Dopo nove mesi dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in termini di performance l’indice S&P 500 si trova esattamente nello stesso punto raggiunto nei primi nove mesi del suo primo mandato, ma con una differenza sostanziale.
Nel 2017 il mercato quotava a 18 volte gli utili. Oggi, invece, siamo a 23 volte. Significa che gli investitori, per ogni dollaro di profitti, sono disposti a pagare molto di più rispetto ad allora.
È vero che ci troviamo in un contesto diverso, con la tecnologia e l’intelligenza artificiale che hanno cambiato le prospettive di interi settori, e questo può in parte giustificare multipli più elevati. Ma i multipli non possono espandersi all’infinito.
Da qui in avanti, gran parte della performance futura dell’indice dipenderà dalla crescita degli utili. E la crescita degli utili, a sua volta, dipende dalla tenuta dell’economia americana.

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Dopo nove mesi dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in termini di performance l’indice S&P 500 si trova esattamente nello stesso punto raggiunto nei primi nove mesi del suo primo mandato, ma con una differenza sostanziale.
Nel 2017 il mercato quotava a 18 volte gli utili. Oggi, invece, siamo a 23 volte. Significa che gli investitori, per ogni dollaro di profitti, sono disposti a pagare molto di più rispetto ad allora.
È vero che ci troviamo in un contesto diverso, con la tecnologia e l’intelligenza artificiale che hanno cambiato le prospettive di interi settori, e questo può in parte giustificare multipli più elevati. Ma i multipli non possono espandersi all’infinito.
Da qui in avanti, gran parte della performance futura dell’indice dipenderà dalla crescita degli utili. E la crescita degli utili, a sua volta, dipende dalla tenuta dell’economia americana.

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