La crisi si fa sentire sui consumi elettrici

tontolina

Forumer storico
I consumi elettrici crollano per la crisi


La crisi si fa sentire sui consumi elettrici. La domanda sia da parte delle imprese che degli utenti ha subito una brusca frenata.
http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/02/04/985428-consumi_elettrici_crollano_crisi.shtml




Il presidente Luigi Roth e l'amministratore delegato Flavio Cattaneo di Terna, hanno presentato il piano strategico 2009-2013 dal quale emerge la previsione di un ulteriore calo della domanda di energia elettrica nel 2009, dopo quello registrato nel 2008.
Un paio di settimane fa la società aveva annunciato che per la prima volta da oltre 25 anni erano calati i consumi di energia elettrica, con un dato provvisorio di flessione dello 0,7%. Cattaneo ha sottolineato che la domanda ha registrato a gennaio «un calo importante, vicino alle due cifre» (presumibilmente del 10%) che arriva dopo la flessione del 6,3% a dicembre sullo stesso periodo del 2007. La causa è da ricercarsi «nella difficoltà dell'industria» ha detto Cattaneo che però si è mostrato tranquillo circa l'impatto su Terna. «Per noi non ci sono rischi legati ai volumi».
Nel piano strategico figurano investimenti per 3,4 miliardi di euro nei prossimi cinque anni di cui 2,6 per la rete, con la conferma di una crescita minima annua dei dividendi del 4%.

Cattaneo ha già preannunciato che la cedola del 2008 sarà ancora una volta più ricca di così.

La Borsa ha apprezzato spingendo il titolo in rialzo del 4,17% a 2,43 euro. «Proporrò per il 2008 un dividendo in crescita rispetto a quello del 2007 e anche rispetto alla crescita minima garantita dalla nostra politica dei dividendi», ha detto Cattaneo.

Anche quest'anno, poi, ci sarà un acconto sulla cedola del 2009.
Gli investimenti crescono di 300 milioni rispetto al piano precedente e quelli per lo sviluppo rappresentano il 77% del totale.

È previsto poi un miglioramento della redditività con un margine Ebitda (margine operativo lordo) dal 71 al 77%.

La flessione della domanda di energia elettrica non avrà alcun impatto sui ricavi di Terna. «Nonostante uno scenario economico critico il nostro futuro appare sempre brillante - ha commentato il presidente Luigi Roth - Questo perchè negli ultimi mesi abbiamo lavorato per minimizzare tutti i fattori di rischio».
Non ci dovrebbero essere problemi di liquidità. «Siamo coperti fino al 2013», ha detto Cattaneo escludendo anche il ricorso a prestiti obbligazionari. Trattative sono in corso con la Banca europea per gli investimenti (Bei) per una ulteriore linea da 300 milioni di euro a costi inferiori a quelli di mercato. Entro fine giugno infine la Cassa depositi e prestiti dovrà decidere se uscire dal capitale di Terna, di cui ha il 29,9%, e da Enel, in base a quanto chiesto a suo tempo dall'Antitrust. «Non mi pare sia nei piani», ha detto Cattaneo .
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04/02/2009
 
Calo record consumi elettrici a gennaio
La frenata della produzione industriale ha causato a gennaio un calo dell'8,5% dei consumi elettrici, -8% il dato normalizzato, segnando il decremento maggiore da 34 anni. E' quanto ha reso noto oggi Terna, società proprietaria della rete di trasmissione nazionale di energia elettrica ad alta tensione, assicurando che il forte calo dei consumi non inciderà sullo sviluppo del network.
Il pesante calo dei consumi elettrici di inizio anno riflette la perdurante fase di debolezza della produzione industriale che, per il mese di gennaio, ha evidenziato una flessione a due cifre: -15,2% su anno, secondo i dati del Centro Studi Confindustria.
In particolare, il mese scorso la quantità di energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 27,3 miliardi di kilowattora, con un calo, appunto, dell'8,5% rispetto ai volumi richiesti a gennaio dell'anno precedente. Un simile calo della domanda elettrica mensile fu registrato 34 anni fa, precisamente nell'agosto del 1975 con un -7,6%, ricorda Terna che non possiede dati comparabili precedenti.
Comunque Terna ha assicurato che "l'andamento negativo dei consumi elettrici non andrà a incidere sulle attività di sviluppo della rete previste". L'Autorità per l'energia elettrica e il gas, ha spiegato la società, ha introdotto, infatti, un meccanismo di "mitigazione" del rischio connesso alla prevista diminuzione dei consumi di energia elettrica.
Il meccanismo, attraverso una "franchigia" di +/-0,5%, rende anelastici i ricavi tariffari di Terna rispetto all'andamento del fabbisogno elettrico "garantendo in questo modo la continuità degli investimenti di sviluppo che la società ha programmato per potenziare e ammodernare la rete di trasmissione nazionale (2,6 miliardi di euro sul totale di 3,4 miliardi dal 2009 al 2013)". In Borsa il titolo Terna viaggia poco sotto la parità a 2,5125 euro (-0,29%) E POCO LONTAO DAI MASSIMI.
In ogni caso per Citigroup, che proprio ieri ha alzato il rating dell'azione a buy da hold (target price a 3 euro), ci sono ben sei motivi che giustificano l'acquisto di Terna: la cedola offre un rendimento sostenibile del 6,6%; i ritorni del 9,8% sugli investimenti destinati allo sviluppo infrastrutturale sono garantiti per 12 anni; la necessità di finanziamento è minima e le ricadute di una probabile contrazione dei volumi di energia trasportata sono di poco conto. Inoltre la deflazione non dovrebbe avere impatti in quanto la società può chiedere al regolatore di rimediare. Infine non esiste più il pericolo che il management possa sperperare denaro in acquisizioni.

Terna è una "SCHIFOSA" SOCIETA' MONOPOLISTA. Rappresenta una vera e propria sanguisuga per il sistema Italia...

- L'azienda quotata in borsa se ne frega altamente del mercato.
- La corrente elettrica che paghiamo è fra le più alte d'Europa
- Le aziende, anche per colpa del costo energetico NON CONSUMANO PIU'.
- Le aziende licenziano
- I icIttadini faticano ad arrivare a fine mese
- Il consumo di corrente crolla.....Terna dovrebbe guadagnare meno (in quanto guadagna in base a quanta corrente elettrica trasporta) e invece lo Stato (con i soldi dei cittadini) garantisce mecanismi compensativi...ovvero pagano i cittadini stessi.... per garantire i profitti di Terna.

Terna ha dei meccanismi NON COMPETITIVI che GARANTISCONO ALTI PROFITTI E ALTI DIVIDENDI

TERNA E' PEGGIO DI PROFUMO, MUSSARI E PASSERA MESSI INSIEME.

In Italia attacchiamo le banche...MA L'INDECENZA DI TERNA SUPERA IL LIMITE DI SOPPORTAZIONE.

Il male del paese sono i monopoli privati come Autostrade, Enel, Terna.

I monopoli pubblici GARANTISCONO LA PERMANENZA DEL CASH FLOW ALLO STATO. I monopoli privati permettono e facilitano la iniqua distribuzione del reddito a favore degli azionisti.

Azionisti che NON rischiano il capitale in quanto sono protetti da TARIFFE STATALI ANTICONCORRENZIALI E CHE MINANO LE BASI DELLO SVILUPPO ECONOMICO E CHE RAPPRESENTANO UNO DEI MAGGIORI MOTIVI DELLA DECRESCITA DEL NOSTRO PAESE.

Il nostro esecutivo regala dei vantaggi competitivi e in termini di profitto INCREDIBILI a questa azienda quotata.

I dividendi mostruosi vanno ad azionisti che guadagnano il 6,6% GARANTITO PER ANNI SENZA RISCHIO. Pensate che i titoli di stato guadagnano solo 1,3% all'anno di cedola.

TERNA E' UNO DEI MALI PEGGIORI DELL'ITALIA. E' UN MONOPOLIO PRIVATO...IL PEGGIO DEL PEGGIO PER UN SISTEMA ECONOMICO E PER LA SUA LIBERTA'.


E intanto il medio e piccolo imprenditore italiano non riesce a vendere, la sua fabbrica è ferma, il credito non arriva....MA TERNA CONTINUA IMPERTERRITA CON IL BENEPLACET DEL GOVERNO A MACINARE PROFITTI DRENANDO SOLDI AL SISTEMA PRODUTTIVO!!!

Evviva il libero mercato, a morte i monopoli privati che macinano profitti protetti da tariffe regalate dallo stato agli azionisti.
Pubblicato da consulenza finanziaria di Mercato Libero a giovedì, febbraio 12, 2009 6 commenti
 
Brava Lina. Ottima analisi. Per le micro imprese produrre il italia è antieconomico. Ho letto su qualche tread che per mantenere 1 parlamentare o 1 assessore pubblico o 1 diregente pubblico, insomma per uno statale pezzo di merda che fa solo guai al paese, occorre lo sforzo di una piccola azienda privata di 70 dipendenti. Purtroppo siamo ridotti a questo, chi lavora paga le macchine blue, le zoccolle e i trans ( a roma la più alta concentrazione d'europa, se non del mondo), le feste, le amanti, i regalini, i benefits, i biglietti di ogni iniziativa culturale, a questa pletora di fancazzisti, e se non ce ne liberiamo, trascineranno tutti nella povertà, altro che sessantotto radical chic, ora ci sarebbero 1000 ragioni in piu per trascinarli in piazza e giù botte.
 
Letta: "Venderemo Fincantieri e Terna".
Sul mercato il 4,9% delle rete elettrica


Il presidente del consiglio in una intervista alla Washington Post anticipa il piano delle privatizzazioni che verrà presentato a breve, citando la società di cantieristica navale e la rete elettrica, il cui titolo crolla in Borsa

di LUCA PAGNI
Letta: "Venderemo Fincantieri e Terna". Sul mercato il 4,9% delle rete elettrica - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it


in cambio si ricomprano Alitalia
Alitalia, l'UE accende le luci su "l'aiutino di Stato" - La versione di Oscar

 
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terna?? :mumble:

puo' essere un buon titolo :rolleyes:
 
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il ministro Boldrini dice cha va fermata la fuga di cervelli ...il problema sono quelli che si sono fermati da 20anni al governo e rimarrano per altri 3 anni che porterà il paese deindustrializzato al baratro e con l'impossibilità di pagare il debito ai tassi attuali , il 10 anni continua a crescere insieme al debito stesso pur aumentando sempre di piu le tasse e la pensione è sempre + lontana e misera mentre loro sempre + ricchi con pensioni e stipendi d'oro..ma prima o poi arriverà anche la giustizia terrena.
 

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