Limite prelievo contanti, cosa cambia con la legge bilancio 2019

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Limite prelievo contanti, cosa cambia con la legge bilancio 2019
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Limite prelievo contanti, cosa cambia con la legge bilancio 2019


22 giugno 2019 - Con una nota pubblicata sul sito dell’Unità di Informazione Finanziaria, la Banca d’Italia comunica importanti novità sul limite del prelievo contanti e sui controlli a esso collegati.

Come si legge nel comunicato, infatti, i soggetti interessati (le banche, Poste Italiane S.p.A., gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica) avranno l’obbligo di inviare comunicazione non solo all’Agenzia delle Entrate, ma anche alla stessa Unità di Informazione Finanziaria. L’obiettivo è quello di rendere più stringenti i controlli sui prelievi in contanti, fatti sia attraverso bancomat e Postamat, sia direttamente allo sportello, così da contrastare reati legati al riciclaggio di denaro o reati più gravi (come, ad esempio, l’usura e l’abusivismo finanziario).

L’obbligo scatterà a partire dal 1 settembre 2019, quando banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica avranno 15 giorni di tempo per inviare le comunicazioni relative ai prelievi fatti ad aprile, maggio, giugno e luglio 2019. Dal 1 ottobre 2019, invece, le banche e gli altri soggetti interessati potranno inviare le comunicazioni relative al mese precedente. La misura si è resa necessaria in seguito al provvedimento dello scorso 28 marzo (sempre di Bankitalia), che dà attuazione alla normativa antiriciclaggio.

L’obbligo, come detto, riguarderà tutti gli istituti di credito presenti in Italia e, come detto, tutti i cittadini e attività produttive che effettueranno prelievi in contanti. Si vogliono così smascherare quei cittadini che utilizzano i contanti per fini illegali e contrastare il riciclaggio e altre attività illecite. Nelle comunicazioni che verranno inviate all’Unità di Informazione Finanziaria saranno incluse la data dell’operazione, l’importo, la causale, la filiale, i dati identificativi del cliente. Ciò consentirà di avere uno storico completo dei movimenti in contanti e valutare se sono congruenti con le dichiarazioni reddituali dei contribuenti (di questo si occuperà anche l’Agenzia delle Entrate).

Ma quali sono i nuovi limiti al prelievo dei contanti? Secondo la nota della Banca d’Italia, i soggetti interessati dovranno inviare segnalazioni riguardanti prelievi oltre i 10.000 euro. A dir la verità, i controlli saranno molto più stringenti: gli istituti di credito dovranno segnalare anche i prelievi oltre i 1.000 euronel caso in cui la somma mensile ecceda la soglia dei 10.000 euro. In questo modo, le autorità di controllo bancario e fiscale potranno controllare se qualcuno ha provato ad aggirare il limite spezzettando la somma in quantità di denaro più piccole.

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