LA BUONA EDUCAZIONE NON STA NEL NON VERSARE LA SALSA SULLA TOVAGLiA, MA NEL

Da tutte le parti si leggono news non tanto rassicuranti... poi 1 analista dice che non è giustificato.
Tira tu le tue conclusioni :D
perdonalo gianni......lui quando legge ANAL-ista già si ingrifa tutto e gli sudano le mani :D:D:D


caronte invece non suda......appena legge va in bagno e si seca :-o
 
io capisco un kasso.....ma guardandoli scendere o adesso lateralizzare l'impressione è che si stiano liberando dei titoli più che accumulare
 
Oh ma siete di coccio a volte.
Non è riduzione del fatturato.

RIDUZIONE DEL MARGINE OPERATIVO

Si stanno chiudendo le partite che davano margine superiore e restano solo quelle con margine inferiore.
Capzo e sì che vi ho messo parte della relazione.

Mag le tangenti le paghi quando sottoscrivi il contratto....non in corso d'opera.
I contratti buoni, vecchi , stanno finendo.

Quelli nuovi, buoni ......è arrivato qualcun d'altro....è rimasta la fuffa, dove il margine è risicato ed allora l'ebit diminuisce del 50%
 
Ultima modifica:
Ma sono sempre 450 milioni su 13 miliardi di fatturato.
Certo è solo il 3,5% contro il 7/8 di prima.
 
Quel che voglio dire è che una previsone del genere non può sgarrare in 3 mesi.......lo sapevano già prima .....oppure qualcuno ha remato contro e di brutto.

E chi rema contro in questo settore ?

Francesi ed Inglesi in primis ....e le relazioni internazionali le fa il governo....
certo che se nell'ultimo anno hai al governo dei pirla che non riescono neppure a portare a casa 2 soldati che hanno agito in acque internazionali, pretendi che vadano a perorare la causa od i contratti di un'azienda primaria italiana ?
 
.....questi la mettono in vendita ......e allora chiedetevi perchè il nostro grande capo del governo tecnico è andato nei paesi arabi a perorare la vendita delle aziende italiane .....e non a portare a casa i contratti..........
 

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Gli italiani non perdonano a Napolitano le “lacrime e sangue” del governo Monti: il 52,8% non ha più fiducia nel Presidente della Repubblica, istituzione che fino ad oggi è sempre stata ai primi posti nella considerazione degli italiani.
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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano




E’ quanto emerge dal 25° Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes, presentato questa mattina a Roma.

“Siamo di fronte ad un’insoddisfazione che non ha precedenti nella storia recente italiana – ha detto Gian Maria Fara, presidente Eurispes - Per la prima volta, dopo la sfiducia che gli italiani manifestano nei confronti del Governo, del Parlamento e dei partiti, crollano gli indici di fiducia anche nella Presidenza della Repubblica. L’aver delegato ad un Governo tecnico la guida del Paese – continua Fara - non ha prodotto risultati positivi né per il Presidente della Repubblica che ha ispirato e gestito l’operazione, né al Parlamento e ai partiti ai quali probabilmente viene imputata una fuga dalle responsabilità di fronte alla crisi”.

A peggiorare il rapporto di fiducia anche la recente discesa di Monti come candidato premier che “ha fatto sì che venisse meno il ruolo di figura super partes, e quindi transitoria, affidatogli in un certo senso proprio da Napolitano.
I più delusi dalle scelte del presidente? I cittadini del Nord e delle Isole, in queste ultime è particolarmente elevato il numero di chi si dichiara totalmente sfiduciato (30,5%).

 

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