Damiani
Io l'opvs damiani l'ho sottoscritta, mi pare una delle più serie tra le ultime debuttanti.
Mi diletto a scrivere piccoli report sulle Ipo e pubblicarli sul mio sito:
http://ingegnie.altervista.org
riporto qui quello che ho estrapolato dalla lettura del prospetto:
DAMIANI
OFFERTA:
L'offerta globale ha per oggetto un ammontare massimo di 26.355.500 azioni, corrispondenti a circa il 31,9% del capitale sociale di Damiani, di cui 18.462.500 titoli in arrivo da un aumento di capitale sociale scindibile e a pagamento con esclusione del diritto di opzione. A vendere titoli sono i due fratelli Grassi Damiani, Giorgio e Silvia, più il direttore finanziario, Giulia De Luca, che passeranno dai rispettivi 12,56%, 12,56% e 1,95% al 4,06%, 4,06% e 0,15% post Ipo e in caso di integrale esercizio della "greenshoe".
L'Offerta globale di vendita e sottoscrizione consiste per il 10% in un'Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione rivolta al pubblico indistinto in Italia che prende il via oggi per terminare il 2 novembre e per la restante parte in un contestuale collocamento istituzionale in Italia e all'estero. L'intervallo di prezzo è stato individuato fra un valore minimo di 3,80 euro e un valore massimo di 5,20 euro per azione, a cui corrisponde una valorizzazione del capitale economico della società attiva nel settore del lusso pari a un minimo di circa 243,7 milioni di euro e un massimo di circa 333,5 milioni di euro. Il prezzo di offerta sarà comunicato entro il 5 novembre
LA SOCIETA'
L'Emittente è la capofila del Gruppo Damiani, attivo nella progettazione, realizzazione e distribuzione di gioielli di alta gamma e di design in Italia ed all'estero e vanta tra i suoi clienti storici la Casa Reale d'Italia, e personaggi di spicco del mondo dello spettacolo della cultura e della politica sia italiani che internazionali.
Attualmente il Gruppo è controllato e guidato dalla terza generazione della famiglia Grassi Damiani: Guido (Presidente e Amministratore Delegato dell'Emittente), Giorgio (Vicepresidente dell'Emittente e President and CEO di Damiani USA), Silvia (Vicepresidente dell'Emittente).
I marchi in portafoglio
Oltre al marchio storico Damiani, gli altri marchi sviluppati o acquisiti dal Gruppo nel corso degli anni sono: Salvini, Alfieri & St. John, Bliss e Calderoni.
Attualmente il Gruppo è presente nel mondo con 54 punti vendita monomarca, di cui 9 gestiti direttamente (DOS), 45 gestiti da terzi. Tali punti vendita sono collocati nelle principali vie della moda italiane ed internazionali. Tra questi, le boutique di Milano (Via Montenapoleone), Roma (Via Condotti), Parigi (Place Vendôme) New York (Madison Avenue) e Tokyo (Ginza).
La vendita di gioielli ha carattere stagionale. Per tutti i marchi del Gruppo Damiani, nel corso dell'anno, sono previsti due canvass importanti (marzo e settembre), in cui vengono lanciate le collezioni più forti ed identificative, e due o tre canvass minori o "tattici" (gennaio, maggio/giugno, novembre).
Al 31 marzo 2007 il numero medio di dipendenti del Gruppo era pari a 466. La struttura produttiva interna del Gruppo è articolata tra la Damiani Manufacturing S.r.l. e la Laboratorio Damiani S.r.l..
Prospetto informativo
Gestione operativa soddisfacente: miglioramento dei costi operativi (da 143.700.000€ a 140.145.000, tra i costi operativi oltre ai costi per servizi sono diminuiti anche i costi per materie prime e altri materiali per Euro 3.670 migliaia, passando da un'incidenza sui ricavi del 42,4% al 39,7%.) a fronte di un ricavo praticamente costante negli ultimi 3 anni (il risultato del 2007 è simile a quello del 2004).
Nel trimestre chiuso a giugno 2007 il conto economico riporta ricavi aumentati del 28%, utile a 10.345.000€ in progresso del 150% rispetto allo stesso periodo del 2006.
L'utile operativo si attesta a 24.841.000€, un più 25% rispetto al 2006.
L'utile netto si attesta a 14.024.00€ con un balzo del 40% rispetto ai dati del 2006.
Al 31 marzo 2007 l'86,4% del fatturato del Gruppo è stato ricavato attraverso il canale di distribuzione wholesale mentre il 5,5% attraverso il canale retail. La parte residua pari all'8,2% del fatturato è relativa agli altri canali/altri ricavi (c.d. barter/cambi merce, grossisti stock, c.d. promozionale, ecc.).
Con riferimento alla suddivisione del fatturato tra le diverse aree geografiche nell'esercizio chiuso al 31 marzo 2007 i marchi Salvini, Alfieri & St. John e Bliss hanno realizzato circa il 95% del fatturato in Italia. Il marchio Damiani ha invece realizzato circa il 55% dei ricavi in Italia ed il rimanente 45% sul mercato estero.
IL prospetto riporta delle tendenze di mercato:
Il segmento medio-alto, costituito da prodotti realizzati in metalli preziosi, pietre preziose e perle è previsto crescere nel periodo 2005-2010 ad un tasso medio annuo pari al 9,4%.
Il segmento accessibile, marchio Bliss, le crescite storiche e prospettiche sono superiori alla media del mercato nel suo complesso, in particolare la crescita media annua del periodo 2005-2010 è stimata pari al 12,1%.
Il flusso di cassa operativo è positivo e viene utilizzato per continuare la politica di restituzione dei debiti.
Tra i fattori di rischio ha attirato la mia attenzione un finanziamento fatto da Unicredit in cui si chiede a Damiani di rispettare una serie di indici tra cui c'è il rapporto debiti equity.
Una delle principali note positive è la situazione patrimoniale: abbiamo un indebitamento finanziario netto di 47.906.000€ in netta riduzione rispetto 78.971.000€ del 2006. Per il 60% i debiti sono a medio-lungo termine. Il rapporto debiti su patrimonio netto è del 0.64, fatto più unico che raro nelle ultime IPO.
Leggendo noto nella sezione PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI dei contenziosi aperti con agenti per arretrati provvigionali maturati, l'indennità di cessazione di fine rapporto…
Per concludere studiamo i multipli confrontandoli con società analoghe nel settore:
PER DAMIANI
Valore minimo dell'Intervallo di Prezzo Circa 10,6x volte (EV/EBITDA) Circa 17,4x volte (P/E)
Valore massimo dell'Intervallo di Prezzo Circa 13,8x volte (EV/EBITDA) Circa 23,8x volte (P/E)
SOCIETA' COMPARABILI
Hermès (3) 20,6x 37,1x
Bulgari 17,1x 23,8x
Swatch Group 15,5x 23,6X
Richemont 14,1x 20,4x
Tod's 13,8x 29,6x
Tiffany & Co.13,6x 27,0x
Folli Follie 11,7x 14,6x
LVMH 12,4x 19,8x
MOTIVAZIONI IPO
Damiani impiegherà il ricavato dell'aumento di capitale collegato all'IPO per finanziare la realizzazione del piano di investimenti nonché della strategia di sviluppo con particolare riferimento al canale retail (rafforzamento della posizione di leadership sul mercato dei gioielli di alta gamma e di design mediante lo sviluppo dei marchi) e nel contempo di rafforzare la posizione finanziaria e patrimoniale mediante la riduzione dell'indebitamento finanziario consolidato.
CONCLUSIONI
A calcoli fatti mi sembra una buona società. Nel prospetto non noto molti lati oscuri. L'unica cosa che mi desta un po' di preoccupazioni è che Damiani è governata da una società di diritto lussemburghese.
Consiglio di entrare in questa Ipo, un ottimo brand, prezzo onesto soprattutto nella parte bassa, situazione patrimoniale solida.