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la mossa del blocco del sussidio subito (come evidenziato nell'articolo sopra) non ha effetti immediati in quanto i "dati diffusi dall’Agenzia del Lavoro dimostrano che nessuno, in Spagna, Grecia, Portogallo o Italia, ha deciso di prendere d’assalto la Germania, dopo la sentenza del 2010, per poter incassare i sussidi per i disoccupati e sfruttare il welfare tedesco. Il numero degli spagnoli o dei greci emigrati nella Repubblica federale nel settembre 2011 è praticamente identico a quello registrato nello stesso mese del 2010. "
Intanto solo dopo 3 mesi poi se la crisi peggiora si decidera'
secondo il ragionamento tedesco i disoccupati di Spagna, Grecia, Portogallo o Italia prenderanno d'assalto la Svezia, la Norvegia e l'Ighilterra
la cosa strana e' che nessuno si sogna di impostare un welfare europeo unificato e condividerne i costi
1. contro la politica italiana perche' e' solo un costo e produce solo danni (come dicono loro bassa produttivita' )
2. contro il sistema "italia" statale (burocrazia, sistema giustizia, arme di soppressione) che come facciate sembra chi sa cosa ma nella pratica e' solo una rottura di scatole e un costo notevole per il contribuente
3. contro una parte degli imprenditori bamboccioni abituati troppo bene dai papi (che poi magari in tv fanno i grandi sputtanando l'operaia che magari avrebbe doti imprenditoriali migliori )
4. contro l'euro e le banche europee poco inclini al libero mercato, molto piu' aristocratiche ma non verso il meglio ma verso il peggio
5. contro una parte degli italiani che vivono di questo sistema e alimentano la morte per asfissia dei giovani italiani, non solo economica ma anche psicologica
6. contro l'influenza americana che se ne frega di esportare in italia ciò che c'e' di buono nel sistema USA, ma come unico obiettivo e' di usarci per scopi militari ed economici lasciandoci morire come stato
La pressione fiscale supera il 45% “Un livello come pochi al mondo”
La pressione fiscale si avvia a superare il 45% del pil, ”un livello che ha pochi confronti nel mondo”. Lo afferma il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, nel corso di un’audizione in commissione Bilancio della Camera. ”Sulla spinte dell’emergenza, le ripetute manovre di aggiustamento finanziario condotte nel 2011 hanno operato soprattutto dal lato dell’aumento della pressione fiscale, piuttosto che, come sarebbe stato desiderabile, dal lato della riduzione della spesa”, osserva la magistratura contabile.