Liberalizzazione del notariato

Amleto

Forumer attivo
Legge n. 89 del 16.2.1913.
Ordinamento del notariato

Articolo 4.
1. Il numero e la residenza dei notai per ciascun distretto è determinato con decreto del Ministro della giustizia emanato, uditi i Consigli notarili e le Corti d’appello, tenendo conto della popolazione, della quantità degli affari, della estensione del territorio e dei mezzi di comunicazione, e procurando che di regola ad ogni posto notarile corrispondano una popolazione di almeno 7.000 abitanti ed un reddito annuo, determinato sulla media degli ultimi tre anni, di almeno 50.000 euro di onorari professionali repertoriali.
2. La tabella che determina il numero e la residenza dei notai dovrà, udite le Corti d’appello e i Consigli notarili, essere rivista ogni sette anni, e potrà essere modificata parzialmente anche entro un termine più breve, quando ne sia dimostrata l’opportunità.

A quando l'abrogazione e quindi la liberalizzazione di tale settore?
Basterebbe un emendamentino nella approvanda legge di stabilita'. O un bel referendum. Lo facciamo?

Saluti
 
Il comma 1 dell’art. 1, D.Lgs. 1° dicembre 2009, n. 179, in combinato disposto con l’allegato 1 allo stesso decreto, come modificato dall'allegato C al D.Lgs. 13 dicembre 2010, n. 213, ha ritenuto indispensabile la permanenza in vigore del presente provvedimento, limitatamente agli articoli 1, 2, 3, commi 2, 3 e 4, 4....

Ah pero'....si e' ritenuta indispensabile la permanenza in vigore dell'articolo 4 succitato: manina dei notai....?

Saluti
 
Legge n. 89 del 16.2.1913.
Ordinamento del notariato

Articolo 4.
1. Il numero e la residenza dei notai per ciascun distretto è determinato con decreto del Ministro della giustizia emanato, uditi i Consigli notarili e le Corti d’appello, tenendo conto della popolazione, della quantità degli affari, della estensione del territorio e dei mezzi di comunicazione, e procurando che di regola ad ogni posto notarile corrispondano una popolazione di almeno 7.000 abitanti ed un reddito annuo, determinato sulla media degli ultimi tre anni, di almeno 50.000 euro di onorari professionali repertoriali.
2. La tabella che determina il numero e la residenza dei notai dovrà, udite le Corti d’appello e i Consigli notarili, essere rivista ogni sette anni, e potrà essere modificata parzialmente anche entro un termine più breve, quando ne sia dimostrata l’opportunità.

A quando l'abrogazione e quindi la liberalizzazione di tale settore?
Basterebbe un emendamentino nella approvanda legge di stabilita'. O un bel referendum. Lo facciamo?

Saluti

Il comma 1 dell’art. 1, D.Lgs. 1° dicembre 2009, n. 179, in combinato disposto con l’allegato 1 allo stesso decreto, come modificato dall'allegato C al D.Lgs. 13 dicembre 2010, n. 213, ha ritenuto indispensabile la permanenza in vigore del presente provvedimento, limitatamente agli articoli 1, 2, 3, commi 2, 3 e 4, 4....

Ah pero'....si e' ritenuta indispensabile la permanenza in vigore dell'articolo 4 succitato: manina dei notai....?

Saluti


ottimo Amleto, bentornato :):)
l'eccellente osservazione mostra quello che IMHO è il paradosso italiano

siamo quelli messi peggio e quelli messi meglio
il peggio è perchè siamo immobili, screditati, incapaci di fare alcunchè
il meglio è perchè... le riforme a noi necessarie sono quasi a costo zero: si tratta di rimettere in moto una economia, ma prima ancora una società, bloccata da vent'anni di gattopardismo

alla raccolta firme da Te proposta, di cui mi eleggo primo sottoscrittore, aggiungo una nuova norma:
licenziamento per giusta causa e/o per comprovata inefficienza dei dirigenti ( solo dei dirigenti) pubblici
la norma, a minor impatto sociale rispetto a una sua estensione a tutta la PA, permette da subito potenziali risparmi ( i dirigenti pubblici prendono più di 10 volte lo stipendio dei loro sottoposti, pare) e aumenterebbe l'efficienza del sistema come per magia :cool:
... aggiungerei , come richiesto da Brunetta, la norma per cui la PA non può chiedere documenti già in suo possesso .... quello sì che sarebbe semplificante :rolleyes::rolleyes: ... ma ahimè il ministro non lo sa :wall: ma io sì, la legge già esiste , da anni .... cfr d.P.R. n. 445 del 2000, Corte di Cassazione pronuncia n. 12284 del 5 ottobre 2001 , e precedenti norme ... ne ricordo già del 1980 ....
si potrebbe aggiungere, a questo punto, una mora per diritti di segreteria e/o morali: se la PA richiede un documento che è ( o dovrebbe ) essere giò in suo possesso, il cittadino può rifiutarsi di produrlo o consegnarne copia e chiedee il rimborso, scalabile dalle imposte: così la pianterebbero, infra, di chiedere copie di bollettini pagati e di imposte versate


con grande piacere di averti riletto, un cordiale saluto dal vostro affezionato
Orazio :)
 
Ultima modifica:
Aggiungo la abolizione delle autocertificazioni .... Che sia la pa a fornire i certificati, che è compito suo e non nostro : è solo un modo di nascondere altre inefficienze

ps
ci leggono ???

sole 24ore, 4 novembre, pag 31
Certo è che finora gran parte delle operazioni definite «semplificazione amministrativa» si sono risolte, per ammissione comune, in complicazioni e maggiori costi perché, se l’impresa ha risparmiato qualche euro per diritti e tasse, ha dovuto rivolgersi a consulenti e intermediari, con costi ben più elevati, assumendosi inoltre grosse responsabilità nella compilazione di autocertificazioni complesse.
 
Ultima modifica:
Diletto Orazio anche a te un cordiale saluto.
Riforme a costo zero tante e io direi licenziamento per giusta causa esteso sia alla dirigenza che al comparto: avere dei sottoposti che fingono di lavorare riscrivendo 15 volte lo stesso documento innervosisce un po'....
D'altra parte anche l'attribuzione di responsabilita' ai centri di spesa piu' vicini ai cittadini e' monca se non si riforma l'articolo 23 Cost: basta vedere cosa dice la Corte costituzionale con sent. 28.10.2011 non ancora numerata circa una legge regionale piemontese che ha imposto ai gestori di discariche di rifiuti urbani, e a favore dei Comuni sede degli impianti stessi, un contributo annuo commisurato al peso dei rifiuti, dichiarata illegittima per difetto di competenza.

L'evasione fiscale (e quindi la mancanza di partecipazione all'apprestamento dei servizi collettivi) e' la grande piaga: quando in un gruppo alcuni non vogliono partecipare ai costi comuni io proporrei l'esclusione dai diritti sia civili che sociali che politici: non hai pagato per la costruzione dell'ospedale sul reddito che hai percepito o sul patrimonio che possiedi, non ti curo quando ne hai bisogno.
Punto.

Ogni buona cosa a te caro Orazio.:)
 
Diletto Orazio anche a te un cordiale saluto.
Riforme a costo zero tante e io direi licenziamento per giusta causa esteso sia alla dirigenza che al comparto: avere dei sottoposti che fingono di lavorare riscrivendo 15 volte lo stesso documento innervosisce un po'....
D'altra parte anche l'attribuzione di responsabilita' ai centri di spesa piu' vicini ai cittadini e' monca se non si riforma l'articolo 23 Cost: basta vedere cosa dice la Corte costituzionale con sent. 28.10.2011 non ancora numerata circa una legge regionale piemontese che ha imposto ai gestori di discariche di rifiuti urbani, e a favore dei Comuni sede degli impianti stessi, un contributo annuo commisurato al peso dei rifiuti, dichiarata illegittima per difetto di competenza.

L'evasione fiscale (e quindi la mancanza di partecipazione all'apprestamento dei servizi collettivi) e' la grande piaga: quando in un gruppo alcuni non vogliono partecipare ai costi comuni io proporrei l'esclusione dai diritti sia civili che sociali che politici: non hai pagato per la costruzione dell'ospedale sul reddito che hai percepito o sul patrimonio che possiedi, non ti curo quando ne hai bisogno.
Punto.

Ogni buona cosa a te caro Orazio.:)


Una sintetica ed eccellente proposta, buon Amleto
mi ricorda, per analogia, l'effetto della introduzione della patente a punti: ha ridotto l'anarchia stradale molto più delle precedenti leggi draconiane, inserendo un metodo facile e graduale, ma anche serio e applicato, della riduzione di un diritto ( alla guida) quando non si rispetta un dovere .

Ti auguro una buona giornata
il tuo fedele amico Orazio :):)
 
il Notaio è uno che lavora, ma nell'immaginario collettivo (anche per colpa degli stessi notai che non sanno evidenziare bene la loro funzione secondo me) sembra uno che prende soldi per una firma....

allora io dico: riforme si, pianta organica allargata si.....ma quella funzione che quasi tutti disprezzano (secondo me per pura invidia) fa sì che in un paese come il nostro il contenzioso immobiliare sia praticamente pari allo zero! mi pare 0,001%. idem per il contenzioso sulle società!
se non ci fossero i notai il contezioso esploderebbe e le cause durerebbero ancora di più......
poi iio invito tutti a recarsi su uno studio e a passare una giornata con un notaio e a farsi mostrare quale istruttoria richiede una semplice compravendita di un box auto....
a causa delle cazzate populiste di bersani, i passaggi auto non sono più certificati dai notai: benissimo si dirà!
peccato che e nessuno lo sa perchè i giornali se ne guardano dal dirlo, c'è stata un'audizione in parlamento di un Pubblico Ministero che ha avvertito che da quando non c'è più l'autentica notarile per i passaggi di proprietà delle auto, sono sparite 18.000 automobili....;
sempre a causa dell'ottimo bersani, la cancellazione d'ipoteca oggi la cura la banca direttamente: benisssimo si dirà! invece no: poichè non c'è un atto autentico (quello del Notaio appunto) la cancellazione fatta dalla Banca non ha lo stesso valore legale della cancellazione fatta dal Notaio. Il risultato è che la Banca potrebbe disconoscerla e l'ipoteca, anche se il mutuo è estinto, restare in essere.....

in questi ultimi due casi si poteva fare una cosa molto semplice: lasciare la competenza al notaio, ma imporgli un onorario fisso ed agevolato....
ma ovviamente il popolo ha bisogno di cazzate opuliste e quindi.....dagli al Notaio!

AD AMLETO PROPONETE SOLO COSE RIGUARDANTI IL NOTARIATO....LUI è UNO CHE ODIA I NOTAI! CHISSà PERCHè?!?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto