La posta del cuore.

[cicoriabagnata]

Mi sento incompresa, signor Cicoria cosa mi suggerisce?

Cara Maglietto,
perdoni se vado subito al sodo ma vengo da efferrati bagordi.

Immagini per un momento di essere l'unica aquila che vive su una scogliera, circondata da simpatici ma modesti pellicani.
Ha davanti due strade: essere aquila fino all'ultimo, conscia del suo valore e superiorità, e destinata ad una libera ma continua solitudine; farsi pellicano, immergendosi nel loro mondo ed accogliendo anche il loro punto di vista.

Tutta la sua esistenza, carissima Maglietto, la porterà necessariamente (nel senso che non può avvenire diversamente) a scegliere una delle due avventure.
Non mi permetterei mai di consigliare quale, ma direi di iniziare a scegliere, pena il continuare a vedere più verde l'erba del vicino.
Osi e scelga; non importa cosa perchè abbiamo visto anche pellicani volare alti ed aquile precipitate. L'importante è scegliere per abbandonare il senso di incompletezza di chi vive nel mezzo.
La auguro una interessante giornata.

 

[andersen1]

No no no. Guai a chiudere questo treddo. Non sii mai !!

 

[Claire]

Gentile cicoriabagnata
Quando vado a pranzo da mia mamma, nonostante io sia vegana da 12 anni e mezzo, mi trovo sempre piatti preparati con ingredienti che io non mangio e quando dico, appunto, che io quel piatto non intendo mangiarlo, si scatena l'inferno di proteste.

Non pretendo che preparino un menu separato, sono disponibilissima a portarmi da mangiare, ma che almeno si smetta di protestare, quando sono 12 anni e mezzo che tutti conoscono la mia scelta alimentare.
Capiterà mai?
E se non capita come posso rispondere in modo efficace?

Grazie

 

[superbaffone]

Regala a tua madre un bel libro sui vegani

 

[Claire]

Inutile. Ce l'ha
Un bel libro di ricette vegan
Ma non lo usa mai.....

 

[andersen1]

Mettetevi d'accordo sul primo. Perche' tutti i secondi e quasi tutti i dolci i vegan non li mangiano. Frutta e verdura si. Basta fare un primo vegan e siete apposto.

 

[Claire]

Mettetevi d'accordo sul primo. Perche' tutti i secondi e quasi tutti i dolci i vegan non li mangiano. Frutta e verdura si. Basta fare un primo vegan e siete apposto.

Lei l'aveva anche fatto, solo che dopo si è dimenticata che io non mangio formaggio e ha spolverato un quintale di grana sulla zuppa

 

[andersen1]

Hai ragione sul formaggio. Per certa gente sembra quasi obbligatorio metterlo sulla pasta o sul riso. Se non lo metti te lo dicono anche 2 o 3 volte.

 

[superbaffone]

Inutile. Ce l'ha
Un bel libro di ricette vegan
Ma non lo usa mai.....

Comprale un paio di occhiali nuovi

 

[cicoriabagnata]

Gentile cicoriabagnata
Quando vado a pranzo da mia mamma, nonostante io sia vegana da 12 anni e mezzo, mi trovo sempre piatti preparati con ingredienti che io non mangio e quando dico, appunto, che io quel piatto non intendo mangiarlo, si scatena l'inferno di proteste.

Non pretendo che preparino un menu separato, sono disponibilissima a portarmi da mangiare, ma che almeno si smetta di protestare, quando sono 12 anni e mezzo che tutti conoscono la mia scelta alimentare.
Capiterà mai?
E se non capita come posso rispondere in modo efficace?

Grazie

Chère Claire,
è ora di essere temuta.
Il politically correct, di questi tempi, è pernicioso, soprattutto in famiglia.
Spiegare le proprie idee con calma, parlare di rispetto, di democrazia dei punti di vista, è un esercizio inutile in contesti che non siano strettamente formalizzati; in una tribù i rapporti sono funzionali, non di tipo formalizzato.
Ordunque, Lei non dovrebbe più invocare (comprensione), ma con la stessa sicumera di un essere superiore deve asserire.
Non si sforzi di far metabolizzare la sua posizione: la deve imporre!, e la imporrà non cercando il dialogo, il compromesso, il confronto, ma sempre e solo asserendo, dando come un dato di fatto la sua visione superiore che sarà compresa dal resto della famiglia forse tra dieci-quindici anni o più.
Guardi i familiari alla tavola come trogloditi appena usicti dalle caverne: li guardi, e di conseguenza, parli loro con disprezzo malcelato ma temperato dalla sua gran bontà e pazienza. Pensi e parli conscia di essere l'unica "persona sana" a tavola, senza indulgenze! Non si penta mai di una sola virgola di durezza che le possa uscire!: cadrebbe il castello che la renderà temuta! Quando inizierà ad essere temuta, sarà rispettata.
Non importa quello che dirà, ma come lo dirà: deve diventare una SS, che non aggredisce, ma seraficamente asserisce la propria irremovibile verita.