E l'albero morto non dà riparo, nessun conforto lo stridere del grillo, L'arida pietra nessun suono d'acque. C'è solo ombra sotto questa roccia rossa,(Venite all'ombra di questa roccia rossa), E io vi mostrerò qualcosa di diverso Dall'ombra vostra che al mattino vi segue a lunghi passi, o dall'ombra Vostra che a sera incontro a voi si leva; In una manciata di polvere vi mostrerò la paura.

T. S. Eliot
 
Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Tra fremiti di bestie camion gas clacson
Vociare di mercanti a contrattare macellai
Fidanzati per mano famigliole festanti
Di sguardi petulanti botte a chi non ubbidisce insulti
Residui di carovane in viaggio orde dirette ad inseguire il sole...
Occidente
Occidente
Alla guerra alla gloria alla storia...

Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Luogo da cui non giunge suono
Luogo perduto ormai...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Ahi ahi ahi ahi ahi...


G. L. Ferretti
 
La gravità della situazione mi impone di uscire fuor di metafora.

Draghi il populista.


il discorso appena concluso del PdC Draghi al senato mi ha evocato per toni, atteggiamento, giustificazioni e contenuti quello tenuto da Mussolini nel 1922. Quello dell'aula sorda e grigia che avrebbe potuto espugnare con un suo gruppo di manipoli.
Un vero atto di rottura istituzionale.

Giustificando la sua ira con l'ipotetico appoggio dell'universo mondo "libero" ha distrutto qualsiasi residuo dell'istituto della rappresentanza parlamentare, base fondante della nostra costituzione e della teoria dello stato liberale democratico.

Seppure la condizione del nostro dadaista sistema politico attuale meritasse tutto questo, l'inammissibilità di quanto accaduto è per me lampante.
Se si pretende l'eiaeiahalalà per governare ci si deve aspettare anche che nella società si generino gli anticorpi che contrastino, con ogni mezzo, la deriva autoritaria.

Alla guerra come alla guerra.
 
La gravità della situazione mi impone di uscire fuor di metafora.

Draghi il populista.

il discorso appena concluso del PdC Draghi al senato mi ha evocato per toni, atteggiamento, giustificazioni e contenuti quello tenuto da Mussolini nel 1922. Quello dell'aula sorda e grigia che avrebbe potuto espugnare con un suo gruppo di manipoli.
Un vero atto di rottura istituzionale.

Giustificando la sua ira con l'ipotetico appoggio dell'universo mondo "libero" ha distrutto qualsiasi residuo dell'istituto della rappresentanza parlamentare, base fondante della nostra costituzione e della teoria dello stato liberale democratico.

Seppure la condizione del nostro dadaista sistema politico attuale meritasse tutto questo, l'inammissibilità di quanto accaduto è per me lampante.
Se si pretende l'eiaeiahalalà per governare ci si deve aspettare anche che nella società si generino gli anticorpi che contrastino, con ogni mezzo, la deriva autoritaria.

Alla guerra come alla guerra.
L'ultimo vero democratico che la repubblica ha avuto e' stato il puttaniere di arcore .

E noi , compreso io non l'avevamo capito

Le dittature pero' hanno un pregio , tutelano le apparenze

Allungati

vuoi il pane che arriva da queste terre senza che ti diano le indicazioni?


c'e' il mondo qui nag . se non si vede non si puo' capire credimi



C'e' una grande ignoranza , intesa che s'ignora , che L'italia e' in guerra

Vuoi il gas? MI supporti
Vuoi i soldi ? MI supporti

Questo dicono !

O credi che la gente che parla e' libera?
 
Ultima modifica:
il Drago ha detto la sua . fate come caxxo volete se volete vi salvo (imprese comprese) oppure fate come caxxo volete

Nag allungati . i topolini in parlamento come quelli da forum ora scappano a coprirsi nelle tane

 
La gravità della situazione mi impone di uscire fuor di metafora.

Draghi il populista.

il discorso appena concluso del PdC Draghi al senato mi ha evocato per toni, atteggiamento, giustificazioni e contenuti quello tenuto da Mussolini nel 1922. Quello dell'aula sorda e grigia che avrebbe potuto espugnare con un suo gruppo di manipoli.
Un vero atto di rottura istituzionale.

Giustificando la sua ira con l'ipotetico appoggio dell'universo mondo "libero" ha distrutto qualsiasi residuo dell'istituto della rappresentanza parlamentare, base fondante della nostra costituzione e della teoria dello stato liberale democratico.

Seppure la condizione del nostro dadaista sistema politico attuale meritasse tutto questo, l'inammissibilità di quanto accaduto è per me lampante.
Se si pretende l'eiaeiahalalà per governare ci si deve aspettare anche che nella società si generino gli anticorpi che contrastino, con ogni mezzo, la deriva autoritaria.

Alla guerra come alla guerra.
un sussulto di onore e orgoglio, magari strumentale, c'è stato
in quel 22 purtroppo no

vediamo l'evolversi
 

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