LA ViTA SCORRE MOLTO VELOCE:TI FA PRECIPITARE DAL CIELO ALL'INFERNO.....
- Creatore Discussione olly®
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silpla2000
che bello il yo yo
e il signore dell'agenzia delle entrate risponderà prendete cetrioliappunto
per quello che ha comprato la " giardinetta"..e' considerato mezzo di lavoro...
alla domanda : "lei che lavoro fa"
la risposta : " non le voglio mentire, ma basta che guarda la "giardinetta" e' capira'"
![ATT1[1].jpg](/data/attachments/120/120698-2874c2aa31052505d9034eb2960c3fa0.jpg?hash=KHTCqjEFJQ)
diomede
Buongiorno
Titolo: MARKET TALK: ristrutturazione debito Grecia ha avuto successo (Hsbc)
Ora: 09/03/2012 09:51
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L'alto tasso di partecipazione alla ristrutturazione del
debito sovrano della Grecia e il probabile utilizzo delle clausole di
azione collettiva che potrebbero portare il tasso di partecipazione
dall'85,8% al 95,7%, dimostra che l'operazione ha avuto "un gran
successo". Lo sostengono gli economisti di Hsbc sottolineando che la
decisione della Bce di ieri di accettare nuovamente i titoli di Stato
greci come collaterale per i rifinanziamenti ufficiali "e' positivo per il
settore bancario greco".
red/est/ldm
(fine)
MF-DJ NEWS
0909:51 mar 2012
Ora: 09/03/2012 09:51
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L'alto tasso di partecipazione alla ristrutturazione del
debito sovrano della Grecia e il probabile utilizzo delle clausole di
azione collettiva che potrebbero portare il tasso di partecipazione
dall'85,8% al 95,7%, dimostra che l'operazione ha avuto "un gran
successo". Lo sostengono gli economisti di Hsbc sottolineando che la
decisione della Bce di ieri di accettare nuovamente i titoli di Stato
greci come collaterale per i rifinanziamenti ufficiali "e' positivo per il
settore bancario greco".
red/est/ldm
(fine)
MF-DJ NEWS
0909:51 mar 2012
diomede
Buongiorno
Titolo: MARKET TALK BOND: contagio Grecia non ancora svanito (Btmufj)
Ora: 09/03/2012 09:56
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Nonostante la Grecia abbia ottenuto una forte
partecipazione allo swap sui titoli di Stato sovrani, il rischio di
contagio per gli altri Paesi europei non e' ancora svanito in quanto Atene
ha mancato il raggiungimento del target di partecipazione volontaria del
90% che avrebbe evitato l'attivazione delle Cac. Lo sostengono gli
economisti di Bank of Tokyo Mitsubishi-Ufj aggiungendo che con un
probabile innesco dei Cds, "gli investitori esposti sui titoli di Stato
portoghesi, potrebbero diventare un po' piu' nervosi".
red/est/ldm
(fine)
MF-DJ NEWS
0909:55 mar 2012
Ora: 09/03/2012 09:56
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Nonostante la Grecia abbia ottenuto una forte
partecipazione allo swap sui titoli di Stato sovrani, il rischio di
contagio per gli altri Paesi europei non e' ancora svanito in quanto Atene
ha mancato il raggiungimento del target di partecipazione volontaria del
90% che avrebbe evitato l'attivazione delle Cac. Lo sostengono gli
economisti di Bank of Tokyo Mitsubishi-Ufj aggiungendo che con un
probabile innesco dei Cds, "gli investitori esposti sui titoli di Stato
portoghesi, potrebbero diventare un po' piu' nervosi".
red/est/ldm
(fine)
MF-DJ NEWS
0909:55 mar 2012
silpla2000
che bello il yo yo
non voglio fa l'uccello di malagurio ma la grecia è destinata a fallire, se stiamo ancora qui a parlarne l'ho detto e lo ripeto l'unica medicina per la malattia dei piigs è la crescita se non si cresce si muore
diomede
Buongiorno
Titolo: Economia: Bini Smaghi, Ue imiti riforme tedesche (La Stampa)
Ora: 09/03/2012 10:01
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L'Europa ha fatto passi avanti non risolutivi per
risolvere la crisi del debito. I Paesi Ue devono imparare a fare riforme
prendendo esempio dalla Germania, che sta gia' raccogliendo i frutti di
questa azione. Se l'economia cinese rallentera' entro tre anni, saranno
guai per tutti.
Sono alcune indicazioni fornite da Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista
concessa a La Stampa. L'ex membro dell'Executive Board della Bce riconosce
i metodi profondamente differenti con cui Stati Uniti (crescita) ed Europa
(rigore) stanno cercando di fronteggiare la crisi. "Tutte le scelte
americane sono dettate dalle elezioni. I tassi devono restare bassi e si
accettano rischi, nuove bolle, disavanzo pubblico elevato, debito. Fino
alle urne, di riforme fiscali o debito delle famiglie non si parlera'".
Gli stessi Usa, a detta di Bini Smaghi, sarebbero preoccupati "per la
sostenibilita' politica del rigore" imposto in Grecia, Spagna, Portogallo
e Italia. Non a caso, l'Europa ha gia' fatto "passi avanti non risolutivi
per risolvere la crisi del debito. Continua infatti a mancare "una
coscienza comune" e si agisce spesso "sotto il pungolo dei mercati in
fibrillazione. A un passo dall'abisso ripensiamo alle riforme e
ritocchiamo le pensioni, ma la sfida della competizione globale non si
soddisfa con provvedimenti casuali".
Per quanto riguarda l'Italia, Bini Smaghi osserva che "per crescere
dovremmo svilupparci nei settori competitivi nel mondo. Tuttavia, Stato,
sindacati e imprese preferiscono rifugiarsi in settori a bassa
competizione e scarsa concorrenza. Cosi' non si crea lavoro. Innovare e'
la parola chiave, non c'e' alcun diritto feudale al benessere".
Non occorre inventarsi ricette miracolose, ma sarebbe sufficiente - per
esempio - imitare le riforme gia' approntate dalla Germania. "Hanno
sbagliato meno degli altri europei", osserva infatti l'ex consigliere
della Bce. "Ora hanno disoccupazione piu' bassa rispetto a prima della
crisi, hanno innovato l'industria, pagato le tasse. Competere nel mondo
globale non e' una questione genetica, ma di fatica ed etica del lavoro".
Infine, Bini Smaghi guarda con timore alla crescita cinese. Non tanto
per la concorrenza che muove al resto del mondo, quanto piuttosto per come
affrontera' un rallentamento economico che pare inevitabile, dopo aver
lasciato correre la propria economia a ritmi frenetici negli ultimi 15
anni. "Xi Jining dovra' gestire gli squilibri portati dal boom. Ogni
economia ha i suoi cicli" e presto o tardi "ci sara' un rallentamento
anche a Pechino. Speriamo non entro tre anni, sarebbe estremamente
pericoloso per tutti".
red/ofb
(fine)
MF-DJ NEWS
0910:01 mar 2012
Ora: 09/03/2012 10:01
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L'Europa ha fatto passi avanti non risolutivi per
risolvere la crisi del debito. I Paesi Ue devono imparare a fare riforme
prendendo esempio dalla Germania, che sta gia' raccogliendo i frutti di
questa azione. Se l'economia cinese rallentera' entro tre anni, saranno
guai per tutti.
Sono alcune indicazioni fornite da Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista
concessa a La Stampa. L'ex membro dell'Executive Board della Bce riconosce
i metodi profondamente differenti con cui Stati Uniti (crescita) ed Europa
(rigore) stanno cercando di fronteggiare la crisi. "Tutte le scelte
americane sono dettate dalle elezioni. I tassi devono restare bassi e si
accettano rischi, nuove bolle, disavanzo pubblico elevato, debito. Fino
alle urne, di riforme fiscali o debito delle famiglie non si parlera'".
Gli stessi Usa, a detta di Bini Smaghi, sarebbero preoccupati "per la
sostenibilita' politica del rigore" imposto in Grecia, Spagna, Portogallo
e Italia. Non a caso, l'Europa ha gia' fatto "passi avanti non risolutivi
per risolvere la crisi del debito. Continua infatti a mancare "una
coscienza comune" e si agisce spesso "sotto il pungolo dei mercati in
fibrillazione. A un passo dall'abisso ripensiamo alle riforme e
ritocchiamo le pensioni, ma la sfida della competizione globale non si
soddisfa con provvedimenti casuali".
Per quanto riguarda l'Italia, Bini Smaghi osserva che "per crescere
dovremmo svilupparci nei settori competitivi nel mondo. Tuttavia, Stato,
sindacati e imprese preferiscono rifugiarsi in settori a bassa
competizione e scarsa concorrenza. Cosi' non si crea lavoro. Innovare e'
la parola chiave, non c'e' alcun diritto feudale al benessere".
Non occorre inventarsi ricette miracolose, ma sarebbe sufficiente - per
esempio - imitare le riforme gia' approntate dalla Germania. "Hanno
sbagliato meno degli altri europei", osserva infatti l'ex consigliere
della Bce. "Ora hanno disoccupazione piu' bassa rispetto a prima della
crisi, hanno innovato l'industria, pagato le tasse. Competere nel mondo
globale non e' una questione genetica, ma di fatica ed etica del lavoro".
Infine, Bini Smaghi guarda con timore alla crescita cinese. Non tanto
per la concorrenza che muove al resto del mondo, quanto piuttosto per come
affrontera' un rallentamento economico che pare inevitabile, dopo aver
lasciato correre la propria economia a ritmi frenetici negli ultimi 15
anni. "Xi Jining dovra' gestire gli squilibri portati dal boom. Ogni
economia ha i suoi cicli" e presto o tardi "ci sara' un rallentamento
anche a Pechino. Speriamo non entro tre anni, sarebbe estremamente
pericoloso per tutti".
red/ofb
(fine)
MF-DJ NEWS
0910:01 mar 2012
DANY1969
Forumer storico
Purtroppo è solo utopia, non accadrà maichissà se ora qualcuno riuscirà a capire che invece che preoccuparsi del pareggio di bilancio, bisogna da un lato tagliare drasticamente le teste dei carrozzoni statali e dall'altro iniettare "soldi"
nel mondo produttivo, abbassando le tasse dirette ed alzando le indirette.
Per fortuna il 15 febbraio 2013 un asteroide colpirà la terra
Buongiorno a tutti