LA CATTIVA NOTIZIA E' CHE IL TEMPO VOLA, LA BUONA E' CHE TU SEI IL PILOTA

Mi domando. Perchè. Perchè. Perchè devono esistere di questi coglioni

Pontedera, 15 giugno 2017 - Cosa c’è di più classico di una merenda con schiacciata e mortadella?

Da decenni, al Centro sportivo Bellaria di Pontedera, i piccoli studenti e gli sportivi vengono sfamati così.
Ma qualcuno ha bloccato l’affettatrice mentre i piccoli aspettavano la loro giusta ricompensa dopo le fatiche sui campi di gioco.

Sono state 10 famiglie musulmane a chiedere alla scuola di sabotare quella merenda perché, si sa, la carne di maiale è vietata.

Ma il loro disappunto ha avuto un effetto totalizzante: via quelle belle fette rosa per le 400 bocche dell’istituto compresivo Pacinotti.
Con grande meraviglia per gli addetti ai lavori del gruppo sportivo, la mortadella è stata bandita per tutti i ragazzi.

La scuola si sarebbe difesa citando una misteriosa direttiva del governo.

Il gruppo sportivo si arrende subito, ma il disappunto resta:
«Non siamo un ristorante, la merenda è uguale per tutti. Ad esempio, ai celiaci chiediamo di portarsela da casa. Perché non è stato chiesto ai musulmani?».

Stupore (ma anche rabbia) tra i genitori italiani. La merenda non è più una tradizione.
 
Mi chiedo e mi domando. Ma quando le differenze sono così risicate.
Quando si trovano verbali con preferenze assegnate ad altri candidati.
Quando nei verbali di tutti i seggi si trovano delle schede invalidate.
Non sarebbe più semplice e corretto fare un riconteggio di tutti i voti ? No. Siamo in Italia. Aspettiamo i ricorsi.

Questa volta il dato è definitivo. La commissione elettorale circondariale di Asti, presieduta dal giudice Maria Teresa Francioso,
ha stabilito che al ballottaggio contro Maurizio Rasero, esponente del centrodestra, ci andrà Massimo Cerruti, candidato del Movimento 5 Stelle.
Ha battuto per sei preferenze Angela Motta, candidata Pd alla guida di una coalizione di centrosinistra che ha ottenuto 5.093 voti contro i 5.099 di Cerruti.

La candidata Pd, però, potrebbe fare un ricorso al Tar dopo l’insediamento degli eletti.
Nel tardo pomeriggio di oggi incontrerà il professore Vittorio Barosio, avvocato amministrativista, per capire cosa fare.

“Un eventuale riconteggio di tutte le sezioni non dovrebbe darci sorprese, abbiamo verificato tutti i seggi coi dati anomali”.


:mumble::mumble:Perchè ? Lui sa già quali erano i seggi con dati anomali ?:DD::DD:
 
“Oggi 41 persone festeggiano. Si tratta di quei conduttori, giornalisti, registi e collaboratori della Rai
il cui compenso supera il tetto da 240 mila euro e ai quali il Cda e la presidenza del servizio pubblico,
dopo anni di dibattiti e pareri, sembrano intenzionati ad applicare solo una riduzione del 10 per cento
e non il limite così come previsto dalla legge votata dal parlamento.
Peraltro prima ancora che intervenisse la norma con l’obbligo del tetto approvata il 4 ottobre 2016 dalla Camera in via definitiva,
già l’11 novembre 2015 con un parere all’unanimità la commissione di Vigilanza aveva dato via libera alla Rai ad emettere bond
a patto che inserisse nello Statuto l’obbligo del limite da 240 mila, impegno mai rispettato dal Cda di Viale Mazzini”.

Il deputato ha anche pubblicato sul suo profilo il parere della Vigilanza all’unanimità a favore del tetto e la lista dei 41 vip della tv che guadagnano compensi superiori ai 240mila euro.
 
ECONOMIA
Bankitalia, aumenta il debito pubblico, ad aprile a 2.270,4miliardi

Secondo quanto reso noto dalla Banca d'Italia nel fascicolo "Finanza pubblica,
fabbisogno e debito", ad aprile il debito delle amministrazioni
pubbliche è stato pari a 2.270,4 miliardi, in aumento di 10,1 miliardi
rispetto al mese precedente. Lo ha.

L’incremento è dovuto al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (5,5 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (per 3,9 miliardi, a 58,5; erano pari a 64,7 miliardi alla fine di aprile 2016) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (0,7 miliardi).

Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 0,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,9 miliardi (valore invariato rispetto al 2016); nei primi quattro mesi del 2017 esse sono state pari a 120,9 miliardi, in crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
 
Alla lettura bisogna ricodare le origini della Signora. Magione signorile, con servitù con guanti bianchi ......

ll cortile di Palazzo Montecitorio, ieri, è stato teatro di una scena da film horror quando il corpo agonizzante di un piccione
è caduto su una rete di tiranti d’acciaio che era stata fatta installare un anno fa dal presidente della Camera, Laura Boldrini.

Lo scopo era, appunto, quello di evitare che gli uccelli dessero fastidio agli onorevoli che trascorrono la “pausa sigaretta” nel famigerato cortile.
Il mal capitato piccione di ieri è rimasto intrappolato nella rete voluta dalla Boldrini, dopo essere stato aggredito da un gabbiano che quasi gli staccava la testa.
E, così, mentre i deputati erano in pausa pranzo, dal cielo è caduta una pioggia di sangue e sono dovuti intervenire addirittura i pompieri per levare il piccione da quella rete maledetta.

Gli uccelli sono diventati una vera maledizione per il presidente Boldrini.
Prima hanno preso di mira il parcheggio delle auto riservato ai deputati, sommergendo i veicoli del loro guano.
Quando è stata colpita l’automobile del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, lei ha fatto installare uno “scudo anti-cacca per gli onorevoli”.
Si tratta di altoparlanti disseminati fra i tre alberi che riproducono l’audio del grido di paura degli storni quando vengono attaccati dal falco pellegrino.

Nonostante tutte le precauzioni, il giorno della discussione sulla legge elettorale alla tedesca, nel cortile di Montecitorio è apparso un uccello nero.
Così come è arrivato, se n’è andato ma i commessi non hanno ancora capito come sia arrivato.
Secondo Bechis gli uccelli arrivano da una grondaia probabilmente bucata.
Intanto un gabbiano ha nidificato indisturbato a piazza Montecitorio e i carabinieri avvertono i turisti di non dargli cibo altrimenti potrebbe attaccarli.
 
Due pesi. Due misure. Tanto il popolo è bue.
Non parteggio per l'est o per l'ovest, ma quando ci vuole, bisogna dirla com'è.

La notizia ha cominciato a circolare il 5 giugno scorso: gli americani hanno lanciato bombe al fosforo sulla città irachena di Mosul.

D’altro canto a Mosul l’esercito iracheno e le forze curde che compongono la coalizione a guida Usa,
hanno riconquistato (con uno sforzo eroico) il 90% della città ma faticano a piegare la resistenza dell’ultima enclave in mano all’Isis dove,
secondo l’Onu, sono prigionieri migliaia di civili.

Ma, cinque giorni dopo, la notizia si è ripetuta in Siria, a Raqqa: anche qui gli Usa sono stati accusati di usare bombe al fosforo sulla città.

Dopo giorni di imbarazzato silenzio, il Gen. neozelandese Hugh McAslan, vice Comandante della Joint Force della Coalizione,
ha ammesso, all’agenzia radiofonica NPR
, che è stato utilizzato il fosforo bianco a Mosul
allo scopo di “schermare”
l’evacuazione dei civili dalle zone occupate dai terroristi e impedire che questi sparassero loro contro.

La sua affermazione è tecnicamente legittima perché le bombe al fosforo non sono vietate dalla Convenzione Internazionale delle armi chimiche,
ma devono essere usate in particolari condizioni nei teatri di battaglia: come illuminanti notturni o come fumogeni (per nascondere movimenti di truppe o per protezione).
Ma per il loro effetto devastante sull’organismo umano, le bombe al fosforo non possono essere usate come arma
e il loro impiego è assolutamente vietato nelle vicinanze dei centri urbani. Cosa che invece hanno fatto gli americani.

Ora, di fronte alle immagini terribili dei bimbi iracheni ustionati
ci aspetteremmo la presa di posizione ferma e decisa della signora Mogherini e dell’Unione Europea.
Ci aspetteremmo che il Governo italiano, tra i primi ad accusare di “crimine di guerra” Assad per un bombardamento chimico mai provato
(anzi, con buone probabilità non vero), ora bacchetti l’alleato americano per un crimine provato.
Ci aspetteremmo dai media una copertura della notizia almeno pari a quelle date per storie poco attendibili
ma utili a costruire la narrazione occidentale dei cattivi.
E ci aspetteremmo sopratutto che il Presidente Trump, che fu sconvolto dalle immagini dei bambini siriani “gasati”,
ora esprima lo stesso moto di orrore di fronte ai bimbi iracheni bruciati dalle bombe Usa e magari chieda scusa
per l’errore commesso in una guerra oggettivamente difficile in cui il nemico non si fa scrupoli di usare i civili come scudi umani,
a Mosul così come ad Aleppo (dove invece ai russi non furono risparmiate le accuse di crimini).

Invece, di fronte a queste verità, nessuna dichiarazione dei leader occidentali e nessuna copertura della notizia da parte dei media.

LA VERA SCONFITTA
Le nostre democrazie, i nostri governi, la nostra “libera” e plurale informazione, stanno perdendo la battaglia più importante: quella per la verità.
La battaglia che dovrebbe segnare il discrimine per chi si vanta di essere il “mondo libero” e il modello di civiltà per tutti.
La doppia morale dell’Occidente elevata ormai a sistema di valori, rappresenta la sua più cocente sconfitta nei confronti del mondo e della propria storia.

Per uscire da questa ipocrisia ci sono due soluzioni: iniziare a fare i conti con la verità, anche quando essa mette in discussione ciò in cui abbiamo creduto (o ciò che ci hanno fatto credere);
oppure continuare ad affidare la verità alla CNN attraverso la lente deformata dei suoi grandiosi scoop giornalistici in cui magari ci spiegherà
che anche le bombe al fosforo bianco a Mosul e Raqqa sono colpa degli hacker russi.
 
Behailu Kebede è il tassista etiope che viveva nell’appartamento numero 16, al quarto piano della Torre Grenfell di Londra, quella andata in fiamme e che ha strappato ad almeno 100 persone.

"Sono disperato, conoscevo così tanti di quelli che sono morti nell’incendio" racconta agli amici.
Maryann Adam
, una vicina 41enne, che viveva nell’appartamento accanto:
"Ha bussato alla mia porta e mi ha detto che c’era un incendio nella sua cucina. Era mezzanotte e 50, me lo ricordo perché mi ha svegliato.
Nella stanza c’era poco fuoco - spiega ancora -L’ho visto perché la porta era aperta. Non ha suonato nessun allarme".

Un altro amico racconto al Mirror: "Ha chiamato la polizia e ha subito spiegato quello che stava accadendo".
L'incendio sarebbe partito da un mlafunzionamento del frigorifero di Kebede:
"Non riesce a perdonarsi per quanto accaduto ma sa che non poteva fare altro. È sollevato solo dall’essere riuscito ad avvertire i suoi vicini", come riporta il Corriere della Sera.

L’allarme sarebbe stato lanciato da Kebede: la prima telefonata al numero d'emegenze è alle 12.54.
In 6 minuti i vigili sono sul posto, ma in mezz'ora il grattacielo è una pira di fuoco.

Il conteggio dei morti aumenta ora dopo ora, si stima che ci siano almeno 100 vittime, tra questi tanti clandestini.
Chi è stato vicino a Kebede in quelle ore rivela che ha ripetuto di continuo: "Così tante persone hanno perso la vita, non posso sopportarlo"
 
La Francia potrebbe presto seguire l'esempio dell'Italia sulla questione vaccini.

Il nuovo ministro della Salute, Agnes Buzyn, sta infatti pensando di introdurre 11 vaccinazioni obbligatorie.

In un'intervista rilasciata a Le Parisien, il ministro, eletto circa un mese fa, ha spiegato che l'attuale situazione nel Paese,
con soli tre vaccini obbligatori per legge, ovvero la difterite, il tetano e il polio, e altre otto raccomandate fra cui morbillo, epatite B e pertosse, crea diversi problemi.

In particolare a preoccurare Buzyn è la ricomparsa del morbillo: "Non è tollerabile che ci siano dei bambini che ne muoiono",
ha detto, precisando che dal 2008 i decessi sono stati 10.
Altra questione da risolvere è la meningite: "Abbiamo lo stesso problema - ha continuato - con la meningite.
Non è sopportabile che un adolescente di 15 anni possa morire perché non è vaccinato.
Stiamo pensando di rendere obbligatori tutti gli 11 vaccini per un tempo limitato, che potrebbe essere 5-10 anni.
L'Italia lo ha fatto la settimana scorsa".

Dunque, almeno per una volta, il nostro Paese potrebbe diventare un esempio da seguire
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto