le balle della TV e dei giornali italiani

Giornalisti servizio falso su mascherine in Olanda (video)


06/10/2020 - I mistificatori della realta' compiono,secondo il mio modesto parere,il piu' grande crimine che si possa commettere!

Non esiste una parola che esca dalla televisione che non sia una menzogna.Oramai credo che sia chiaro a tutti che la televisione non e altro che un grande circo dove si alternano politici,attori,cantanti,scienziati,giornalisti..etc.Insomma un continuo carosello di personaggi ingaggiati per ingannare la gente e falsificare la realta'.Sono tutti complici non fatevi illusioni non si salva nessuno!


Ecco che ci troviamo in Olanda dove una troupe televisiva italiana gira un servizio televisivo dove gli attori sono tutti imbavagliati per far credere che nel paese dei tulipani si indossi la mascherina mentre in realta' non e' cosi'.Guardatevi il video...
Giornalisti servizio falso su mascherine in Olanda
 
da Negazionisti al potere: oscurano le terapie anti-Covid - Liberopensare.com
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Poi c’è il fronte interno, quello strettamente sanitario: la religione dei lockdown, del coprifuoco, delle zone rosse. A cosa sono servite, queste misure incostituzionali? A niente, se è vero che – appena si allenta la morsa, nella stagione fredda – il coronavirus riprende a galoppare.
Esistono, le terapie per neutralizzarlo? Sì, ma Giannini e colleghi – tutti quanti, o quasi – non ne parlano mai. Molti medici pare che non le conoscano neppure: ufficialmente, nessuno li ha ancora informati. Dopo un anno di ricoveri (e decine di migliaia di morti) il protocollo non è cambiato: lasciare i pazienti a casa, in attesa che si aggravino, somministrando solo l’inutile Tachipirina. Uno scandalo? Di più: una strage colposa. Secondo i sanitari recentemente interpellati da “Fuori dal coro”, su “Rete 4″, in una rara finestra-verità concessa dal mainstream media, si sarebbero potuti evitare anche 50.000 decessi, se solo fosse stato adottato in modo tempestivo e sistematico un protocollo nazionale, univoco, per curare i pazienti – innanzitutto da casa – ai primi sintomi. Con che farmaci? Quelli che notoriamente guariscono dal Covid: idrossiclorochina ed eparina.
La notizia è gigantesca, oltraggiosa e schiacciante: ma viene regolarmente occultata.
Uno dei medici che vantano il 100% di successi – uno dei tanti, il dottor Mariano Amici di Romaè stato letteralmente massacrato da tale Corrado Formigli, su “La7″, con il contributo del viceministro Sileri e di una donna, l’influencer Selvaggia Lucarelli, non si capisce a quale titolo invitata in trasmissione per smentire medici. Come si permette, il dottor Amici, di dire che i suoi pazienti guariscono senza neppure essere ricoverati? Non sarebbe il caso di far intervenire l’Ordine dei Medici – propone l’inquietante Formigli – per punire in modo esemplare un dottore che si vanta di guarire i malati con dei semplici antinfiammatori? Analogo linciaggio a “Rai1″, nel salotto di Maria Venier, dove è stato letteralmente insolentito l’attore Kabir Bedi. La sua colpa? Aver ricordato che, se in un paese come l’India (arretrato e densamente popolato) la mortalità è un terzo di quella italiana, è per via delle misure di prevenzione saggiamente adottate: tante vitamine, anziché i disastrosi lockdown.

Chiaro: se i giornalisti avessero fatto il loro dovere (informare il pubblico), oggi la maggioranza degli italiani saprebbe che a fare miracoli sono una dieta equilibrata, uno stile di vita salutare (moto all’aria aperta) e l’assunzione delle vitamine C e D3.
Se si contrae il contagio, si resta spesso asintomatici e non infettivi.
Se poi si innesca il Covid, esistono normali terapie per guarire in pochi giorni, a patto che le cure inizino subito.
Se invece si attende, “friggendo nella febbre”, poi non resta che l’ospedale. Ma a quel punto, dicono i tanti medici italiani dell’associazione “Ippocrate”, potrebbe essere troppo tardi: perché il Covid, se trascurato, può innescare complicanze anche letali, specie negli anziani e nei soggetti già afflitti da gravi malattie.

Queste sono le verità offerte dai medici in prima linea, quelle che politica e media continuano a rifiutare.
Davvero la cattiva politica (supportata dal sistema media) avrebbe provocato 50.000 morti in più?
Se così fosse, saremmo di fronte a una strage storica, che non potrebbe non essere sanzionata, un giorno, per via giudiziaria.

Eppure, il minestrone mediatico non accenna a migliorare.
La tesi (falsa) secondo cui non esistono cure efficaci è l’arma con cui ancora si dispongono i lockdown, devastando l’economia e la società, inclusa la salute (fisica e psichica) degli italiani, obbedendo peraltro a un oscuro ordine di scuderia, emanato da una regia mondiale.
Vi si opponeva Trump, ma è stato disarcionato.
L’India viene ridicolizzata.
L’altro avversario della Religione della Paura, il russo Putin, viene quotidianamente criminalizzato a reti unificate.
Se non altro, gli eccessi sfrontati del nuovo regime (sanitario, politico e mediatico) mettono in luce la frode, sempre più evidente: se dico che non esistono cure, ho la scusa per tenere la gente in casa e per vendere l’unico prodotto che mi interessa piazzare, i vaccini, a prescindere dalla loro efficacia e dalla loro sicurezza.
Se invece emerge che dal Covid si può guarire senza neppure finire all’ospedale, addio: non ha più senso niente. L’emergenza infinita, il distanziamento, il coprifuoco e le zone rosse, i vaccini: tutto diventa insensato, se so che posso curare i pazienti in una settimana, attraverso terapie domiciliari.
Dov’è il problema?
Ce l’abbiamo di fronte, e ha tanti nomi: Giuseppe Conte e Massimo Giannini, Mara Venier, Selvaggia Lucarelli, Corrado Formigli e tutti gli altri, inclusi gli inguardabili virologi televisivi.
Decine di migliaia di medici e scienziati, in tutto il mondo, hanno aderito alla Dichiarazione di Great Barrington, promossa dai massimi epidemiologi – quelli veri – che hanno affrontato l’Ebola. Dicono: lockdown e distanziamento sono un rimedio peggiore del male, perché ritardano la soluzione. Che è semplice: fare in mondo che si contagino tutti, tranne gli anziani malati (quelli sì, da tenere in isolamento), dando modo al virus di mutare e adattarsi al nostro organismo, fino a diventare innocuo.
Ci si può ammalare? Sì, certo: bisogna essere vigili. Ma le cure esistono: basta conoscerle (e farle conoscere, finalmente, senza più ostacolarle). I medici eroici come quelli di “Ippocrate” sopperiscono alla colpevole latitanza dello Stato: curano le persone gratis, a casa. Basta chiamarli, e intervengono. Il fatto che ancora oggi sembrino una rete clandestina la dice lunga, sulla “dittatura” che si è insediata, utilizzando il terrorismo sanitario.

Riuscirà la catastrofe-Covid a far rinsavire chi ha perso il senno, e continua a vivere nella paura come se fossimo davanti alla peste bubbonica? L’ottuso accenderà il cervello e smetterà di chiamare “negazionista” chi diffida della versione ufficiale regolarmente propinata al popolo bue? Si deciderà a smettere di comprare i giornali come quello di Giannini, e a spegnere la televisione dei non-giornalisti alla Formigli? Farà finalmente lo sforzo di informarsi, ascoltando le voci delle migliaia di persone guarite (a casa) perché curate tempestivamente, coi farmaci giusti e dai medici giusti, quelli che i giornali e la televisione vorrebbero cancellare, esattamente come i dittatori cancellano le voci libere? Oppure crederà ancora che sia un problema, il cosiddetto “assembramento” dei reclusi che si godono l’ora d’aria? Crederà ancora al potere salvifico della mascherina indossata all’aperto?

L’altro grande lascito del disastro-Covid è la divisione in due dell’umanità: da una parte gli ottenebrati, i pigri, gli egoisti impauriti; dall’altra i cittadini che hanno aperto gli occhi, scoprendo – tra l’altro – di non essere affatto in buona compagnia, in mezzo a pecore pericolosamente pronte a subire (e far subire agli altri) ogni vessazione, incluso il pass vaccinale come precondizione per lavorare e viaggiare, grazie all’alibi di una terribile malattia, che invece è curabile da casa in pochi giorni. L’attraversamento del guado è appena cominciato: la Svizzera annuncia il primo referendum al mondo contro i lockdown, mentre la Germania appronta lager speciali per renitenti alle misure disposte dalla polizia sanitaria. Di fronte al dilagare di notizie imbarazzanti, come i contagi a valanga che esplodono nelle Rsa dove è stato somministrato il vaccino Pfizer, i media non si smentiscono: tacciono, oppure si dicono certi che non vi sia correlazione, tra l’arrivo del vaccino e quello del Covid, in case per anziani dove fino al giorno prima il contagio non esisteva.
L’Italia brilla: è il peggior paese al mondo, di fronte al coronavirus, mettendo insieme i suoi record (numero di vittime e disastro economico). Nessuno, sul pianeta, ha fatto peggio di noi. Merito di Giuseppe Conte e del suo commissario, Domenico Arcuri, che per i padiglioni vaccinali nelle piazze ha scelto quelli da 459.000 euro, scartando padiglioni (analoghi) che costavano solo 70.000 euro. Indagare Arcuri? Ci sta pensando la Corte dei Conti, che ha aperto 7 procedimenti sulle troppe spese pazze. Arcuri però se la ride: il decreto “Cura Italia”, varato da Conte, all’articolo 122 (comma 8), prevede lo “scudo penale per il commissario” , perché “ha dovuto agire in emergenza”.
E il paese di Conte, di Renzi e di Arcuri oggi si strugge per i rischi dell’affollamento al Festival di Sanremo. Organizzarlo senza il pubblico? «Volendo anche senza i cantanti, per il bene della musica», chiosa Sgarbi con una battuta, in un mondo dove tutto è diventato clandestino: le notizie, drenate dall’inaudito Ministero della Verità istituito da “Giuseppi”, e le stesse terapie che riducono il Covid, se curato senza indugi, a una normalissima malattia da cui uscire indenni in una manciata di giorni. Ma guai a dirlo: se lo si ammette, il business epocale dell’emergenza è finito.
 
“INDICE RT”: I TRUCCHI DEL REGNO IMMAGINARIO
Maurizio Blondet 18 Aprile 2021

RT
Al giornale radio, dopo il consueto rapporto del Terrore sui “morti di oggi per Covid, e mentre i casi calano ma lo rt aumenta”, sento dire che “l’indice RT” diventa “RD”, e perché? “Per tener conto degli asintomatici”.
Come si dovrebbe aver capito,”asintomatici” significa “sani”. Dalll’indice RT Speranza e Draghi fanno dipendere le chiusure, la dichiarazione di “zona rossa” … dunque non bastando il numero dei “malati”, si fanno entrare nel calcolo anche i sani? Altrimenti l’allarmismo diventa insostenibile?
MA cosa è l’indice RT? Prendo la spiegazione dal sito di Open ,quello di Mentana, l’anti-complottista per eccellenza al servizio della Versione Ufficiale. Ebbene: dalla stessa spiegazione di questi maggiordomi del Potere e Padroni del Diiscorso, emerge la natura fittizia, ipotetica – e truffaldina – dell’indice sulla base del quale distruggono le economie regionali.

In questi mesi abbiamo sentito parlare di Rt (che si legge erre con T) e di R0 (che si legge erre con 0). Di cosa si tratta? Come vengono calcolati questi indici? Perché sono così importanti ai tempi del Coronavirus e soprattutto possiamo fidarci? Proviamo a fare chiarezza. i miei commenti sono fra parentesi quadre.
Esordisce Mentana:
Cos’è l’indice di contagio Rt?
L’Rt ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo [ARBITRARIAMENTE SCELTO CON ALTISSSIMA APPROSSIMAZIONE, NDR] in relazione, però, all’efficacia delle misure restrittive [EFFICACIA IMMAGINARIA] – come il lockdown [CONTESTATO COME INUTILE PEhttps://www.ilmessaggero.it/salute/focus/lockdown_covid_studio-5873433.html] o, più recentemente, le zone rosse, arancioni e gialle – volute dal governo per frenare [SIC] l’avanzata del virus.
Non è altro che un tasso di contagiosità [DEL TUTTO IPOTETICO E APPROSSIMATIVO] che ci spiega, in alte parole, quanto è contagioso il virus dopo l’applicazione delle restrizioni [DATO IMMAGINARIO…].

Come funziona?
In concreto, se l’indice Rt è 2 vuol dire che ogni infetto, in un determinato periodo, può [PER IPOTESI ARBITRARIA] contagiare due persone e queste due persone ne possono contagiare altre due a testa nel periodo successivo [QUANTO SUCCESSIVO? COM’è LUNGO IL PERIODO?].

Per questo motivo è bene che l’indice Rt resti sotto quota 1. Se superiore, scattano nuovi divieti: significa, infatti, che ogni persona ne ha contagiata un’altra.

Come viene calcolato?
L’Rt, pur essendo molto affidabile, non può essere l’unico parametro da prendere in considerazione per assumere decisioni importanti, che impattano sulla vita di tutti. Il motivo? L’Rt viene calcolato solo sui sintomatici, ovvero sui pazienti che, trasferiti in ospedale o rimasti a casa, hanno avuto sintomi riconducibili al Covid [SINTOMI PARA-INFLUENZALI].

Per questo motivo è bene che l’indice Rt resti sotto quota 1. Se superiore, scattano nuovi divieti: significa, infatti, che ogni persona ne ha contagiata un’altra.

Come viene calcolato?
L’Rt, pur essendo molto affidabile, non può essere l’unico parametro da prendere in considerazione per assumere decisioni importanti, che impattano sulla vita di tutti. Il motivo? L’Rt viene calcolato solo sui sintomatici, ovvero sui pazienti che, trasferiti in ospedale o rimasti a casa, hanno avuto sintomi riconducibili al Covid [SINTOMI PARA-INFLUENZALI].
Non vengono presi in considerazione gli asintomatici [I SANI!] che, come sappiamo [DA CHI LO AVETE SAPUTO?] , costituiscono una grande fetta dei positivi [POSITIVI A COSA? A TAMPONI CHE DANNO IL 95% DI FALSI POSITIVI!] .
La scelta di non considerare gli asintomatici è saggia perché in questo modo l’indice Rt viene calcolato con criteri stabili nel tempo: la popolazione degli asintomatici [SANI CIOè] , invece, non può essere stimata con certezza[ PER FORZA, ESSENDO SANI…].

Il ruolo dei soggetti asintomatici [sani]
L’individuazione di soggetti asintomatici dipende molto dalla capacità di effettuare screening [DALNUMERO DI TAMPONI FATTI TAPPETO] da pare dei dipartimenti di prevenzione e, dunque, cambia nel tempo [Più TAMPONI, Più TROVI SANI CHE SONO “POSITIVI” AL TAMPPONE FALSO NEL 95% DEI CASI] .
Se ci sono meno positivi e se, dunque, c’è meno pressione sul sistema sanitario, lo screening funziona meglio, viceversa si rischia di perderne il controllo [DE CHE?].

Questo significa che un aumento o una diminuzione dei casi asintomatici non dipende tanto dalla trasmissibilità del virus nel nostro Paese ma dal numero di analisi che sono state effettuate [CONFERMA: PIU TAMPONI FANNO Più AUMENTA L’INDICE RD, CHE SOSTITUISCE LO RT
Va sottolineato, inoltre, che l’indice Rt, in alcune occasioni, ha creato allarmismo. Nel corso di questi mesi, abbiamo visto come un minimo rialzo di contagi sia stato in grado di causare un’impennata del valore dell’Rt proprio nelle regioni con un basso numero di casi (e, dunque, non in particolare sofferenza). Diversamente, nelle zone con un aumento importante di contagi, però stabile nel tempo, si è osservato come l’Rt sia rimasto sostanzialmente invariato.

Cos’è l’R0 e qual è la differenza con l’indice di contagio Rt?
L’R0, diversamente da Rt, ci spiega quante persone può contagiare, in media [IMMAGINARIA], un soggetto positivo a [PRESUNTO] inizio epidemia, cioè al tempo 0 [FAVOLOSO], in una popolazione suscettibile [QUANDO UNA POPOLAZIONE E’ SUSCETTIBILE? A COSA?] e soprattutto in assenza di interventi di contenimento del virus [ASSENZA MAI AVVENUTA NEI 18 MESI DELLA PSEUDO, GRAZIE A SPERANZA]] . Dato che non tiene conto dell’evoluzione del virus. In termini più tecnici, si tratta della potenziale trasmissibilità della malattia infettiva non controllata nella sua fase iniziale. Concretamente, se R0 è pari a 1 significa che un malato può infettare una persona, se è a due ne può contagiare due e così via. Per calcolare questo indice è importante avere un valore a inizio epidemia da usare come riferimento [VALORE IRREALE, ASTRATTO E ARBITRARIO].
Se R0 viene calcolato solo [SIC!] nel periodo iniziale dell’epidemia [COME HA DA ESSERE “PER DEFINIZIONE”] , Rt viene calcolato nel tempo così da consentirci di monitorare l’efficacia degli interventi di contenimento nel corso dei mesi (o degli anni).

R0 e Rt, dunque, possono essere calcolati su base statistica a partire da una curva di incidenza [FIITTIZIA] di casi giornalieri (quindi il numero di nuovi [IPOTETICI] casi, giorno per giorno) [. In altre parole, Rt e R0 misurano lo stesso numero: a variare è il tempo in cui viene fatta la misura, quindi all’inizio [IMMAGINARIO] per R0 e durante l’epidemia per Rt (che viene continuamente rivisto [DA “LORO” A LORO ARBITRIO] e da cui dipendono le decisioni del governo).

Perché i casi aumentano e l’Rt no?
Semplicemente perché sono calcolati con dati diversi. Il conteggio dei casi – come spiega l’Iss – si riferisce al numero complessivo di persone infettate ogni giorno sul territorio italiano (dunque per data di diagnosi) mentre l’Rt viene calcolato sui casi con sintomi non importati e riferito ai tempi in cui questi sintomi si sono sviluppati (quindi per data di inizio sintomi). Questo significa che il calcolo dell’Rt è relativo solo a una parte della curva e, più precisamente, a un periodo temporale che risulta essere sfalsato di circa una settimana.

[CON L’INSERZIONE DEGLI ASINTOMATICI VERDRETE COME AUMENTARNNO SIA “I CASI” CHE LO RT… pardon, lo RD]

Se l’epidemia fosse reale, vedremmo i morti per le strade e i monatti portare via i cadaveri dalle case. Invece sappiamo che esiste dall’indice RT che diventa RD.
 
Giudicate voi su chi stia mentendo,

La Grande Impostura in video
Maurizio Blondet 18 Aprile 2021
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Ennesimo capolavoro documentale sull’isolamento del cov-sars 2.
Il video parte con una imbarazzante, desolante sfilata di presunti esperti e tecnici con le loro roboanti affermazioni…
e si conclude con l’impietosa pubblicazione di documenti ufficiali in senso opposto che vengono da altri paesi.
Giudicate voi su chi stia mentendo, vuoi per ignoranza, vuoi per complicità e se l’ignoranza basti come attenuante, considerando le vite che stanno venendo spente da 18 mesi a questa parte.
Tonnellate di documenti, settimane di studio, contatti e richieste di chiarimenti.
Non finisce qui e, forse, non finirà mai.

Tonnellate di documenti, settimane di studio, contatti e richieste di chiarimenti.

Non finisce qui e, forse, non finirà mai.

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Silenzio Stampa di Gigi Moncalvo: "Loggia Ungheria, i giornali non pubblicarono il dossier"
 

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