LA NEVE POSSIEDE QUESTO SEGRETO Di RIDARE AL CUORE UN ALITO DI GIOIA INFANTILE CHE

Ma che belle giornate di mèrda da quando son tornato......se me ne andassi gaino scientificamente zio sudicio!:wall::wall::wall:
 

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(TMNews) - La famiglia Agnelli è scappata dall'Italia "nella penombra" dopo aver "avuto e preso tutto" e, per questo, "non merita nessun rispetto". È l'accusa del numero uno della Tod's, Diego Della Valle, in una dura risposta alle parole del presidente della Fiat, John Elkann, che lo ha invitato a occuparsi della sua "azienda nana" dopo le polemiche sulla vicenda Rcs. "Mi dispiace dovermi ultimamente contrapporre a Yaki - afferma Della Valle - che conosco fin da bambino e che non è in grado di capire che non c'è nulla di personale nelle mie prese di posizione sulla Fiat e sugli Agnelli".

"Le mie - spiega l'imprenditore marchigiano in una nota - sono critiche rivolte a una famiglia che ha avuto e preso tutto quello che ha voluto dall'Italia e dagli italiani negli ultimi decenni e nel momento del bisogno, con un Paese che vive una situazione drammatica, invece di essere pronta a dare il massimo appoggio, è scappata nella penombra per sistemare al meglio i propri affari personali". "Chi si comporta in questo modo - conclude Della Valle - non merita nessun rispetto. Ora comunque basta con queste discussioni da pianerottolo, ce ne sono già troppe in questo Paese e non servono a nulla. Se Yaki è pronto, lo invito a un confronto pubblico tra di noi così ognuno dirà quello che pensa".
 
al pd sono completamente pazzi...mai visto un partito così pazzo da perdere a vita le elezioni...
vogliono che il governo dia risposte agli italiani indovinate su cosa ?

su una nuova legge elettorale solo così gli italiani staranno bene se ora stavo a ballarò la picchiavo a sangue...:wall::wall:
 
L’accoglienza al business, agli imprenditori che vogliono creare nuovi posti di lavoro e alle aziende che investono, passa anche per una strada nuova di zecca intitolata all’impresa da ricevere sul territorio. E da poco sulle mappe stradali della città di Loudon, nel Tennessee, Sud-Est degli Stati Uniti, è spuntata la Del Conca Way. Porta il nome di una delle principali realtà industriali del comparto ceramico italiano che da ieri produce anche in America.

Il nuovo impianto è partito in tempi record, in confronto con quel che invece avviene (o non avviene) in Italia. Sì, perché ci sono voluti appena 10 mesi per realizzare il mega-sito che ieri ha iniziato a cuocere le prime piastrelle hi-tech per il mercato Usa, un complesso da 30 mila metri quadrati per un investimento iniziale da 50 milioni di euro e 100 nuovi posti di lavoro a cui se ne aggiungeranno presto altri 70.

Tempi rapidissimi per un sito che quest’anno fatturerà già 10 milioni di euro e che nel 2015, a pieno regime, diventeranno 30.

In Italia invece il gruppo sta aspettando da ben dieci anni una variante al piano regolatore per poter ampliare il suo stabilimento di San Clemente, nell’entroterra riminese. «Dopo due lustri e 10 milioni di investimento siamo ancora al punto di partenza, o quasi. Nel frattempo ne sono passate di opportunità» racconta Enzo Donald Mularoni, ad del gruppo.

Gli americani invece hanno saputo creare le occasioni. Per la città di Loudon Del Conca significa nuovi posti di lavoro e tasse pagate sul territorio. «Hanno semplicemente fatto quel che loro ritengono sia normale nel rapporto tra istituzioni e imprese determinate a investire», dice Mularoni che racconta: «A un certo punto eravamo contesi tra due Stati perché a volerci c’era anche la Georgia. Alla fine mi ha convinto la telefonata arrivata, nell’agosto del 2012, dal governatore del Tennessee, Bill Haslam, che mi ha chiamato personalmente per dirmi che il nostro progetto gli piaceva e che avrebbe messo a nostra disposizione tutto quel che ci serviva». In poco tempo è arrivato un assistente dedicato soltanto alla pratica Del Conca e alla risoluzione di tutti i problemi burocratici che potevano presentarsi lungo il cammino. Con tanto di elicottero per poter avere una panoramica anche dall’alto del sito. L’acquisto del terreno è stato fatto quattro mesi dopo e nell’aprile dell’anno scorso sono partiti i lavori di costruzione.

«Anche in America ci sono gli ostacoli, ma si risolvono in poco tempo, da noi invece è un groviglio di funzionari, organismi, tavoli, consessi che devono decidere ma poi rimandano di volta in volta. Il problema è il sistema Italia», dice Mularoni, seconda generazione a capo del gruppo di famiglia fondato nel 1979. Di intoppi ne ha visti tanti. L’impianto in Tennessee sarà guidato dal figlio Paolo. Il cuore e la testa dell’azienda resteranno in Italia «perché è il luogo del sapere e del saper fare questo prodotto» ci tiene a dire Mularoni.

Ci sono già altre imprese del distretto della ceramica che si stanno muovendo verso gli Usa. Tre hanno fatto lo stesso passo e altre due sono in manovra. A convincerle non è tanto la fiscalità più bassa quanto la facilità di operare. «Non ci hanno convinto i crediti di imposta, o i benefit come la costruzione di strade o il movimento terra - dice Mularoni -. A farci andare in America è stato piuttosto il fatto che ci abbiano messo in condizione di agire in poco tempo». Oggi una vera risorsa per un’impresa italiana.
 
senza parole

Mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble chiude definitivamente ad un possibile taglio del debito greco, così come era stato ventilato all’inizio dell’anno, il governo di Atene, d’intesa con la troika, s’inventa un altro assurdo balzello: la tassa sui chilometri. A partire dal 2015 uno speciale gps montato su ogni autovettura, quindi con un costo in più tra installazione e manutenzione, rileverà quanti chilometri percorrerà ogni cittadino nell’arco dei dodici mesi, così da corrispondere all’erario il dovuto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...etrica/875774/
 
senza parole

Mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble chiude definitivamente ad un possibile taglio del debito greco, così come era stato ventilato all’inizio dell’anno, il governo di Atene, d’intesa con la troika, s’inventa un altro assurdo balzello: la tassa sui chilometri. A partire dal 2015 uno speciale gps montato su ogni autovettura, quindi con un costo in più tra installazione e manutenzione, rileverà quanti chilometri percorrerà ogni cittadino nell’arco dei dodici mesi, così da corrispondere all’erario il dovuto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...etrica/875774/

a noi ce lo metteranno sul pizello il gps e per ogni scopata dovrai pagare una tassa, immagino già le cartelle equitalia che mi arrivernno a casa:mumble:
 

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