Obbligazioni societarie La saga della famiglia Espírito Santo: cosa succederà alle obbligazioni BES ed ESFG? (4 lettori)

russiabond

Contadino della finanza. Follow your destiny.
Il mio cervello bacato si ricorda, come fosse ieri, le assicurazione della Merkel, di Trichet, di Barroso sul fatto che la Grecia non fallirà.
E, in effetti, non è propriamente fallita ... ma il conto l'abbiamo pagato noi bondholder.
E, questo, nelle terre del Diritto Romano ... :-o.

Da quelle parti non ho idea se le affermazioni di Dos Santos abbiano direttamente un effetto legislativo ... o, se questo, possa essere modificato in base a quel che gli gira in quel momento ...

...si purtroppo Tommy ci fà ricordare cose del passato tristemente ancora impresse nella memoria dei bondisti grecisti

...dei politici purtroppo c'è da fidarsi poco o niente

...resta comunque la possibilità di un grande gain a chi ci crede e scommette sulla soluzione del problema a questi prezzi e se confermato un aumento di capitale decisivo il gain è ancora tanto ...bisogna crederci però :D

...sui governativi ancora vedo una migliore potenzialità di recupero ...anche mettendoci qualche anno come già detto ...

questo ipotizzando il peggior scenario gli LT 2 e sub in genere sono diventati assai pericolosi rispetto ai senior governativi c'è poco da dire

ragionando per all in un abbraccio potrebbe essermi mortale con un sub

mentre limitando la leva e incassando cedole ...su una ristrutturazione /default di un senior ipotizziamo Venezuela ...a naso credo che nel peggior scenario possiamo ipotizzare un taglio del 50% delle cedole ed una perdita del 30% secca del nominale ...

sono solo segh.e mentali mie nessun dato solo guardando ai vari default ristrutturazioni passate ...in genere ...un senior governativo offre possibilità diverse e comunque risonanza mediatica diversa di un sub ...

se prima poteva fare notizia adesso propendo che il taglio più o meno accentuato di un sub bancario possa essere impostato dai media come cosa buona e giusta per evitare il pagamento dei contribuenti al salvataggio della banca ...abbiamo già respirato l'aria in SNS discorso diverso ma che rende l'idea di dove vanno a parare i politici nel giustificarsi

un salto di un governativo resta sempre ad oggi il salto di un governativo se poi questo paese ha rapporti d'affari entrate business con il petrolio che stà da anni a prezzi medio alti storici continuativamente e abbastanza regolari senza sali e scendi da 30 % ma costantemente ben sostenuti ...

c'è poco da far furbetti ...aumenta la produzione e paga ;) anche in zero coupon per la parte di cedola o bond tagiato ;)

un sub bancario non può in questo caso ricorrere a tali tipi di soluzioni ...

alla fine meno dolorose per i bondisti ;)


...più volte metto la parola default ristrutturazione nei post perchè sembra un tabù o il terrore ...in effetti se prendi oltre il 10% di interessi immediati qualche motivo ci sarà ed allora meglio non nascondersi dietro un dito ma arrivare al nocciolo :-o
 

tommy271

Forumer storico
Voto per la seconda ipotesi.

Intanto questo giovedi' Bes rilascera' i risultati relativi al I° semestre.

Probabilmente, la famiglia, gli affari "in ombra" li ha gestiti da queste parti ... forse grazie all'opinabilità del diritto che vige da quelle parti.

Poi la figlia di Dos Santos pare abbia accumulato una certa fortuna, forse facendo chiudere un occhio al padre ... vabbè facciamo tutti e due :lol:.
 

ferdo

Utente Senior
Il mio cervello bacato si ricorda, come fosse ieri, le assicurazione della Merkel, di Trichet, di Barroso sul fatto che la Grecia non fallirà.
E, in effetti, non è propriamente fallita ... ma il conto l'abbiamo pagato noi bondholder.
E, questo, nelle terre del Diritto Romano ... :-o.

Da quelle parti non ho idea se le affermazioni di Dos Santos abbiano direttamente un effetto legislativo ... o, se questo, possa essere modificato in base a quel che gli gira in quel momento ...

OT
la cosa di quell'evento della cui equità non riesco proprio a capacitarmi ancora oggi è il cambio isin dei titoli posseduti dalla BCE ... probabilmente non colgo gli aspetti legali :rolleyes:
chiudo OT
 

tommy271

Forumer storico
...si purtroppo Tommy ci fà ricordare cose del passato tristemente ancora impresse nella memoria dei bondisti grecisti

...dei politici purtroppo c'è da fidarsi poco o niente

...resta comunque la possibilità di un grande gain a chi ci crede e scommette sulla soluzione del problema a questi prezzi e se confermato un aumento di capitale decisivo il gain è ancora tanto ...bisogna crederci però :D

...sui governativi ancora vedo una migliore potenzialità di recupero ...anche mettendoci qualche anno come già detto ...

questo ipotizzando il peggior scenario gli LT 2 e sub in genere sono diventati assai pericolosi rispetto ai senior governativi c'è poco da dire

ragionando per all in un abbraccio potrebbe essermi mortale con un sub

mentre limitando la leva e incassando cedole ...su una ristrutturazione /default di un senior ipotizziamo Venezuela ...a naso credo che nel peggior scenario possiamo ipotizzare un taglio del 50% delle cedole ed una perdita del 30% secca del nominale ...

sono solo segh.e mentali mie nessun dato solo guardando ai vari default ristrutturazioni passate ...in genere ...un senior governativo offre possibilità diverse e comunque risonanza mediatica diversa di un sub ...

se prima poteva fare notizia adesso propendo che il taglio più o meno accentuato di un sub bancario possa essere impostato dai media come cosa buona e giusta per evitare il pagamento dei contribuenti al salvataggio della banca ...abbiamo già respirato l'aria in SNS discorso diverso ma che rende l'idea di dove vanno a parare i politici nel giustificarsi

un salto di un governativo resta sempre ad oggi il salto di un governativo se poi questo paese ha rapporti d'affari entrate business con il petrolio che stà da anni a prezzi medio alti storici continuativamente e abbastanza regolari senza sali e scendi da 30 % ma costantemente ben sostenuti ...

c'è poco da far furbetti ...aumenta la produzione e paga ;) anche in zero coupon per la parte di cedola o bond tagiato ;)

un sub bancario non può in questo caso ricorrere a tali tipi di soluzioni ...

alla fine meno dolorose per i bondisti ;)


...più volte metto la parola default ristrutturazione nei post perchè sembra un tabù o il terrore ...in effetti se prendi oltre il 10% di interessi immediati qualche motivo ci sarà ed allora meglio non nascondersi dietro un dito ma arrivare al nocciolo :-o

Russia, mettiamo qualche boccia ferma ... altrimenti non ne usciamo.

Al momento il Venezuela non prezza un default ... guardati i titoli che scadono a breve... in prossimità della parità. La curva, ovviamente, resta pericolosissima, i rendimenti al 10% non li regala nessuno ...

Sui titoli nell'Eurozona, a mio avviso, bisogna andarci cauti con le regole che sono/andranno in vigore, specie quando si hanno in mano titoli subordinati. Il quadro legislativo è chiaro ;).
Vedi l'Irlanda, ma in casi più recenti Cipro (lo conosciamo, vero?), Austria, Olanda e Slovenia.
Per il momento i "senior" restano un tabù, ma non per il bail in.

Se ti azzerano i titoli non c'è nessuna possibilità di recupero. Se invece li tagliano, ma restano sul mercato l'impresa si fa piuttosto impegnativa ... relativamente alla percentuale di haircut subìta (e ti ricordi i nostri GGB tagliati al 70%, ma poi abbiamo recuperato - ed anche guadagnato - tutto con imprese "ardite").

Direi che su EFSG meglio riporre le speranze ... su BES c'è qualche possibilità in più ... dipenderà da quanto bisogna metterci dentro: 2 MLD sono quasi certi, ma se poi diventano 4 MLD ... poi spulciano bene ... e diventano 6 MLD ... che si fà?

Forse è meglio giocare di "sponda".
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
OT
la cosa di quell'evento della cui equità non riesco proprio a capacitarmi ancora oggi è il cambio isin dei titoli posseduti dalla BCE ... probabilmente non colgo gli aspetti legali :rolleyes:
chiudo OT

Quella fu una pugnalata alle spalle ... che fa ancora male.
Era la certezza di non poter subire un haircut ... ma le Leggi, il "Diritto", le stabilisce il più forte, noi siamo solo campo di pascolo.
 

russiabond

Contadino della finanza. Follow your destiny.
Russia, mettiamo qualche boccia ferma ... altrimenti non ne usciamo.

Al momento il Venezuela non prezza un default ... guardati i titoli che scadono a breve... in prossimità della parità. La curva, ovviamente, resta pericolosissima, i rendimenti al 10% non li regala nessuno ...

Sui titoli nell'Eurozona, a mio avviso, bisogna andarci cauti con le regole che sono/andranno in vigore, specie quando si hanno in mano titoli subordinati. Il quadro legislativo è chiaro ;).
Vedi l'Irlanda, ma in casi più recenti Cipro (lo conosciamo, vero?), Austria, Olanda e Slovenia.
Per il momento i "senior" restano un tabù, ma non per il bail in.

Se ti azzerano i titoli non c'è nessuna possibilità di recupero. Se invece li tagliano, ma restano sul mercato l'impresa si fa piuttosto impegnativa ... relativamente alla percentuale di haircut (e ti ricordi i nostri GGB tagliati al 70%, ma poi abbiamo recuperato - ed anche guadagnato - tutto con imprese "ardite").

Direi che su EFSG meglio riporre le speranze ... su BES c'è qualche possibilità in più ... dipenderà da quanto bisogna metterci dentro: 2 MLD sono quasi certi, ma se poi diventano 4 MLD ... poi spulciano bene ... e diventano 6 MLD ... che si fà?

Forse è meglio giocare di "sponda".

...in queste ultime 48 ore ho meditato ...la voglia di rigiocarsi il rientro ogni tanto mi esce fuori e poi penso che potrebbe essere l'ultima cosa che potrei fare se mi và male ed allora la parte sana del mio cervello mi riporta alla realtà...come la parte malata per l'all in invece mi spingerebbe ogni tanto a fare la tradata pazza ...

anche BdM ognitanto mi ritorna in mente ma poi come già detto la parte ancora sana ... scaccia via i pensieri " cattivi" ...forse :mumble:

ad ora su BES la size bassa e dentro fuori ha pagato ...(ad altri :lol: ) purtroppo io ho sbagliato TUTTO Size e timing :lol:

sul Venezuela ...penso che oltre alle cedole con stacco ottobre non andrò ad incrementare più nulla ...tenendomi il fido per trading ..penso che siano sufficienti i 288K di leva che ho già dentro ...avevo detto-scritto il contrario giorni fà ma mi son reso conto che se và bene senza default o con ristrutturazione indolore o quasi è già abbondantemente sufficiente :D
in tre anni cedole pago tutto il mutuo e non ho leva dentro(con il fido puoi tradare se serve se non serve fai un quazzo che a volte è meglio :-o)

chiuso per oggi non sparo più OT :)
 

tommy271

Forumer storico
...in queste ultime 48 ore ho meditato ...la voglia di rigiocarsi il rientro ogni tanto mi esce fuori e poi penso che potrebbe essere l'ultima cosa che potrei fare se mi và male ed allora la parte sana del mio cervello mi riporta alla realtà...come la parte malata per l'all in invece mi spingerebbe ogni tanto a fare la tradata pazza ...

anche BdM ognitanto mi ritorna in mente ma poi come già detto la parte ancora sana ... scaccia via i pensieri " cattivi" ...forse :mumble:

ad ora su BES la size bassa e dentro fuori ha pagato ...(ad altri :lol: ) purtroppo io ho sbagliato TUTTO Size e timing :lol:

sul Venezuela ...penso che oltre alle cedole con stacco ottobre non andrò ad incrementare più nulla ...tenendomi il fido per trading ..penso che siano sufficienti i 288K di leva che ho già dentro ...avevo detto-scritto il contrario giorni fà ma mi son reso conto che se và bene senza default o con ristrutturazione indolore o quasi è già abbondantemente sufficiente :D
in tre anni cedole pago tutto il mutuo e non ho leva dentro(con il fido puoi tradare se serve se non serve fai un quazzo che a volte è meglio :-o)

chiuso per oggi non sparo più OT :)

La parte malata richiede adrenalina ... se proprio voi giocartela (io di sponda con il Portugal english law, per ora solo un assaggino) vai su un BES senior... ma senza l'all-in. Visto il tuo portafoglio puoi metterci 30/50K, con diverse entrate.
Certo, non è il gain che ti aspetti ... ma l'avara vita quotidiana :-o.
Mi permetto di dirti questo (e solo a te) da forumer, vista la frequentazione di strade comuni ...

Da studiare, su quelle che offre il mercato ... il quadro legislativo.
 

Rottweiler

Forumer storico
Un articolo che riferisce illazioni di stampa e opinioni di analisti.

Interessante, anche se da considerare molto criticamente. Ad esempio il giudizio dell'impatto su BES della richiesta ESI (se sarà accolta) è alquanto discutibile...


BPI: Pedido de protecção de credores da ESI tem "impacto neutral" no BES. Angola traz "sentimentos mistos"
21 Julho 2014, 10:15 por Diogo Cavaleiro | [email protected]


O aumento de capital que o BES tem de realizar e o pedido de protecção de credores da ESI são notícias com um impacto "neutral" no BES, na óptica do BPI. A intervenção no Panamá é claramente "negativa". A garantia de Angola traz "sentimentos mistos".
As notícias em torno do Banco Espírito Santo continuam a aparecer a alta velocidade. Os últimos dias não foram excepção: desde a garantia angolana sem condições ao aparecimento de interessados no BES, passando pela intervenção na unidade do Espírito Santo Financial Group no Panamá. A unidade de investimento do BPI, na sua nota diária de recomendações aos seus clientes, analisa as informações que vão aparecendo.

A garantia angolana e o impacto do BESA no BES

O BPI Equity Research vê com "sentimentos mistos" a garantia, sem condições, dada pelo Estado angolano ao Banco Espírito Santo Angola, em que o BES tem 55,7% do capital. Não é novo que esta garantia existe – desde Fevereiro que ela é noticiada. Mas o Expresso deste sábado, 19 de Julho, indica que não há condições impostas para executar a garantia de 5,7 mil milhões de dólares (4,2 mil milhões de euros) a favor do BESA, cerca de 70% da carteira de crédito do banco.

"Por um lado, esta notícia parece excluir a possibilidade de o BES enfrentar perdas relativas à linha de crédito de 3 mil milhões de euros à sua subsidiária angolana, o que é positivo para os bancos", comenta o especialista Carlos Peixoto na nota de "research" desta segunda-feira, 21 de Julho.

Mas há um "outro lado" – e daí o "misto" na leitura –, que tem que ver com o facto de a notícia sugerir "que a linha de crédito vai levar algum tempo a ser paga, o que pode significar perdas" para o banco no que diz respeito ao valor futuro do "cash flow" gerado (o dinheiro que entra e sai).

O que é dito no Expresso é que o BESA vai pagar os 3 mil milhões de euros emprestados pelo BES "aos poucos", substituindo essa linha de crédito por outras fontes de financiamento. Para isso, a garantia tem de continuar activa (a actual termina em Junho de 2015). No entanto, como dá conta a publicação, não haverá intenção de utilizar tal garantia estatal: o objectivo é que os investidores saibam que ela existe. O Banco Nacional de Angola vai preparar um aumento de capital no BESA que irá levar, como já havia sido noticiado, a uma diluição da posição do banco português. Os parceiros angolanos deverão assumir a necessidade de reforço de capital no BESA, sendo que o objectivo do governo de José Eduardo dos Santos poderá mesmo ser a criação de um banco de fomento a partir do BESA.

De qualquer forma, e durante o tempo em que a filial angolana continua sob incerteza, "está em causa a capacidade do BES cumprir as metas definidas durante o aumento de capital, em que o banco tinha o objectivo de um retorno de capitais próprios [ROE] de 12%, com 45% dos resultados vindos da actividade internacional".

"Com Angola a representar 72% dos resultados da divisão internacional, parece pouco provável que as metas sejam atingidas no actual contexto", frisa o analista do BPI Equity Research. Na sexta-feira passada, o governador do Banco de Portugal admitiu que havia incertezas no BESA mas referiu que não espera um "impacto negativo" no banco nacional devido à situação na filial.

Aumento de capital é "neutral". "Por agora"

Também no passado sábado, e novamente no Expresso, foi avançado que o BES poderá emitir 2 mil milhões de euros em acções preferenciais para cumprir as necessidades de capital do banco agora sob o comando de Vítor Bento (na foto). O jornal menciona 2 mil milhões de euros, o que fica dentro do que já era apontado pela unidade de investimento do BPI. "Contudo, a possibilidade de a recapitalização ser feita através de acções preferenciais é uma surpresa, dado que preferíamos a emissão de instrumentos elegíveis" para o rácio de capital Core Tier 1, que mede a solidez dos activos.

"Neutral por agora" é o impacto previsto, até porque não se conhece o impacto nos actuais accionistas no BES. Entretanto, foi noticiado pelo Económico que houve cinco instituições financeiras sondadas pelo Banco de Portugal para assumir uma posição no BES. O Santander e o Bradesco são as instituições mencionadas pelo jornal esta segunda-feira. Carlos Costa tem assegurado que há investidores interessados no BES mas que só esperam entrar após a resolução das incertezas, como é o caso de Angola.

Para "avaliar as oportunidades de melhorar a estrutura do seu balanço", o BES está a finalizar a contratação de uma "reconhecida instituição financeira internacional como seu conselheiro financeiro especializado".

Protecção de credores da ESI não tem impacto no BES

Um impacto "neutral" no BES tem também o pedido de gestão controlada, a protecção de credores no Luxemburgo, da Espírito Santo International, sociedade do Grupo Espírito Santo que controla a Rioforte, que detém o Espírito Santo Financial Group, com uma posição de 20,1% no BES. "A imprensa já tinha noticiado que o pedido estava iminente". Foi na ESI que foram detectadas irregularidades contabilísticas "graves".

"O BES não tem exposição directa à ESI. Contudo, o banco tem exposições indirectas de 255 e 511 milhões de euros de papel comercial da ESI que foi vendido aos seus clientes de retalho e institucionais, respectivamente", relembra Carlos Peixoto. Há uma provisão de 700 milhões de euros para cobrir a exposição do BES aos clientes de retalho, constituída pelo Espírito Santo Financial Group. Mas o BPI Equity Research lembra que o ESFG "pode enfrentar dificuldades em cumprir todas as suas obrigações". O BES tem uma exposição global directa a sociedades do Grupo Espírito Santo superior a mil milhões de euros.

O pedido de protecção de credores da ESI não afectará os clientes de retalho do BES, tendo em conta que há essa provisão, especifica o Negócios esta segunda-feira.

Panamá tem impacto "negativo"

A leitura mais negativa por parte do BPI está relacionada com a intervenção do regulador do Panamá no ES Bank, unidade do ESFG naquele país (que é autónoma do BES).

"Esta notícia não tem um impacto directo no BES mas pode levar ainda a dúvidas adicionais relativas à capacidade do ESFG em honrar todas as suas obrigações", indica a unidade de investimento do BPI. O ESFG, apesar de cotado em bolsa, está suspenso da negociação, a pedido próprio, desde 10 de Julho. A justificação para esse pedido era a incerteza em torno da ESI.
 

Rottweiler

Forumer storico
...e quando la credibilità delle strutture interne è dubbia, ci si affida al consulente esterno.
In tutta probabilità il primo a non fidarsi è proprio Bento, ma questo significa che i tempi per un chiarimento potrebbero allungarsi:

BES contrata conselheiro financeiro
Instituição financeira internacional vai ajudar a nova administração. Nome da empresa deverá ser conhecido ainda hoje.


Adriano Nobre |
10:02 Segunda feira, 21 de julho de 2014
A administração do Banco Espírito Santo anunciou esta manhã, em comunicado enviado à CMVM, que está a "finalizar a contratação" de uma instituição financeira internacional "como seu conselheiro financeiro".

Na nota enviada à CMVM, a administração do BES justifica a a medida com o objetivo de "auxiliar o Banco a avaliar as oportunidade de melhorar a estrutura do seu balanço, com vista à sua otimização".

O nome da "reconhecida instituição financeira internacional" deverá ser anunciado ainda hoje.



Ler mais: BES contrata conselheiro financeiro - Expresso.pt
 

Cat XL

Shizuka Minamoto
Mess for BES bondholders

Mess for BES bondholders | Top News | IFRe

Junior bondholders in Banco Espirito Santo may still be bailed in, even though Portuguese authorities are increasingly hopeful that private investors will inject fresh capital into the country’s second largest lender.
Last Tuesday, the cash price of BES’s €750m 2023 subordinated Tier 2 bonds, only issued last November, hit a fresh low of 69.50 before recovering 10 points by Friday morning. That is still way below the 110 level of early June.
The gyrations reflect the uncertainty surrounding any potential recapitalisation of the institution, after the Espirito Santo family effectively lost control of the bank they founded.
Much of their ownership came through a string of holding companies, many of which are also believed to have received loans from the bank. One such entity, Rioforte, last Tuesday failed to repay over US$1bn due to Portugal Telecom for notes it had earlier issued to the telecoms group.
Existing investors in BES may now be reluctant to stump up fresh capital. Just last month, a €1.05bn rights issue was completed and since then the share price has more than halved to €0.41.
The major holding company through which the family stake was held, Espirito Santo Financial Group, was effectively forced to sell a 4.99% stake last Monday after Nomura, a joint bookrunner, demanded repayment of a €100m margin loan that had enabled ESFG to take up its rights.
That left the investor with 20.11% of the group. On the same day, Ricardo Espirito Santo Salgado was replaced as chief executive of BES by Vitor Bento on the advice of Portugal’s central bank. The head of the country’s debt management agency Joao Moreira Rato was made chief financial officer.
Bankers in London were considering whether they could advise the family on restructuring their various stakes. Rioforte was reported to be considering filing for creditor protection in Luxembourg.
Family fights

One potential investor said that making sense of the family machinations was crucial to any outside rescue. “There are brothers and cousins fighting. Everyone is looking for clarification on whether some parts of the family holdings will file for creditor protection,” said the investor.
A family-led rescue could still not be discounted, said the investor. However, that might no longer be welcomed by the Bank of Portugal following revelations of cross-holdings and loans between the bank and the family-controlled holding vehicles.
The opaque nature of the group could also put off fresh investors. “There are still many unknowns. The capital hole could be as little as €1bn or as much as €6bn. Investors are right to be cautious before investing in this situation,” said one senior FIG banker.
The banker added that new private investors might only be prepared to invest if the subordinated bondholders shared the costs of recapitalising the institution, should the hole be sizeable.
“It’s definitely possible that the Tier 2 bonds would be wiped out,” said a DCM syndicate banker. “Investors are really struggling to believe the numbers, as it’s very hard to speculate just how much will be enough to sort out the problem.”
”There are brothers and cousins fighting. Everyone is looking for clarification on whether some parts of the family holdings will file for creditor protection”
Much will depend on how exposed BES is to the wider group. According to CreditSights, the banks has €1.2bn of direct exposure to the Espirito Santo group, guarantees written on €641m of ES group securities and potential exposure to a further €212m of securities sold by ESFG to BES clients.
BES is also exposed to €2bn of ES group debt securities held by institutional clients, which are not guaranteed but could give rise to claims by the clients, CreditSights says.
It is also exposed to a loan portfolio in Angola totalling €6.1bn, of which €4.2bn is covered by a guarantee from the country’s government. According to CreditSights, this guarantee has determined loan-loss provisioning policy, but its exact status – including the permanence of the guarantee beyond 2015 – is not clear. It also owns equity in Angolan subsidiary Banco Espirito Santo Angola of €663m.
Two weeks ago, BES said it had €2.1bn in capital above regulatory minimums. But if the above liabilities crystallise, then that could quite quickly be wiped out, requiring contributions from creditors or new shareholders.
This could place the bank’s subordinated capital in the fulcrum of any restructuring before new investors are prepared to inject new equity.
Bond trading

Bankers reported that some €150m of BES’s Tier 2 debt has been traded in the past week, which makes up 20% of the deal size.
One insider said there are more sellers than buyers, with many investors unwilling to ride the uncertainty. Hedge funds and family offices are taking the other side, believing the lender’s assurances about its capital position, which have been vigorously supported by the government and central bank.
“People can speculate but it’s hard to believe that a prime minister and or governor of a central bank can say three times that a bank is adequately capitalised and be wrong,” said an adviser.
“But it is a very complex group and the holding structures make people nervous. The prime minister wants a private solution to a private problem. If this gets solved privately, this is a huge victory for the system.”
While the Tier 2 debt looks to be at risk, bankers believe that BES’s senior unsecured bonds are safe for now – something reflected in the fact that the senior debt is still trading in the 90s.
On Friday, the governor of the Bank of Portugal Carlos Costa told a parliamentary committee that a private rescue looked feasible.
“Preliminary contact between BES and international investment banks, as well as interest shown by various entities, investment funds and European banks, show that it is very probable that there could be a private solution to reinforcing capital,” he said.
Reports have suggested that Credit Agricole, which has a 15% stake in BES, and Santander as well as other Portuguese banks, could contribute.
 

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