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Presenze al Roland Garros
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le cosciazze della lindsey.
 
Risultato clamoroso dalla verifica della Corte d’Appello di risultati delle elezioni comunali di Asti: Massimo Cerruti, candidato dei Cinquestelle avrebbe superato Angela Motta (Pd). Il controllo dei verbali avrebbe fatto rilevare un errore materiale di trascrizione: 63 schede non conteggiate a favore di Cerruti, che passerebbe così dai 5.080 inizialmente attribuiti a 5.143, mentre Angela Motta resterebbe ferma a 5.093. La procedura in tribunale non è ancora terminata, ma secondo il legale dei Cinquestelle Alberto Pasta il risultato finale porterebbe Cerruti al ballottaggio.


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o porca miseria....chissà che trauma. Già il nome è un programma.
Con tutti i problemi che ci sono....adesso ci perdiamo per questo.

Il 10 per cento raccolto dalla "Lista dei Fasci italiani del lavoro" a Sermide e Felonica (provincia di Mantova) con fascio littorio nel simbolo agita e non poco la politica italiana.

Con 334 voti, la candidata Fiamma Negrini è entrata in Consiglio comunale.
Un'affermazione, quella della Negrini, che ha subito suscitato diverse polemiche e reazioni.
Una su tutte quella della presidente della Camera, Laura Boldrini che ha scritto al ministro degli Interni, Marco Minniti:

"L'ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto
- come rilevato, tra gli altri, dall'Anpi - sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma,
del partito fascista. In questo senso - continua Boldrini - ricordo che anche le "Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature",
emanate nello scorso mese di maggio dal Ministero dell'Interno, stabiliscono che le commissioni elettorali circondariali ricusano '
i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie
(per esempio le parole "fascismo", "nazismo", "nazionalsocialismo" e simili), come tali vietate dalla XII disposizione transitoria della Costituzione".

La Boldrini ha poi chiesto l'intervento del Viminale.
E così, come riporta Repubblica, il Ministero d'accordo col prefetto di Mantova ha revocato le designazioni dei funzionari
componenti della settima sottocommissione elettorale circondariale di Mantova, competente per quel Comune".

Ma si apprende che è dal 2002 che la lista dei Fasci italiani del lavoro si presentava senza che nessuno avesse nulla da obiettare.
Oltre all'intervento della Boldrini, sono state annunciate interrogazioni a Minniti da parte di Partito Democratico, Articolo 1 Mdp e Sinistra Italiana.
Seguono la vicenda Anpi e Comunità ebraiche.
 
Questo sì - invece - è un problema serio.

Il ministero dell'Interno ha indetto un concorso per assumere a tempo indeterminato 250 persone per gestire dal punto di amministrativo le pratiche dei richiedenti asilo.

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Tra i requisiti richiesti la conoscenza dell'inglese. Il parodosso? Sono esclusi i laureati in lingue.

Il bando è stato pubblicato lo scorso 26 aprile con scadenza per la presentazione della domanda due giorni fa, l'11 giugno.
In poco più di un mese sono arrivate al Viminale ben 54mila candidature su 250 posti disponili.
La selezione dunque sarà lunga ma i tempi potrebbero dilatarsi a causa dei ricorsi che presumibilmente saranno presentati dai laureati in lingue.

Ad accorgersi della magagna è Il Fatto Quotidiano che, si legge nell'articolo, elenca i titoli di studio necessari per partecipare al bando:
da Pubblicità e comunicazione d'impresa a tecniche e metodi dell'informazione, passando per una serie corposa di percorsi di studi.

Non c'è appunto nessuna traccia della laurea in lingue, probabilmente la più utile per gestire pratiche riguardanti persone che in linea di massima non dovrebbero parlare italiano.
 
certificata dalla corte dei conti il predissesto comune torino del 2015 a giunta fassino
Adesso anche la Corte dei Conti ipotizza il pre-dissesto del Comune di Torino. La magistratura contabile ha ultimato la sua analisi sui bilanci del 2015 e sul previsionale 2016 del Comune di Torino, entrambi redatti dalla giunta di Piero Fassino, e inviato in Comune la sua relazione finale. Un testo in chiaroscuro che, se da un lato evidenzia una serie di passi in avanti - tanto che i parametri che segnalano il deficit strutturale di Palazzo Civico passano dai quattro del 2013 a due, su un totale di dieci - dall’altro ribadisce le forti difficoltà finanziarie della Città.
Il problema principale resta la cassa. Torino è come una famiglia con il conto corrente vuoto. Non ha soldi da spendere ed è perciò sistematicamente costretta a farseli anticipare dalle banche indebitandosi.
Delibera Corte dei Conti.pdf
 
Altra visione al RG
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bella hadid:)

ps: ormai i tornei grande slam son diventati la passerella di volti piu o meno noti, attori/cantanti,modelle......
quando son andato a ny per gli us open la gente si guardava piu in giro o gli schermi in cerca di persone famose piuttosto che la partita stessa. mentre giocava nadal e poi la serena williams noata presenza di Kim basinger, alec baldwin , il sindaco de blasio , la cicciona ofrah winfrey....
 
I colpi di scena non finiscono ad Asti e a due giorni dal voto ancora non si sa chi andrà al ballottaggio. Dopo il ribaltone di questa mattina, col candidato del M5s Massimo Cerruti che superava Angela Motta del Pd per cinquanta voti, accedendo quindi al secondo turno contro Maurizio Rasero del centrodestra, nel pomeriggio sono stati scoperti molti altri errori nei verbali dei seggi. Una situazione che, a detta di molti, non si è mai vista prima. Alla fine, intorno alle 18, la commissione elettorale ha deciso di rinviare gli ultimi controlli a domattina. Forse domani, a tre giorni dal voto, si saprà ufficialmente il nome del candidato sindaco che se la vedrà contro Rasero.

Nel pomeriggio di oggi i due candidati in lotta per il secondo posto si sono fiondati al palazzo di giustizia per assistere alle verifiche della commissione elettorale. Motta è arrivata insieme al sindaco Pd Fabrizio Brignolo: “Mi viene un infarto”, ha detto entrando in tribunale. Era emerso da poco che nel seggio numero 28 chi ha redatto il verbale coi voti ha confuso l’ordine dei candidati sindaci. Così ad Angela Motta erano andati soltanto tre voti, quelli di Biagio Riccio, esponente di una lista civica, al quale invece erano andate 83 preferenze. Nello stesso seggio ad altri candidati era stato attribuito un numero di voti ottenuti da altri. Errori giganteschi che in pratica hanno riportato l’esponente del Pd al secondo posto, in vantaggio su Cerruti di undici voti.
Tutto risolto? Ma neanche per idea. Dopo altre verifiche effettuate dalla commissione e dopo quelle richieste dai rappresentanti del Movimento 5 stelle, infatti, sono stati scoperti altre imprecisioni nei verbali di altri tre seggi. All’aspirante sindaco grillino erano stati assegnati meno voti di quelli reali e così il margine dalla Motta è passato da undici a due voti di scarto. Vista l’incertezza, nessuno dei due candidati ha ritenuto che fosse il caso di rilasciare dichiarazioni sulla situazione.

Tutti questi errori, spiegano alcuni, sarebbero da imputare a una serie di circostanze. In primis, il ridotto scarto tra Motta e Cerruti – all’inizio era di sole 13 preferenze a favore della dem – rende ogni voto fondamentale. Inoltre molti dei presidenti dei 78 seggi cittadini erano alla loro prima esperienza e tanti hanno commesso degli sbagli nella compilazione dei registri. Infine lo spoglio è cominciato nella notte di domenica ed è proseguito tutta la notte fino alla tarda mattinata di lunedì, quando la stanchezza si è fatta sentire. Così le verifiche sono andate avanti per tutta la giornata di oggi fino a quando, in serata, la presidente della commissione ha deciso di riconvocare i commissari domattina per gli ultimi controlli. Lì gli esponenti del Movimento 5 Stelle intendono farsi valere e chiedere di verificare anche i risultati degli altri seggi sperando di ottenere i voti necessari ad accedere al secondo turno e sfidare Rasero, che al primo turno ha ottenuto il 47,7 per cento, con circa undicimila voti di scarto sia su Cerruti che sulla dem Motta. Nel suo caso neanche il più marchiano degli errori può impedirne l’approdo sicuro al ballottaggio.



Danyyyy, ma vi hanno insegnato a contare?:d:
 

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