Gli italiani non perdonano a Napolitano le “lacrime e sangue” del governo Monti: il 52,8% non ha più fiducia nel Presidente della Repubblica, istituzione che fino ad oggi è sempre stata ai primi posti nella considerazione degli italiani.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
E’ quanto emerge dal 25° Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes, presentato questa mattina a Roma.
“Siamo di fronte ad un’insoddisfazione che non ha precedenti nella storia recente italiana – ha detto Gian Maria Fara, presidente Eurispes - Per la prima volta, dopo la sfiducia che gli italiani manifestano nei confronti del Governo, del Parlamento e dei partiti, crollano gli indici di fiducia anche nella Presidenza della Repubblica. L’aver delegato ad un Governo tecnico la guida del Paese – continua Fara - non ha prodotto risultati positivi né per il Presidente della Repubblica che ha ispirato e gestito l’operazione, né al Parlamento e ai partiti ai quali probabilmente viene imputata una fuga dalle responsabilità di fronte alla crisi”.
A peggiorare il rapporto di fiducia anche la recente discesa di Monti come candidato premier che “ha fatto sì che venisse meno il ruolo di figura super partes, e quindi transitoria, affidatogli in un certo senso proprio da Napolitano.
I più delusi dalle scelte del presidente? I cittadini del Nord e delle Isole, in queste ultime è particolarmente elevato il numero di chi si dichiara totalmente sfiduciato (30,5%).