IO MI ACCONTENTO DI ESSERE SERENA NEL TEMPO. LA FELICITA' SONO ATTIMI E, QUANDO ARRIVANO, (2 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Dalla politica alla finanza sta, infatti, montando la richiesta di una prova di forza contro Roma per lanciare un messaggio netto
a tutti quei Paesi non allineati che non intendono seguire le regole imposte dall'Unione.

Per il Fondo monetario internazionale, "la politica di spesa pubblica espansiva dell'Italia potrebbe costituire una grave violazione delle regole di bilancio" dell'Unione europea.

Il senso degli allarmi che riecheggiano negli ambienti che contano è sempre lo stesso: qualora dovesse andare avanti su questa linea,
il governo Conte porterebbe automaticamente l'Italia fuori dall'Eurozona. A preoccupare non è solo la sfida lanciata da Matteo Salvini
alle regole comunitarie ma anche l'idea di iniziare a emettere mini buoni del Tesoro.

"In Europa ci sono regole comuni che tutti i Paesi devono rispettare", tuona la leader dei Verdi tedeschi, Annalena Baerbock,
anticipando così quella che sarà la crociata dei tedeschi contro l'Italia in Europa.

"I governi nazionali devono presentare piani nei quali spiegano in che modo attraverso un'equa politica fiscale e finanziaria intendono ridurre il deficit
e riportare sotto controllo il debito per evitare una procedura d'infrazione - continua - quando non accade,
la Commissione in quanto guardiana dei Trattati, deve avviare la procedura di infrazione".

Secondo l'agenzia di rating Moody's, però, a convincere l'esecutivo italiano a cambiare atteggiamento non sarà Bruxelles
che fa la voce grossa con la procedura d'infrazione, ma piuttosto "il deterioramento del sentiment di mercato"
che metterà "pressione sul governo affinché aggiusti il tiro della politica" di bilancio.
L'arma sul tavolo della finanza è ovviamente lo spread tra i nostri Btp decennali e i Bund tedeschi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Tutti in campo, a difendere le solite regole prive di giustificazioni razionali ed economiche
(si faccia mente locale su come sia nato, soprattutto QUANDO sia nato, il famoso limite del 3%,
undicesimo comandamento dell'Ue e come sia stato imposto a Maastricht),
assurde per un Paese sui generis che ha parametri economici più solidi della maggior parte degli altri Paesi dell'Ue
(debito implicito ed esplicito e debito privato) e potenzialità economiche enormi se lasciato libero di decidere (forse è questo che preoccupa qualcuno?).

E' cominciato il ricatto dello spread, dello screditato FMI, dei "MERCATI", della Sinistra nostrana,
dei reggitori venduti al sistema mondialista di questa orrenda, vergognosa, luciferina, assurda, Novella Torre di Babele
che sta facendo strame non solo dell'Italia come nazione ma dell'Intera Europa destinata a divenire
un gregge governato da uno Stato Centralizzato oppressivo e ripugnante come lo furono i sistemi nazista e comunista.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Strana Ue, strana sx italiana, strana Confindustria: quando, anni addietro, a proporre titoli si stato son stati Passera
(gov. Monti), Pd (Bersani) e Confindustria, per quest'ultimi fu la manna dal cielo e se ne fregarono dei pareri Ue.
Tria ha forse dimenticato che i minibot sono scritti nel contratto fra M5s e Lega e allora si lascia tarpare le ali da riflessi pavloviani "collensi"?

Che poi la Ue voglia bastonarci facesse pure: se l'Italia esce dalla Ue, il castello creato dai soliti banchieri in odore di massoneria imploderebbe ugualmente.
Non per nulla sia Germania che Francia non navigano in acque economiche tranquille, tutt'altro.
Meglio sarebbe aprire una sana discussione e cercare un compromesso che tenga in piedi questo baraccone mezzo dissestato chiamato Ue.
Certe vendette al 99% si ritorcono contro i mandanti: chiaro Francia e Germania?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Non glielo auguro...ma se accade a lei......

Nuova feroce polemica social, a Vercelli, nel giorno del ballottaggio per rinnovare sindaco e amministrazione comunale.
Vittima Paolo Tiramani, il deputato della Lega autore nei giorni scorsi del fotomontaggio ritenuto sessista
nei confronti della sindaca uscente Maura Forte, candidata al secondo mandato del centrosinistra.

”La fine di Buonanno”
Il parlamentare è stato vittima delle gravissime accuse di tale Giulia Bodo, esponente di +Europa
e sorella del candidato sindaco Federico Bodo, escluso dal ballottaggio,
che gli augura di morire come l’ex parlamentare leghista della zona, Gianluca Buonanno.

“Chissà che a forza di fare politica sulla pelle della povera gente, uno un giorno si pieghi a raccogliere il telefono in macchina mentre guida”,
scrive infatti Giulia Bodo a Tiramani riferendosi all’incidente in cui nel giugno 2016 morì Buonanno, grande amico di Tiramani.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Bisogna dirlo apertamente. Che schifo.
Magistrati che scrivono di essere apolitici.
Ed invece. 4 correnti politiche. Area di sinistra. Unicost di centro. Autonomia e Indipendenza. Magistratura Democratica.

«I magistrati si mangiano vivi come scorpioni in una bottiglia
screditando irresponsabilmente la stessa Funzione Giudiziaria»


Giuseppe D’Avanzo, 9 dicembre 2008

***

Una magistratura insabbiatrice, sensibile al potere politico ed economico, intimidita, sottomessa alle gerarchie giudiziarie e alla politica.
Magistrati omertosi, e che hanno paura di esprimere opinioni per le ricadute sulla loro carriera.


Un Csm che gestisce le nomine agli uffici direttivi con metodi mafiosi, modo colorito per dire metodi per nulla trasparenti;
precipitato in un baratro morale, sempre più in balìa del sistema parallelo delle correnti dell’Anm,
veri e propri centri di potere che hanno occupato l’organo di autogoverno in tutte le sezioni,
fanno quello che vogliono con spregiudicatezza, alimentano il carrierismo.
Un Csm che − sacrificando e infangando la reputazione di un magistrato estraneo ad ogni corrente,
che non aveva mai commesso errori – ha puntato − con la collaborazione dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
− alla gerarchizzazione degli Uffici di procura, riducendo in modo drastico l’autonomia della funzione requirente e aumentando la discrezionalità del capo.


Correnti dell’Anm simili a un tumore, con poteri di vita e di morte sui giudici, che hanno raggiunto ogni singolo ganglio dell’istituzione giudiziaria
(dai dirigenti degli uffici ai Consigli giudiziari, dal Csm alla Scuola della magistratura, dal Massimario alla Commissione di concorso Mot), i cui attivisti sono i soli a fare carriera.


Un’Anm responsabile del carrierismo drogato e del produttivismo mortificante, usato come clava disciplinare sui riottosi.

E infine: la Procura di Milano ridotta a copia dell’Agenzia delle entrate, dove ormai non si fa più neanche un’inchiesta sulla corruzione.
Una Procura guidata per cinque anni da un magistrato autoritario senza meriti professionali ma con una grande conoscenza dei palazzi delle istituzioni,
che ha piegato norme interne, decisioni, codici, privilegiando la sensibilità istituzionale all’applicazione della legge,
bloccando indagini politicamente rilevanti che potevano far male a politica ed economia, ostacolando l’esercizio autonomo e indipendente della giustizia,
nel silenzio generale dei suoi sostituti. Un ufficio dove in quegli anni circolavano funzionari infedeli, servizi segreti, faccendieri.


Una magistratura sotto attacco nella sua autonomia e indipendenza…
 

Users who are viewing this thread

Alto