L'ATTO FISICO Di SORRIDERE CAMBIA LE TUE EMOZIONI (Bronnie Ware)

Hanno eletto presidente Rehinold Masera,se non c'è un'altra banca dietro che se la ingloba,potrebbe darsi che azzerino tutto!!!

Banca Marche,imprenditori pronti a intervire,anche Della Valle-Merloni 06/09/2013 11:49 - RSF

CERNOBBIO, 6 settembre (Reuters) - Un gruppo di imprenditori del marchigiano, tra cui il patron di Tod's (TOD.MI)Diego della Valle, è disponibile a "dare una mano" perchè Banca Marche resti indipendente.

Lo ha detto a margine del workshopAmbrosetti Francesco Merloni di Ariston Termo Group, aggiungendo che una decisione verrà presa solo dopo che Banca d'Italia avrà concluso la propria indagine.

Alla luce dei risultati del primo semestre, che hanno registrato un'ulteriore perditadi 232 milioni, Via Nazionale ha disposto la gestione provvisoria dell'istituto il 27 agosto scorso.
 
Approposito di molmed... +7% e oltre 3 milioni di pezzi scambiati :eek::eek:

:mumble: vediamo se 0,63 fa dinuovo da tappo :rolleyes:
Molmed, corre con newsflow su brevetto 06/09/2013 12:04 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Denaro su MolMed (+7,69%) in scia alla notizia che l'azienda ha ricevuto dall'Ufficio Europeo Brevetti notifica ufficiale della decisione di concedere un brevetto riguardante l'utilizzo terapeutico del proprio biofarmaco antitumorale sperimentale NGR-hTNF a basse dosi. La concessione formale del brevetto avra' luogo il 2 ottobre 2013 quando sara' pubblicata sullo European Patent Bulletin. Il brevetto sara' valido fino al 2023, e dara' diritto all'esclusivita' di mercato in 27 Paesi europei, inclusi Paesi appartenenti all'Unione Europea, Paesi dell'Europa dell'Est, la Svizzera e la Turchia. fus [email protected]
 
azz ma la ripresa tedesca allora è tutta una balla a leggere ciò:

La produzione industriale in Germania ha registrato a luglio su base annua un calo del 2,2% rispetto alla crescita dello 0,1% della precedente rilevazione (dato rivisto da +2%) e al consensus di +0,9%. Su base mensile c'è stata una flessione dell'1,7% dal +2% di giugno (dato rivisto da +2,4%) e dal -0,5% atteso dal mercato.
 
azz ma la ripresa tedesca allora è tutta una balla a leggere ciò:

La produzione industriale in Germania ha registrato a luglio su base annua un calo del 2,2% rispetto alla crescita dello 0,1% della precedente rilevazione (dato rivisto da +2%) e al consensus di +0,9%. Su base mensile c'è stata una flessione dell'1,7% dal +2% di giugno (dato rivisto da +2,4%) e dal -0,5% atteso dal mercato.
Questi se la cantano e se la suonano :rolleyes:
 
me l'ero persa ieri::-o:eek::eek::eek:


da Il Sole 24 Ore
E tre: dopo Argentina e Ungheria anche la Polonia decide di nazionalizzare la previdenza privata. L'obiettivo è analogo ai casi precedenti: ridurre il debito pubblico di otto punti percentuali dall'attuale 52,7% del Pil nazionale, scendendo così sotto la soglia del 50%. In questo caso la modalità identificata dal premier polacco Donald Tusk è quella di trasferire nelle casse dello Stato le obbligazioni detenute dai fondi pensione coperti da garanzia pubblica, in particolare obbligazioni sovrane, per un ammontare superiore ai 40 miliardi di euro. In Polonia l'adesione alla previdenza complementare è volontaria: a questi strumenti va il 2,92% della retribuzione dei lavoratori che chiedono di includere anche una parte privana nel proprio piano previdenziale. Quello di Varsavia è un sistema previdenziale "ibrido" con un veicolo pubblico (lo "Zus") e uno privato.La mossa comporterà in sostanza il dimezzamento del patrimonio di questi strumenti - visto che i titoli di Stato ammontano al 51,5% degli "asset under management" dei fondi pensione -, riducendo in misura conseguente il ruolo della previdenza complementare nel sistema economico e finanziario della Polonia. L'altra metà del portafoglio dei fondi pensione è investita per buona parte in titoli quotati alla Borsa di Varsavia. Il Ministro delle Finanze polacco Jacek Rostowski ha annunciato alla stampa che prossimamente il governo modificherà la normativa che regola la disciplina di investimento dei fondi pensione, offrendo loro una maggiore possibilità di investire in titoli azionari.Le critiche dei gestori e la difesa del Governo L'annuncio ha ovviamente suscitato critiche da parte dell'associazione dei fondi pensione che hanno giudicato incostituzionale l'iniziativa dell'Esecutivo, in quanto la sostanziale annessione di asset non prevede alcuna forma di compensazione da parte dello Stato. Dure le dichiarazioni anche dei principali attori del sistema finanziario polacco: in particolare dalle società di gestione del risparmio, che amministrano i patrimonio affidati loro dai fondi pensione, da Ing ad Aviva, Axa, Generali e Allianz. Complessivamente il sistema della previdenza privata in Polonia pesa per quasi il 20% del Pil nazionale e la stesa Borsa di Varsavia vede i gestori di fondi pensione protagonisti degli scambi. L'indice principale polacco ha iniziato a scendere dopo l'annuncio del governo per chiudere la giornata a -2,6%. «Il peggio che ci si possa aspettare, una decisioen che potrebbe far chiudere la previdenza privata» ha commentato Rafal Benecki di Ing Bank Slaski. Da parte sua il Ministro delle Finanze Rostowski ha cercato di rasserenare gli animi anticipando una maggiore flessibilità nelle scelte di portafoglio dei fondi. L'annessione dei propri titoli obbligazionari, ha precisato, visto che fino a ieri il debito polacco «appariva superiore» rispetto alla realtà.Può accadere anche in Italia? Come detto la Polonia non è il primo paese che decide di annettere nelle casse pubbliche patrimoni previdenziali privati: le necessità di bilancio hanno portato ad analoghe misure il governo della presidente Cristina Kirchner nel 2008 e due anni il parlamento ungherese ha varato una riforma complessiva del sistema previdenziale che ha innalzato le aliquote contributive e incamerato i portafogli dei fondi pensione nel Fondo Pensionistico Nazionale, con una clamorosa inversione a U rispetto alla decisione di lanciare la previdenza privta, dieci anni prima. La possibilità di individuare forme per annettere al bilancio dello Stato parte se non tutto il patrimonio della previdenza privata, è stata occasione di ipotesi anche nei corridoi dei palazzi italiani: si va dall'annessione dei titoli di debito sovrani, come accaduto in Polonia, alla creazione di vincoli di portafoglio, passando dall'imposizione - per gli strumenti di primo pilastro - di una tassazione da strumento speculativo, non conforme con gli obiettivi previdenziali. Ipotesi respinte da una parte dall'effettivo ruolo della previdenza privata a supporto di una pubblica che progressivamente garantirà pensioni più basse, dall'altra dall'del un sistema.I fondi pensione complementari italiani, in particolare, presentano costi particolarmente bassi se confrontati con quelli di analoghi strumenti europei e con rendimenti medi che negli ultimi otto anni - crisi compresa - hanno battuto quello dei Tfr, alternativo nelle scelte dei lavoratori italiani. Il fianco scoperto del sistema italiano di secondo pilastro è rappresentato dalla gestione prudente - che impedisce per esempio di investire in paesi considerati nel 1996, epoca della definizione del decreto che stabilisce i criteri di investimento - "rischiosi"; Cina, Brasile, Russia compresi; dall'altra l'alta esposizione in titoli di Stato in particolare italiani, per quasi 30 miliardi di euro: titolo il cui merito di credito è sceso complice i declassamenti delle agenzie di rating, tanto da spingere le autorità di vigilanza ad invitare a prendere "con le pinze" le indicazioni relativi alle soglie minime. E infine, oltre al "pericolo polacco", sono da considerare le condizioni fiscali dei fondi pensione: divenuti particolarmente convenienti negli ultimi due anni a causa dell'inasprimento dell'imposizione fiscale di altri strumenti utilizzati analogamente come forma di risparmio di lungo termine: da una parte il recentissimo decreto 102 che taglia le detrazione per le polizze Vita e dall'altra l'imposta definita dal decreto Salva Italia dello 0,15% sul totale affidata in gestione a fondi comuni, Etf, gestioni finanziarie.Può accadere anche in Italia ciò che è accaduto in Polonia e prima in Argentina e Ungheria? I tecnici che in passato si sono eserictati con le ipotesi di cui sopra sanno che un'analoga "annessione" a quella polacca di titoli di Stato porterebbe nelle casse pubbliche solo 30 miliardi: poco se confrontato con gli oltre 90 miliardi di euro di interessi sul debito pagati da Repubblica italiana nel 2012 ai propri sottoscrittori di titoli di Stato. E soprattutto rispetto ai 120 miliardi di euro in asta da qui alla fine dell'anno: una nazionalizzazione verrebbe letta come un mossa disperata per far quadrare i conti, con conseguente impennata dei rendimenti dei Btp. E di conseguenza delle tasse dei contribuenti italiani
 
azz ma la ripresa tedesca allora è tutta una balla a leggere ciò:

La produzione industriale in Germania ha registrato a luglio su base annua un calo del 2,2% rispetto alla crescita dello 0,1% della precedente rilevazione (dato rivisto da +2%) e al consensus di +0,9%. Su base mensile c'è stata una flessione dell'1,7% dal +2% di giugno (dato rivisto da +2,4%) e dal -0,5% atteso dal mercato.

populista.. stanno imparando dagli usa.. dieci revisioni a seconda delle esigenze del momento...:wall::wall:
 

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