Info su conto ARANCIO AUSTRALIANO (1 Viewer)

alphatrader

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Salve a tutti, vorrei sapere se per caso c'e' qualche risparmiatore italiano che ha investito su qualche conto arancio estero, e in particolare quello dell'Australia. Innanzitutto volevo sapere se e' legale, cioe' e' possibile? Se e' vero che rende circa un 5% lordo annuale. Il sito mi pare sii www.ing.com.au, o qualcosa del genere, nella speranza che qualcuno sappi qualcosa auguro un buon lavoro a tutti
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
E' possibile, se la Ing Direct Australia accetta di aprire conti a non residenti (non lo so, ma non mi pare).

Superando le soglie di legge occorre segnalare il movimento valutario ed indicarlo in dichiarazione dei redditi (a fini statistici).

Il deposito, però, è in valuta locale (dollaro autraliano), quindi si corre il rischio di cambio.
 

alphatrader

Nuovo forumer
conto arancio

g.d'orta ha scritto:
E' possibile, se la Ing Direct Australia accetta di aprire conti a non residenti (non lo so, ma non mi pare).

Superando le soglie di legge occorre segnalare il movimento valutario ed indicarlo in dichiarazione dei redditi (a fini statistici).

Il deposito, però, è in valuta locale (dollaro autraliano), quindi si corre il rischio di cambio.
Grazie mille , e questo discorso vale anche per il conto arancio spagnolo o greco? O ci sono altre complicazioni? Grazie
 

helloworld

Nuovo forumer
Re: conto arancio

alphatrader ha scritto:
Superando le soglie di legge occorre segnalare il movimento valutario ed indicarlo in dichiarazione dei redditi (a fini statistici).

Scusa la mia ignoranza colossale, ma quali sono queste soglie di legge?
 

alphatrader

Nuovo forumer
Re: conto arancio

helloworld ha scritto:
alphatrader ha scritto:
Superando le soglie di legge occorre segnalare il movimento valutario ed indicarlo in dichiarazione dei redditi (a fini statistici).

Scusa la mia ignoranza colossale, ma quali sono queste soglie di legge?
Mi pare, se non sbaglio che siano circa 12000 euro, o 12500, ciao
 
Io mi sono informato per aprirne uno in Francia... accettano conti intestati a non residenti e offrono qualcosa in piu' che in Italia.
 

ecasa

Forumer attivo
Ecco altre info direttamente da ING DIRECT :

Gentile Signor ........ , la ringraziamo per averci contattato.

Con riferimento al suo messaggio e-mail desideriamo informarla che ING Direct è attualmente presente con questa denominazione in 7 Paesi: Canada, Spagna, Australia, Francia, Stati Uniti, Italia e Gran Bretagna. ING Direct ha inoltre il controllo di una tra le principali banche dirette tedesche: DiBa.

Nell'ambito della determinazione dei tassi di interesse, ING Direct preferisce mantenere una flessibilità tale da adattare al meglio la propria offerta nei singoli Paesi in cui opera. Infatti considerazioni strategiche, decisioni di tesoreria assunte in periodi precedenti e politiche di marketing locali possono determinare differenze nei tassi offerti di volta in volta dalle diverse filiali di ING Direct. Ciascuna filiale mantiene in sostanza una relativa libertà di decidere quale tasso offrire ai propri clienti, anche in relazione al mercato di riferimento.

Attualmente, ad esempio, ING Direct Italia offre con Conto Arancio un tasso base (2,70% lordo), ING Direct Francia (3,05% lordo), ING Direct Stati Spagna (2,45% lordo) e Germania (2,50% lordo).

Qualora comunque desiderasse ottenere informazioni sui rendimenti offerti da Conto Arancio nelle diverse filiali di ING Direct, la invitiamo a consultare i relativi siti internet: è sufficiente accedere al nostro sito
www.ingdirect.it nella sezione "ING Direct" e cliccare sulla sezione "ING Direct nel mondo".

Ci preme infine sottolineare che l'impegno della filiale italiana di ING Direct è quello di garantire ai nostri clienti un guadagno sulle somme depositate che sia in ogni momento tra i più elevati presenti sul mercato italiano, qualunque sia il livello di tassi presente nel sistema economico.

Confidando di averle fornito utili informazioni, rimaniamo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti e cogliamo l'occasione per contraccambiare i suoi saluti.
SERVIZIO CLIENTI ING DIRECT
 

helloworld

Nuovo forumer
Chi garantisce?

I depositi fatti su Conto Arancio Italiano sono "protetti" dal Fondo Interbancario Italiano fino ad un massimo di 1 milione di euro...
QUindi se non si supera questa cifra, si può stare tranguilli...
Anche se la ING fallisce non si perde nulla...

Cosa succede invece per quello francese?
 

mrstbri

Nuovo forumer
Re: Chi garantisce?

helloworld ha scritto:
I depositi fatti su Conto Arancio Italiano sono "protetti" dal Fondo Interbancario Italiano fino ad un massimo di 1 milione di euro...
QUindi se non si supera questa cifra, si può stare tranguilli...
Anche se la ING fallisce non si perde nulla...

Cosa succede invece per quello francese?

Mi dispiace contraddirti ma il Fondo Interbancario Italiano non copre fino a un max di 1 milione di euro. Ti allego qui di seguito quanto estratto dal sito web del Fondo stesso:
L'assicurazione dei depositi costituisce, accanto all'attività di vigilanza e al meccanismo di credito di ultima istanza, una delle componenti fondamentali su cui si fonda la rete di sicurezza tesa ad assicurare la stabilità del sistema bancario.

Si riconosce e si tutela in tal modo la funzione sociale del risparmio e la funzione monetaria dell'intermediazione bancaria, evitando al contempo traumatiche ripercussioni per i depositanti in caso di dissesti bancari.

La Direttiva n. 94/19 CE, prevede un livello minimo di garanzia di 20.000 EURO per singolo depositante.

Il legislatore italiano ha recepito la direttiva con il D.L. del 4 Dic 1996 n° 659, in cui si prevede che il limite massimo di rimborso, richiamato dallo Statuto del FITD, non può essere inferiore a 103.291,38 Euro, per depositante.

Il Fondo Interbancario garantisce, nei limiti previsti dallo Statuto, i depositanti delle banche italiane, delle succursali di queste negli altri paesi comunitari, nonchè delle succursali in Italia di banche comunitarie ed extracomunitarie consorziate.

Lo Statuto del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, riprendendo il D.Lgs. n. 659/96, comprende nella protezione offerta ai depositanti i crediti relativi ai fondi acquisiti dalle banche con obbligo di restituzione, in Euro e in valuta, sotto forma di depositi o sotto altra forma, nonché gli assegni circolari e i titoli ad essi assimilabili.

Al di là delle fattispecie escluse (sotto elencate), sono ammessi al rimborso i crediti che possono essere fatti valere nei confronti della banca in liquidazione coatta amministrativa, secondo quanto previsto dalle norme dettate in materia di liquidazione coatta amministrativa dal D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385.

Ai sensi dell’art. 27 dello Statuto del Fondo, sono escluse dalla protezione alcune fattispecie come:

i depositi e gli altri fondi rimborsabili al portatore;
le obbligazioni e i crediti derivanti da accettazioni, pagherò cambiari e operazioni in titoli;
il capitale sociale, le riserve e gli altri elementi patrimoniali della banca;
i depositi riconducibili ad operazioni per le quali sia intervenuta una condanna per i reati previsti negli artt. 648-bis e 648-ter del codice penale (reati di riciclaggio e di impiego di denaro di provenienza illecita);
i depositi delle amministrazioni dello Stato, degli enti regionali, provinciali, comunali e degli altri enti pubblici territoriali;
i depositi effettuati dalle banche in nome e per conto proprio, nonché i crediti delle stesse;
i depositi delle società finanziarie indicate nell'art. 59, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385, delle compagnie di assicurazione, degli organismi di investimento collettivo del risparmio; di altre società dello stesso gruppo bancario;
i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei componenti gli organi sociali e dell'alta direzione della banca o della capogruppo del gruppo bancario;
i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei soci che detengano almeno il 5% del capitale sociale della consorziata;
i depositi per i quali il depositante ha ottenuto dalla consorziata, a titolo individuale, tassi e condizioni che hanno concorso a deteriorare la situazione finanziaria della consorziata stessa, in base a quanto accertato dai commissari liquidatori.
In tal modo è offerta tutela al cosiddetto risparmiatore inconsapevole, inteso come colui che non ha facile accesso alle informazioni necessarie per valutare lo stato di salute dei soggetti cui affida il proprio risparmio.




:love: ciao Mary
 

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