Indice e fib nella rete di gann - sett. 6-10 ottobre (3 lettori)

korem

Banned
Buona giornata a chi è short over:D

Copio e incollo articolo interessante

Ieri sera l'indice Dow Jones ha registrato l'ennesima seduta al ribasso. Dopo una giornata altalenante in cui gli indici si sono mossi in maniera particolarmente volatile, nell'ultima ora di contrattazioni le quotazioni sono letteralmente precipitate facendo cadere il Dow Jones a 8579 punti, in ribasso di oltre 679 punti in un solo giorno, pari a -7,33%. Si è trattato di una vera capitolazione degli indici. Si è venduto di tutto, a qualunque prezzo, senza nessuna attenzione ai fondamentali sottostanti. Il pretesto che ha scatenato le vendite è stato la comunicazione da parte di Standard & Poor per una possibile revisione del rating su General Motor e Ford. Dopo la notizia i due titoli automobilistici hanno subito un vero tracollo. General Motor, ha evidenziato una perdita di -34%, riportando il titolo alla stesse quotazioni del 1950 e Ford ha fatto segnare una flessione di -21,80%. Entrambi i titoli hanno rimbalzato in after hours con recuperi tra il 2% e il 9%. Mentre scriviamo, stiamo assistendo ad una ennesima pesante reazione dei mercati asiatici, che preannunciano un'altra giornata di forti tensioni. In questo momento, a mercati aperti, l'indice giapponese Nikkei sta registrando una perdita pari a -9,63%, l'indice Hang Seng di Hong Kong segna -6,88% e Singapore -6,67%. Ormai, dal massimo storico registrato per un caso proprio lo stesso giorno esatto di un anno fa, il Dow Jones ha lasciato sul terreno 5.585 punti, con un ribasso pari a -39,4%, facendo segnare il maggiore ribasso dalla crisi del 1973. In quella fase, la crisi petrolifera aveva fatto precipitare il Dow a -45% in due anni. L'unica consolazione che ci arriva dalle statistiche della storia è che dopo la fine di quella crisi, il mercato Usa ha registrato il più grande mercato rialzista della storia, con un recupero quasi costante per oltre 23 anni consecutivi, dal 1977 al 2000 e guadagni medi di oltre il 20% annuo composto. In questo momento difficile, l'unico punto di forza sono gli indicatori... (segue)



che mostrano valori di estremo ipervenduto. Solo per citarne i due più significativi, l'indice S&P500 è adesso sotto la sua media mobile a 200 giorni del 30,9% e l'indice VIX, che misura la volatilità del mercato ha chiuso a 64. Entrambi questi indicatori mostrano che le azioni dovrebbero presto mostrare un significativo rimbalzo. Dal momento che le vendite sono però dettate in questi ultimi giorni da pura emotività e da panico diffuso, gli analisti non escludono che i ribassi potrebbero proseguire nel breve termine. Anche se oggi risulta difficile rimanere disciplinati in un momento come questo ed è sicuramente necessario un forte stomaco per resistere a queste pressioni emotive, bisogna comunque ricordare che tutte le principali crisi dei mercati nel passato si sono concluse in tempi relativamente brevi e sono state tutte seguite da lunghe fasi di forti rialzi. Grandi analisti e Guru del calibro di Warren Buffet, e John Templeton hanno accumulato le loro maggiori fortune proprio durante crisi come quella che stiamo vivendo. Nel 1973-74, Buffet acquistò per poche decine di milioni il popolare giornale Washington Post sull'orlo del fallimento. Pochi anni dopo il suo investimento erà gia valorizzato in borsa oltre un miliardo di dollari, con uno dei guadagni più forti mai registrati dal finanziere Usa. Ricordiamo la celebre frase di Buffet in riferimento alla pesante crisi di quel periodo: il Guru definiva se stesso euforico come un sultano in un harem pieno di belle donne disponibili e proprio quel periodo è stato per Buffet la base della creazione della sua immensa ricchezza in borsa che lo hanno trasformato in uno degli uomini più ricchi del mondo. Il consiglio dunque è sempre lo stesso: guardare ai fondamentali, osservare un comportamento razionale e mantenere una strategia improntata al medio lungo periodo. La storia insegna che, dal 1925 ad oggi, includendo anche tutte le peggiori crisi finanziarie, 11 recessioni, la seconda guerra mondiale, numerose gravi guerre regionali e attentati di ogni genere, il mercato azionario è sempre stato il posto giusto dove stare, con guadagni medi tra il 10 e il 12% annuo per oltre 80 anni consecutivi. Da parte nostra continueremo a monitorare da vicino la situazione con articoli e approfondimenti sul nostro portale www.strategyinvestor.com

Paolo Crociato
 

LUC60

Forumer storico
e-mini ce vuole
ambulance6zx.gif
 

lnanetti

Forumer storico
gianca sempre long sul dj tu? che puzza di bruciato pure oggi.. almeno aprono bassi bassi vediamo se almeno i gap li chiudono loro sti cazzoni.....
 

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