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Pronta la provocazione contro la Serbia
Maurizio Blondet 27 Marzo 2024Qui l’allarmante dichiarazione al popolo fatta dal presidente Vucic:
Pronta la provocazione contro la Serbia
Qui l’allarmante dichiarazione al popolo fatta dal presidente Vucic: https://twitter.com/Lukyluke311/status/1772781358592438746?s=20 “In questo momento non è facile per me dire quali notizie abbiamo ricevuto nelle ultime 48 ore… gli interessi nazionali […]
“In questo momento non è facile per me dire quali notizie abbiamo ricevuto nelle ultime 48 ore… gli interessi nazionali vitali sia della Serbia che della Republika Srpska sono minacciati nell’immediato. Nei prossimi giorni informerò il popolo serbo su tutte le sfide che lo attendono. Sarà dura, più dura che mai. Combatteremo. Vincerà la Serbia.”
-Presidente Serbo, Vucic, sul suo account Instagram, in cui ha denunciato la minaccia agli interessi vitali e nazionali della Serbia.
Giorni fa Cesare Sachetti aveva informato che gli agenti del Mossad e i nostri annegati nel lago Maggiore, stavano preparando un false flag e provocazione contro la Serbia-
Alla luce delle dichiarazioni di Vucic, vale la penaa di riportare l’articolo di Sacchetti:Non solamente uomini dell’AISE e del Mossad
c’erano anche agenti dei servizi britannici del MI6 assieme ad almeno un elemento dell’apparato di intelligence della NATO.
I serbi si sono radunati nei giorni scorsi per protestare contro dei sindaci appartenenti alla minoranza etnica albanese. Sindaci che sono stati eletti in delle consultazioni boicottate dalla popolazione serba portando così l’affluenza ad un microscopico 3,5%.[chi oggi dice di non andare a votare o è corrotto o è stupido... la medesima cosa è successa in ucraina]
I serbi chiedevano la rimozione di tali sindaci da essere sostituiti con degli ufficiali governativi inviati invece da Belgrado.
Le forze della NATO che si trovano nell’area hanno iniziato a tirare gas lacrimogeni contro la folla nonostante i manifestanti serbi non avessero aggredito in nessun modo le forze di sicurezza atlantiche.
Le chiavi della politica estera di Roma non sono a Roma. Sono a Tel Aviv.
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