L'angolo della poesia

Questa che hai postato l'ho in un'antologia di poesia contemporanea che ho comprato di recente.
:up:

E' molto bella.

Mi scoccia sempre un po' che le librerie abbiano, tutto sommato, molto poco della poesia contemporanea, specialmente se non italiana.
A Torino, quando sono andata al Salone del libro, infatti, ne ho approfittato e ho preso due libretti monografici di poesia contemporanea. :)
 
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(Nazim Hikmet)
 
Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni che muoiono possono tornare,
ma se questa nostra breve luce muore
noi dormiremo un'unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora cento,
sempre, sempre mille e ancora cento.
E quando alla fine saranno migliaia
per scordare tutto ne imbroglieremo il conto,
perché nessuno possa stringere in malie
un numero di baci così grande.

(Catullo)

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Rivedo ancora
la mia scuola,
la strada brulicante
di voci festose,
le pareti imbiancate
della mia aula. -
riascolto la voce,
burbera ed affettuosa,
dei miei maestri,
il suo tono amichevole. -
e ripenso a voi,
o miei antichi compagni,
ai nostri giochi,
alla nostra vita
vissuta insieme,
ai lunghi giorni
di pioggia e di sole
passati nei banchi. -
come mi sembra
ormai lontano
quel tempo,
quel tempo spensierato e felice,
quando bastava
una piccola cosa
per farci piangere
o ridere insieme! -
come sono ora diverso,
io, dal ragazzino di allora! -
quante immagini,
quanti pensieri,
quante idee, il tempo
ha cambiato dentro di me! -
come è difficile ora vivere,
vivere da soli,
vivere in questo gorgo infernale
che non ci dà che male. -
ma tu, o piccola scuola,
rimarrai sempre intatta
nei miei ricordi,
nella mia memoria,
poiché con te,
dentro le tue mura,
io ho vissuto
i miei momenti migliori. -.

Vladimir Majakovskij
 
Mi piace credere
che a volte mi pensi
come capita a me,
che a tratti ti manco e
che se non ci sei è solo
perché non puoi.

Che ti appartiene
lo stesso desiderio,
che il tempo che ci divide
a volte è un tormento
a volte nostalgia,
un dipinto fatto di noi.

Che la notte a volte ti manco,
che appartengo ad un sogno,
che se nulla avviene
è solo perché non puoi.

(Silvana Stremiz)

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Cademmo nell’abbraccio,
ci separammo dal mondo,
non sapevamo se eravamo due corpi
o due anime
o un corpo e un’anima
o se semplicemente
non eravamo
perché era amore solamente
e poi solamente fu
la marea d’argento del nulla.

(Wislawa Szymborska)

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Sa sedurre la carne la parola,
prepara il gesto, produce destini...
E martirio è il verso
è emergenza di sangue che cola
e s'aggruma ai confini
del suo inverso sessuato, controverso.

(Patrizia Valduga)

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Montagne care, voi non mi mentite
non mi mandate via, né mai fuggite.
Quegli occhi sempre fissi sempre uguali
mi guardano lontani, viola, lenti
quando fallisco o fingo, o quando invano
mi attribuisco titoli regali.
Mie potenti madonne, sotto il colle,
abbiate cara la monaca riottosa
che si dedica a voi completamente.
Il suo ultimo gesto di pietà-
quando il giorno svanisce su nel cielo
è levare lo sguardo verso voi.

(E. Dickinson)
 

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