Lo scorso 19 novembre la WADA ha pubblicato la parte secretata del rapporto e – lo avreste mai detto? – scopriamo che altri cinque Paesi sono risultati non conformi: Andorra, Israele, Argentina, Bolivia e Ucraina. E altri sei sono sotto osservazione.
Mica Paesi qualunque. Trattasi di Francia, Spagna, Belgio, Grecia, Brasile e Messico.
Scopriamo voi, cari lettori, il sottoscritto e pochi altri.
Non il grande pubblico, perché nessuno dei grandi media il 19 novembre ha pubblicato la notizia, che è scivolata via.
La WADA in fondo ha compiuto il proprio dovere, le opinioni pubbliche di questi 11 Paesi non hanno saputo che anche le loro federazioni molto probabilmente dopavano gli atleti o comunque truccavano le carte.
Ma nella memoria collettiva la Russia resta l’unico, grande cattivo.
Il timing di questa operazione di spin è risultato ancora una volta perfetto.