unlui
Cymbius !
so' na sega beppe. e' un caso per baffone questo
KillerTromb....tu mi infili e io t'accoppo
La ripresa è dentro di te.
- Creatore Discussione cicoriabagnata
- Data di Inizio
nogain
Forumer storico
Il baffo sarà ancora alle prese con il Tran(s)so' na sega beppe. e' un caso per baffone questo
ma il senatore aveva una riunione di 20 minuti oggi ed e' sparito .
non e' che e' rimasto bloccato nel cesso?
No......è che a Roma dopo una riunione di 20min hanno diritto a una settimana di ferie
unlui
Cymbius !
per me e' bloccato in qualche cesso di montecitorioIl baffo sarà ancora alle prese con il Tran(s)
No......è che a Roma dopo una riunione di 20min hanno diritto a una settimana di ferie
unlui
Cymbius !
boh , vediamo m'aspettavo piu' euforiaI cani sono confusi......sanno che devono solo salire.....ma non riescono a darsi delle motivazioni
cicoriabagnata
Forumer storico
Buonasera. Ho le idee chiare: ho avuto una visione 
cicoriabagnata
Forumer storico
per me e' bloccato in qualche cesso di montecitorio
A Roma ingrasso come un maiale: sono cinici e servili, ma cucinano bene
unlui
Cymbius !
quant'era il famoso cambio lira euro? 1936,80? ricordo bene?
orbene
Morì in fabbrica per il sisma
dall'Inail appena 1.900 euro
Nicola Cavicchi, 35 anni, rimase travolto dal crollo dello stabilimento in cui lavorava. Non avendo moglie né figli, i famigliari hanno diritto a un risarcimento minimo. Il padre: "Penso che darò il soldi al prefetto". Ma l'ente precisa: "Era l'unico intervento previsto dalla legge"
Sopralluoghi tra le macerie della Ceramica Sant'Agostino
Millenovecento euro di assegno funerario: è quanto l'Inail ha riconosciuto ai familiari di Nicola Cavicchi, 35 anni, morto al lavoro sotto le macerie dello stabilimento della Ceramica Sant'Agostino, nel ferrarese, crollata nel terremoto di domenica 20 maggio.
Lo ha reso noto - riferisce la stampa locale - il padre del giovane, Bruno, che ha incontrato a Bondeno il presidente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato, Oreste Tofani, impegnata ieri in una serie di audizioni nei luoghi del sisma, tra le province di Modena e Ferrara.
"Ai familiari delle persone morte sul lavoro - ha riferito Bruno Cavicchi - non spetta nessuna somma di denaro se il parente deceduto, in questo caso mio figlio, non contribuisce al sostegno della famiglia". Il giovane operaio (morto assieme a un collega, Leonardo Ansaloni) non era padre di famiglia, non aveva dunque moglie e figli da mantenere. "Con 1.900 euro - ha aggiunto sconsolato il padre - non ci abbiamo pagato nemmeno i santini. Sto pensando di portare quell'assegno al prefetto".
Quei 1.900 euro - è la replica dell'Inail - "non sono un risarcimento per la perdita del figlio, ma il contributo alle spese del funerale erogate ai famigliari di tutti i lavoratori deceduti".
"Nicola Cavicchi non aveva figli o una famiglia da mantenere - spiega ancora l'ente -. Per questo l'Istituto non ha potuto erogare una rendita ai familiari superstiti, ma solo il contributo alle spese del funerale, che spetta sempre e in eguale misura
ai familiari dei lavoratori deceduti. In questo senso, l'assegno funerario una tantum di 1.936,80 euro era per l'Inail l'unico intervento possibile".
fanculo inail
orbene
Morì in fabbrica per il sisma
dall'Inail appena 1.900 euro
Nicola Cavicchi, 35 anni, rimase travolto dal crollo dello stabilimento in cui lavorava. Non avendo moglie né figli, i famigliari hanno diritto a un risarcimento minimo. Il padre: "Penso che darò il soldi al prefetto". Ma l'ente precisa: "Era l'unico intervento previsto dalla legge"
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- Terremoto in Emilia
Millenovecento euro di assegno funerario: è quanto l'Inail ha riconosciuto ai familiari di Nicola Cavicchi, 35 anni, morto al lavoro sotto le macerie dello stabilimento della Ceramica Sant'Agostino, nel ferrarese, crollata nel terremoto di domenica 20 maggio.
Lo ha reso noto - riferisce la stampa locale - il padre del giovane, Bruno, che ha incontrato a Bondeno il presidente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato, Oreste Tofani, impegnata ieri in una serie di audizioni nei luoghi del sisma, tra le province di Modena e Ferrara.
"Ai familiari delle persone morte sul lavoro - ha riferito Bruno Cavicchi - non spetta nessuna somma di denaro se il parente deceduto, in questo caso mio figlio, non contribuisce al sostegno della famiglia". Il giovane operaio (morto assieme a un collega, Leonardo Ansaloni) non era padre di famiglia, non aveva dunque moglie e figli da mantenere. "Con 1.900 euro - ha aggiunto sconsolato il padre - non ci abbiamo pagato nemmeno i santini. Sto pensando di portare quell'assegno al prefetto".
Quei 1.900 euro - è la replica dell'Inail - "non sono un risarcimento per la perdita del figlio, ma il contributo alle spese del funerale erogate ai famigliari di tutti i lavoratori deceduti".
"Nicola Cavicchi non aveva figli o una famiglia da mantenere - spiega ancora l'ente -. Per questo l'Istituto non ha potuto erogare una rendita ai familiari superstiti, ma solo il contributo alle spese del funerale, che spetta sempre e in eguale misura
ai familiari dei lavoratori deceduti. In questo senso, l'assegno funerario una tantum di 1.936,80 euro era per l'Inail l'unico intervento possibile".
fanculo inail
unlui
Cymbius !
sentiamoBuonasera. Ho le idee chiare: ho avuto una visione
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