L'EGOISMO E'SEMPRE STATO LA PESTE DELLA SOCiETA'E QUANDO E'STATO MAGGIORE.....

ecco il futuro :eek::eek::eek::eek::eek::eek:

chi sarà il "salvatore"?

sarà forse KenshirOlly ? :D:D:D:D:D:D:D:D:D

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=Y7vkPviOSqo]YouTube - Kenshiro Tribute - Tough Boy - Tributo a Ken il Guerriero[/ame]
 
Marcuse.......
«...esistono in questa società molte cose che io non vorrei respingere del tutto [...] quello che però rifiuto nel modo più completo è il modo in cui questa società è organizzata, il modo in cui essa sperpera ed abusa delle proprie risorse, il modo in cui accresce la ricchezza di una parte della popolazione e allo stesso tempo non si preoccupa di fare praticamente niente contro la cruda povertà esistente in vaste aree del pianeta...».
 
Ralf Dahrendorf - L'impossibile quadratura del cerchio e il capitalismo responsabile


«I paesi dell’OCSE, per dirla in modo molto diretto e sbrigativo, hanno raggiunto un livello di sviluppo in cui le opportunità economiche dei loro cittadini mettono capo a scelte drammatiche. Per restare competitivi in un mercato mondiale in crescita devono prendere misure destinate a danneggiare irreparabilmente la coesione delle rispettive società civili. Se sono impreparati a prendere queste misure, devono ricorrere a restrizioni delle libertà civili e della partecipazione politica che configurano addirittura un nuovo autoritarismo. O almeno questo sembra essere il dilemma. il compito che incombe sul primo mondo nel decennio prossimo venturo è quello di far quadrare il cerchio fra creazione di ricchezza, coesione sociale e libertà politica. La quadratura del cerchio è impossibile; ma ci si può forse avvicinare, e un progetto realistico di promozione del benessere sociale probabilmente non può avere obiettivi più ambiziosi.» Ralf Dahrendorf, Quadrare il cerchio, 1995.

(...)" Si dovrebbe quindi verificare un ritorno all'etica protestante di beata memoria? È possibile un tale ritorno? La risposta all'ultima domanda non può che essere: probabilmente no. (...) Non ci sarà quindi nessun ritorno all'etica protestante. E tuttavia un ravvivamento delle antiche virtù è possibile e auspicabile. Il paradosso del capitalismo di cui parla Daniel Bell non potrà sparire del tutto: il motore del capitalismo moderno fonda su preferenze che i metodi del capitalismo moderno non contribuiscono a rafforzare. Per formularla in maniera meno astratta: lavoro, ordine, servizio, dovere rimangono i prerequisiti del benessere; ma lo stesso benessere significa piacere, divertimento, desiderio e distensione. Gli uomini lavorano duro per creare beni che in senso stretto sono superflui.
Non torneremo al capitalismo di risparmio, ma a un ordine in cui il soddisfacimento dei bisogni è coperto dal necessario valore aggiunto. Il capitalismo di debito deve essere ricondotto a una misura sopportabile. È necessario qualcosa come un "capitalismo responsabile", sebbene nel concetto di responsabilità è necessario che risuoni soprattutto la prospettiva di medio periodo, ovvero quella di un nuovo rapporto col tempo. (...) È importante che tra pacchetti congiunturali e schemi di salvataggio non si perda di vista il dopo-crisi, perché in questi anni si decide in quale tempo vivrà la prossima generazione di cittadini delle società libere." Ralf Dahrendorf, Il mondo che verrà ha radici antiche, (IlSole24Ore, 26 aprile 2009)
 
una volta un filosofo disse:
<<L'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere>>

...Parmenide
 
Perfetta sintesi di nichilismo cinico. Approvo incondizionatamente.


Beh, non esageriamo.

da Wikipedia:

«Tutta la nostra cultura europea si muove in una torturante tensione che cresce da decenni in decenni, come protesa verso una catastrofe: irrequieta, violenta, precipitosa; simile ad una corrente che vuole giungere alla fine, che non riflette più ed ha paura di riflettere. »

A tale condizione seguirebbe, secondo Nietzsche, un risorgimento della volontà legislatrice umana e un superamento della condizione di malattia attraverso una multiforme rivalutazione dell'esistenza (nichilismo attivo) libera da ogni pretesa di verità assoluta.

Il razionalismo, di cui Parmenide è il capofila, è a mio parere da mettere in relazione con il solito titolo profetico del 3d di Olly.

Il razionalismo ellenico per me è la madre di tutti gli egoismi, delle strutture verticistiche di comando, delle gerarchie sclerotizzanti, delle Inquisizioni che tagliano le ali della conoscenza.

Dell'occidente moderno in poche parole, inteso come dissipatore di risorse e despota annientatore di un qualsiasi approccio ecologico all'esistenza umana.
 

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