M.C. ESCHER ® - 2
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"Personalmente mi sono sentito per anni in uno stato confusionale. Poi, però, arrivò il momento in cui mi sentii cadere la benda dagli occhi. Capii che il mio obiettivo non era più la padronanza della tecnica poiché un’altra esigenza era nata in me, la cui esistenza, fino a quel momento, mi era rimasta sconosciuta. Mi vennero delle idee che non avevano nulla a che fare con l’arte grafica, immagini così avvincenti da far nascere in me il desiderio di volerle comunicare a tutti. Ciò non poteva venire espresso a parole, perché non si trattava di pensieri trasferibili in parole ma di tipiche immagini mentali, intelligibili per altri solamente attraverso l’immagine visiva."
Dal libro
“M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.
Giorno e notte, xilografia, stampa da due piastre, 1938, 39 x 68 cm.
In questo disegno, dei campi grigi e rettangolari si trasformano, staccandosi dal suolo, in uccelli stilizzati bianchi e neri. I neri volano a sinistra e i bianchi a destra come due formazioni in opposizione. Nella parte sinistra, i bianchi volano l’uno in direzione dell’altro; unendosi formano il cielo e il paesaggio diurno. I neri a destra si uniscono e formano la notte. I paesaggi, diurno e notturno, sono immagini riflesse reciproche unite dai campi grigi dai quali prendono forma, a loro volta, gli uccelli.
Cielo e acqua I, xilografia, 1938, 44 x 44 cm.
All’altezza della linea centrale orizzontale, gli uccelli e i pesci sono uguali gli uni agli altri. Noi, però, associamo il volo con l’aria, per questo per ogni uccello nero, i quattro pesci che lo circondano costituiscono l’aria nella quale vola. Allo stesso modo associamo il nuoto con l’acqua, per questo i quattro uccelli neri che circondano un pesce diventano l’acqua nella quale esso nuota.
Superficie sferica con pesci, xilografia, stampa da due piastre, 1958, diametro 32 cm.
Abbiamo qui una sfera con due poli e un intreccio di meridiani e paralleli. Partendo dal polo visibile, otto file di pesci, le bianche alternate alle nere, nuotano a forma di spirale. All’equatore raggiungono la maggiore grandezza, dopodiché i pesci diventano più piccoli e scompaiono nella parte posteriore della sfera, nell’altro polo, per noi invisibile.