le TASSE ecologiche che vuole TRIA

tontolina

Forumer storico
LA VIA VERDE DI TRIA E’ COSTELLATA DI TASSE… Quando l’ecologismo di maniera di svuota le tasche




La crisi di governo ha avuto un lato positivo: quello di rinviare almeno di qualche settimana la “Via Verde ed Ecologista” che Tria stava preparando nella finanziaria, una strada tappezzata dall’unica cosa che un ministro, ahimè, dalla mentalità europeista sembra essere in grado di applicare e suggerire: LE TASSE.

Come riporta Italia Oggi il Ministero dell’Economia e Finanza aveva allo studio, ed in via di realizzazione, un bel po’ di imposte che avrebbero guidato il percorso “Verde” dell’Italia. Nell’ordine:

  • un’imposta aggiuntiva sui biglietti aerei parametrata alla tratta, di 8 euro in più per quelle nazionali, 25 euro fino a 6.000 km e 45 euro oltre i 6.000 km. Tra l’altro l’imposta andrebbe in senso contrario a quella che vuole applicare la Germania e che cerca di spingere le persone ad utilizzare il più ecologico treno, concentrandosi quindi sulle tratte nazionali. Quindi si tratta solo di un modo per fare cassa ammantandolo di ecologismo;
  • un superbollo per le auto più vecchie, sino ad euro 3, mossa ovviamente anti-sociale perchè se una persona ha un’auto euro 3 è perchè non può permettersi un’auto nuova. Quindi penalizziamo un povero facendogli pagare più tasse;
  • l’applicazione dell’aliquota IVA ordinaria ai prodotti alimentari avvolti in plastica, al posto delle aliquote agevolate al 4% o al 12%. Questo porterebbe all’aumento forzoso di molti prodotti alimentari di base. Ad esempio il pane il provincia di Napoli è venduto confezionato per una norma locale, quindi passerebbe dal 4% al 22% in modo automatico. Inoltre molti prodotti della GDO, anche piccola, venduti libero servizio confezionati passeranno al 22%.
In realtà sempre più spesso l’ecologismo sembra solo una scusa per far pagare, con una scusa moralistica, più tasse al consumatore.Del resto Tria è l’amante della tassazione indiretta e come riuscire a farla accettare se non dandole un’apparenza di moralità. Insomma, siamo di fronte al solito schifo.
 
STRETTA FISCALE DEL NUOVO GOVERNO: SALTA IL FORFETTARIO (DA MONEY.IT)





Una delle misure che aveva avuto più successo sia per l’emersione del sommerso, sia per l’apertura di nuove attività, rischia di saltare nel 2020 sulla spinta della stretta fiscale che verrà applicata dal governo Rosso Giallo.

Prendiamo il testo da Money.it

Il regime forfetario sarà abolito nel 2020? Si tratta di una domanda legittima, trattandosi di una misura fortemente voluta dalla Lega, che ormai è, per sua stessa orchestrazione, fuori dai giochi politici.

Col nuovo Governo in formazione tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sono molte le novità attese, soprattutto in ambito fiscale.

Se è vero che per molti aspetti Pentastellati e PD sono agli antipodi, per quanto riguarda le politiche fiscali forse sarà più facile trovare dei compromessi, considerato che i due partiti hanno a cuore le politiche redistributive.

Tra le varie misure fiscali in bilico, dunque, potrebbe esserci il regime forfetario, visto che la flat tax del 15% per le partite IVA era stata una proposta della Lega osteggiata dagli altri protagonisti della scena politica.

….

Si profilano due diverse soluzioni: la più drastica è quella di una possibile abolizione, la più verosimile è quella di un ridimensionamento e di un ripristino dei vecchi limiti di accesso.

Quindi addio al vecchio tetto del 65000 euro e probabile ritorno ai mini-tetti del 25 o 50 mila euro, se non allo scioglimento completo del regime agevolato, che pure aveva avuto un grande successo guidando anche una forte ripresa dell’occupazione. Il PD ed i Cinque stelle devono fare cassa e quindi si distruggono una delle riforme più riuscite del governo gialloverde.

Complimenti.
 
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Dai biglietti aerei alla plastica, allo studio nuove tasse ecologiche - ItaliaOggi.it
 

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