Imposta di bollo sulle transazioni finanziarie. Vi pesa?

Cosa ne pensate dell'imposta allo 0,15% sulle transazioni finanziarie?

  • Favorevole

    Votes: 4 3,4%
  • Contrario

    Votes: 65 55,6%
  • Meglio un prelievo più alto sul capital gain.

    Votes: 56 47,9%

  • Total voters
    117
Ok..! ma mi chiedo quali sono le situazioni dove posso detrarre visto che anno stretto a bestia anche sulle detrazioni......grazie ma Io l'iva non la pago lo stesso....è rimasto tutto pari pari...solo fumo


non passera mai in modo sostanziale. Antieconomico. Per giunta in uno stato ad alto tasso di inquinamento criminale.
Solo aria fritta.
 
Ok..! ma mi chiedo quali sono le situazioni dove posso detrarre visto che anno stretto a bestia anche sulle detrazioni......grazie ma Io l'iva non la pago lo stesso....è rimasto tutto pari pari...solo fumo

non passera mai in modo sostanziale. Antieconomico. Per giunta in uno stato ad alto tasso di inquinamento criminale.
Solo aria fritta.

non passerà mai purtroppo giustamente per motivi culturali, per quelli economici no invece

guarda un po' la distribuzione delle segnalazioni di evasione

distribuzione segnalazioni.png


purtroppo ad esclusione delle attività illecite, la metà del pil nero è costituita da importi che vanno dagli 0 ai 10 euro.

Il 65% del pil nero è sotto i 20 euro.

Non ho mai sentito un bar o un fruttivendolo che fa lo sconto pur di non farti lo scontrino.

Il calcolo che Mila proponi sopra a mio parere non è molto corretto per i seguenti motivi:

1. il 30% di sconto mi pare un po' alto
2. non considera gli stadi intermedi
3. non fa distinguo tra tipi di imposte (mescola l'iva con le imposte dirette)
4. non considera le attività attualmente illecite.

Parto al contrario:

Punto 4. L'eventuale regolarizzazione della prostituzione (che è nel mio post prima), oltre ad essere beneficio per la condizione igienica, di sicurezza personale e di decoro dell'arte del mignottaggio, farebbe emergere PIL che in quei 1000 non è considerato.

Punto 3, di pari passo con il punto 2.

Punto 2:
Il tema vero è che la richiesta di una ricevuta da parte del contribuente finale favorisce l'emersione del nero anche in tutti gli stadi intermedi: ciò in quanto chi fa nero in vendita lo deve fare anche in acquisto. Un parrucchiere non potrà mai usare 100 confezioni di shampoo per 100 clienti dichiarati: quindi 90 confezioni dovrà non dichiararle, acquistandole in nero da parte del rivenditore di shampoo, che evade pure lui sulle sue vendite.

L'effetto sulla collettività è ancora più benefico in quanto consente anche emersione contributiva di lavoro nero, e sappiamo quanto è importante questo aspetto. Infatti sia il parrucchiere sia il venditore di shampoo sia soprattutto il produttore di shampoo impiegano manodopera in nero, perché una parte dei ricavi è nascosta, e così lo è anche parte dei costi.

Per quanto riguarda le cartiere e l'onere del controllo, è evidente che l'eliminazione del contante (sopra i 10 euro) risolverebbe l'altra metà del problema. La collezione di scontrini non sarebbe possibile in quanto per codice fiscale, come adesso avviene per le spese mediche.

Non la faccio semplice. E' sicuramente un problema molto più complesso e prevalentemente di natura culturale.

E' anche chiaro che se si pensa di risolvere i problemi del debito italiano non lo si fa a mio parere in questo modo, né riducendo il deficit, ma il debito stesso. Ma questo è un altro discorso
 
Ultima modifica:
non passerà mai purtroppo giustamente per motivi culturali, per quelli economici no invece

guarda un po' la distribuzione delle evasioni



purtroppo ad esclusione delle attività illecite, la metà del pil nero è costituita da importi che vanno dagli 0 ai 10 euro.

Il 65% del pil nero è sotto i 20 euro.

Non ho mai sentito un bar o un fruttivendolo che fa lo sconto pur di non farti lo scontrino.

Il calcolo che Mila proponi sopra a mio parere non è molto corretto per i seguenti motivi:

1. il 30% di sconto mi pare un po' alto
2. non considera gli stadi intermedi
3. non fa distinguo tra tipi di imposte (mescola l'iva con le imposte dirette)
4. non considera le attività attualmente illecite.

Parto al contrario:

Punto 4. L'eventuale regolarizzazione della prostituzione (che è nel mio post prima), oltre ad essere beneficio per la condizione igienica, di sicurezza personale e di decoro dell'arte del mignottaggio, farebbe emergere PIL che in quei 1000 non è considerato.

Punto 3, di pari passo con il punto 2.

Punto 2:
Il tema vero è che la richiesta di una ricevuta da parte del contribuente finale favorisce l'emersione del nero anche in tutti gli stadi intermedi: ciò in quanto chi fa nero in vendita lo deve fare anche in acquisto. Un parrucchiere non potrà mai usare 100 confezioni di shampoo per 100 clienti dichiarati: quindi 90 confezioni dovrà non dichiararle, acquistandole in nero da parte del rivenditore di shampoo, che evade pure lui sulle sue vendite.

L'effetto sulla collettività è ancora più benefico in quanto consente anche emersione contributiva di lavoro nero, e sappiamo quanto è importante questo aspetto. Infatti sia il parrucchiere sia il venditore di shampoo sia soprattutto il produttore di shampoo impiegano manodopera in nero, perché una parte dei ricavi è nascosta, e così lo è anche parte dei costi.

Per quanto riguarda le cartiere e l'onere del controllo, è evidente che l'eliminazione del contante (sopra i 10 euro) risolverebbe l'altra metà del problema. La collezione di scontrini non sarebbe possibile in quanto per codice fiscale, come adesso avviene per le spese mediche.

Non la faccio semplice. E' sicuramente un problema molto più complesso e prevalentemente di natura culturale.

E' anche chiaro che se si pensa di risolvere i problemi del debito italiano non lo si fa a mio parere in questo modo, né riducendo il deficit, ma il debito stesso. Ma questo è un altro discorso


Umbo sei preparato e intelligente....:bow:
vediamo quanto sei dinamico.......:D
9'950 eurini di lordo.....2'700 netti:cool:
fammi rubà un pochetto:d:
 
Il calcolo che Mila proponi sopra a mio parere non è molto corretto per i seguenti motivi:

1. il 30% di sconto mi pare un po' alto
2. non considera gli stadi intermedi
3. non fa distinguo tra tipi di imposte (mescola l'iva con le imposte dirette)
4. non considera le attività attualmente illecite.

Ovviamente è una semplificazione sia dei numeri che dei concetti.
Lo "sconto" del 30% è un esempio. Ma cq tiene conto anche del calcolo del prezzo prodotto finito. Sostanzialmente il prezzo al produttore rimane solo un 1\3 del prezzo totale su cui agire. I restanti 2\3 sono componenti di costo irrinunciabile pena lavorare in perdita.
Dunque intorno al 33%.
I punti 2 e 3 non tengono conto della "semplificazione". Si trattra cq di Pil.
Sul punto 4, ovviamente certo che si tiene conto. Sempre nella semplificazione dell'esempio.
Cq l'allegato non si vede, e lungi da me dal voler ragione.
 
Ovviamente è una semplificazione sia dei numeri che dei concetti.
Lo "sconto" del 30% è un esempio. Ma cq tiene conto anche del calcolo del prezzo prodotto finito. Sostanzialmente il prezzo al produttore rimane solo un 1\3 del prezzo totale su cui agire. I restanti 2\3 sono componenti di costo irrinunciabile pena lavorare in perdita.
Dunque intorno al 33%.
I punti 2 e 3 non tengono conto della "semplificazione". Si trattra cq di Pil.
Sul punto 4, ovviamente certo che si tiene conto. Sempre nella semplificazione dell'esempio.
Cq l'allegato non si vede, e lungi da me dal voler ragione.

ecco ho modificato l'allegato
dalla distribuzione delle segnalazioni, NON delle evasioni, si vede bene come gran parte del problema sia sui piccoli importi, di enorme volume
è impraticabile collezionare le ricevute del bar
quando ce la vendono che è l'artigiano l'avvocato o il dentista, sì è vero, è che quella distribuzione lì fa paura, in termini di possibilità di controllo.. però sono segnalazioni, non evasioni, ho corretto sopra
 
Ultima modifica:
ecco ho modificato l'allegato
dalla distribuzione delle segnalazioni, NON delle evasioni, si vede bene come gran parte del problema sia sui piccoli importi, di enorme volume
è impraticabile collezionare le ricevute del bar
quando ce la vendono che è l'artigiano l'avvocato o il dentista, sì è vero, è che quella distribuzione lì fa paura, in termini di possibilità di controllo.. però sono segnalazioni, non evasioni, ho corretto sopra

ah ok, segnalazioni. Figuriamoci tutto quello che non passa per di li...una enormità.
E' un pò il concetto sopra espresso: quanto costa andare a controllare una evasione di questo tipo?
Culturale e di costume.
E che stato dovrebbe diventare l'Italia per andare in quella direzione?
Comuqnue, quando ci chiedono 30 euro con ricevuta per un pasto, oppure 24 senza... la differenza è quello che dobbiamo pagare noi...
Scegliendo di pagare 24 piuttosto che 30, gli evasori principali siamo noi.
Che evadiamo in sostanza la tassazione
C'è poco da indignarsi, quindi, con "sti evasori che hanno rovinato l'Italia", giacché, molto spesso, l'evasione attribuita a loro, è come minimo "a mezzi" con noi (quando non chiediamo la ricevuta perché dovremo pagare un prezzo più alto).
Se in Italia c'é un'evasione del 20%, significa che ci sono "venditori" che non fanno le ricevute... ma ci sono anche "compratori" che non la richiedono per non pagare le tasse...
Resta poi da fare un discorso sulle tre Italie.
Come Albanese ha mirabilmente mostrato sul suo ultimo film :lol:
 

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