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Rcs, per Consob nuovo patto non fa scattare obblighi opa
Rcs, per Consob nuovo patto non fa scattare obblighi opa
MILANO, 6 agosto (Reuters) - Il nuovo patto di sindacato di [LINK:3820f61188]Rcs[/LINK:3820f61188] supera l'esame di Consob. In una nota diffusa stamane e pubblicata sul sito della Commissione (www.consob.it) Consob ha infatti stabilito che l'accordo stretto il 7 luglio non fa scattare la normativa sulle opa.
Ma la Commissione avverte che se cambiasse la successione temporale prefigurata nel quesito per l'adesione al patto dei diversi soggetti potrebbe scattare l'obbligo di opa.
Alla Consob erano state presentate, con la richiesta di un parere, le operazioni previste dagli accordi siglati dal patto Rcs il 7 luglio per la ripartizione della quota dell'8,6% messa in vendita da Gemina e l'ingresso di nuovi soci.
In particolare, diceva la nota diffusa in quell'occasione, si intendeva chiedere conferma alla Commissione che l'apporto immediato di azioni detenute da oltre 12 mesi, che faccia salire il possesso complessivo sopra il 50% del capitale ordinario, consenta ulteriori apporti di azioni acquistate da meno di 12 mesi, senza obblighi di Opa.
Il patto Rcs aveva infatti espresso disponibilità ad ammettere come nuovi soci Fondiaria-Sai della famiglia Ligresti con il 5% del capitale ordinario, Capitalia con il 2%, Diego Della Valle con l'1,97% e Francesco Merloni con l'1,5% "nei tempi e nei modi che non determinino le condizioni per l'applicazione della disciplina dell'Opa obbligatoria". Una volta ammesso al patto, Della Valle avrà la facoltà di accrescere la propria quota al 5%.
Dei quattro candidati all'ingresso, solo Ligresti detiene azioni Rcs da oltre 12 mesi.
In base all'accordo, inoltre, Mediobanca potrà rilevare ulteriori quote da Banca Intesa "con la gradualità necessaria a far sì che, tenuto conto dell'entrata di nuovi partecipanti e degli ulteriori acquisti da parte di altri soci del patto, la quota apportata al patto non superi il 25% del capitale sindacato".
Intesa e Pirelli & C avranno infine la facoltà di accrescere rispettivamente la propria partecipazione al 5% del totale sindacato, mentre Italmobiliare potrà salire al 7%.
Rcs, per Consob nuovo patto non fa scattare obblighi opa
MILANO, 6 agosto (Reuters) - Il nuovo patto di sindacato di [LINK:3820f61188]Rcs[/LINK:3820f61188] supera l'esame di Consob. In una nota diffusa stamane e pubblicata sul sito della Commissione (www.consob.it) Consob ha infatti stabilito che l'accordo stretto il 7 luglio non fa scattare la normativa sulle opa.
Ma la Commissione avverte che se cambiasse la successione temporale prefigurata nel quesito per l'adesione al patto dei diversi soggetti potrebbe scattare l'obbligo di opa.
Alla Consob erano state presentate, con la richiesta di un parere, le operazioni previste dagli accordi siglati dal patto Rcs il 7 luglio per la ripartizione della quota dell'8,6% messa in vendita da Gemina e l'ingresso di nuovi soci.
In particolare, diceva la nota diffusa in quell'occasione, si intendeva chiedere conferma alla Commissione che l'apporto immediato di azioni detenute da oltre 12 mesi, che faccia salire il possesso complessivo sopra il 50% del capitale ordinario, consenta ulteriori apporti di azioni acquistate da meno di 12 mesi, senza obblighi di Opa.
Il patto Rcs aveva infatti espresso disponibilità ad ammettere come nuovi soci Fondiaria-Sai della famiglia Ligresti con il 5% del capitale ordinario, Capitalia con il 2%, Diego Della Valle con l'1,97% e Francesco Merloni con l'1,5% "nei tempi e nei modi che non determinino le condizioni per l'applicazione della disciplina dell'Opa obbligatoria". Una volta ammesso al patto, Della Valle avrà la facoltà di accrescere la propria quota al 5%.
Dei quattro candidati all'ingresso, solo Ligresti detiene azioni Rcs da oltre 12 mesi.
In base all'accordo, inoltre, Mediobanca potrà rilevare ulteriori quote da Banca Intesa "con la gradualità necessaria a far sì che, tenuto conto dell'entrata di nuovi partecipanti e degli ulteriori acquisti da parte di altri soci del patto, la quota apportata al patto non superi il 25% del capitale sindacato".
Intesa e Pirelli & C avranno infine la facoltà di accrescere rispettivamente la propria partecipazione al 5% del totale sindacato, mentre Italmobiliare potrà salire al 7%.