... all'anima dell'errore
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Il numero si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato. «È stato un errore materiale»
ROMA - «Il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato della Repubblica». Lo rende noto il Viminale, spiegando che «il primo, provvisorio calcolo delle schede contestate è frutto di un errore materiale».
SOMMA SBAGLIATA - Con riferimento a notizie di stampa, spiega la nota del Viminale, «la direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell'Interno conferma che il primo, provvisorio calcolo delle schede contestate è frutto di un errore materiale che, per alcune province, ha portato a sommare le 'schede contestatè vere e proprie con le schede nulle o bianche ». «Preso atto dell'errore - prosegue la nota - e condotti gli ulteriori, scrupolosi accertamenti disposti dal ministro (accertamenti ora in via di conclusione), la medesima direzione centrale precisa che il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131, per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135, per il Senato della Repubblica».
DATI ANCORA PROVVISORI - Ovviamente, conclude il Viminale, «si tratta di dati ancora provvisori, in attesa delle definitive decisioni formali degli uffici centrali circoscrizionali e degli uffici elettorali regionali».
BERLUSCONI: RESISTEREMO - Un premier lapidario ha affrontato i giornalisti a Roma, poco prima di partire per Milano dove in serata si gioca Milan-Inter. «No, non ho sentito Prodi» ha risposto, lasciando Palazzo Grazioli, alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se avesse chiamato il leader dell'Unione alla luce del risultato elettorale confermato dal Viminale. «Quando lo chiamerà?», hanno chiesto i cronisti. «Non rilascio dichiarazioni», è stata la risposta del premier. Poi, rivolto alla folla che lo attendeva, ha detto: «Auguri, andiamo avanti, resisteremo».
AN: VICENDA NON CHIUSA - «I dati diffusi oggi dal Viminale in ordine al numero delle schede contestate non chiudono la vicenda. Ci sono centinaia di migliaia di schede nulle che in questa fase la legge non permette di controllare» ha dichiarato Ignazio La Russa, presidente dei deputati di Alleanza Nazionale. «Confermo che, se non di brogli, è corretto parlare di gravi irregolarità», ha agiunto La Russa.
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Il numero si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato. «È stato un errore materiale»
ROMA - «Il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato della Repubblica». Lo rende noto il Viminale, spiegando che «il primo, provvisorio calcolo delle schede contestate è frutto di un errore materiale».
SOMMA SBAGLIATA - Con riferimento a notizie di stampa, spiega la nota del Viminale, «la direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell'Interno conferma che il primo, provvisorio calcolo delle schede contestate è frutto di un errore materiale che, per alcune province, ha portato a sommare le 'schede contestatè vere e proprie con le schede nulle o bianche ». «Preso atto dell'errore - prosegue la nota - e condotti gli ulteriori, scrupolosi accertamenti disposti dal ministro (accertamenti ora in via di conclusione), la medesima direzione centrale precisa che il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131, per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135, per il Senato della Repubblica».
DATI ANCORA PROVVISORI - Ovviamente, conclude il Viminale, «si tratta di dati ancora provvisori, in attesa delle definitive decisioni formali degli uffici centrali circoscrizionali e degli uffici elettorali regionali».
BERLUSCONI: RESISTEREMO - Un premier lapidario ha affrontato i giornalisti a Roma, poco prima di partire per Milano dove in serata si gioca Milan-Inter. «No, non ho sentito Prodi» ha risposto, lasciando Palazzo Grazioli, alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se avesse chiamato il leader dell'Unione alla luce del risultato elettorale confermato dal Viminale. «Quando lo chiamerà?», hanno chiesto i cronisti. «Non rilascio dichiarazioni», è stata la risposta del premier. Poi, rivolto alla folla che lo attendeva, ha detto: «Auguri, andiamo avanti, resisteremo».
AN: VICENDA NON CHIUSA - «I dati diffusi oggi dal Viminale in ordine al numero delle schede contestate non chiudono la vicenda. Ci sono centinaia di migliaia di schede nulle che in questa fase la legge non permette di controllare» ha dichiarato Ignazio La Russa, presidente dei deputati di Alleanza Nazionale. «Confermo che, se non di brogli, è corretto parlare di gravi irregolarità», ha agiunto La Russa.
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