l'INVASIONE dei migranti verso l'Europa

L'accoltellatore Italo-tunisino è indagato, simpatizza per l'ISIS
Corriere del Ticino-
MILANO - Tentato omicidio nei confronti di un poliziotto della Polizia ... i fianchi, mentre il suo superiore di 34 anni è stato ferito all'altezza della spalla destra. ... Milano, interessata dalla presenza di numerosi spacciatori extracomunitari, ... di due militari e un agente ieri sera alla stazione Centrale di Milano.
Centrale, profughi aggrediscono soldati: due feriti e un arresto
Corriere della Sera-
... Centrale a Milano, dove alcuni extracomunitari, che soggiornano ... Due militari sono rimesti leggermente feriti nel cercare di riportare la ...
Tensione fra extracomunitari e militari davanti alla stazione Centrale ...
 
di Zita Dazzi - 18 maggio 2017

"Modello Milano per tutta l'Italia" per l'accoglienza diffusa dei migranti sul territorio, con un protocollo che resta "aperto" per raccogliere altre firme dopo le 76 già arrivate da parte di sindaci dell'area metropolitana disposti ad accogliere 5065 profughi, oltre 500 in più rispetto ad oggi. Il tasso stabilito dal Viminale è di 3 profughi ogni mille abitanti.

Il ministro dell'Interno Marco Minniti oggi a Milano ha sottoscritto un accordo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il prefetto Luciana Lamorgese e i primi cittadini che sono disponibili ad accogliere i migranti in strutture sui loro territori, col sostegno del terzo settore e del volontariato, con un sistema di convenzione pagato dallo Stato. Un obiettivo che nessun prefetto nei quattro anni passati era riuscito a raggiungere e che ha fatto dire al ministro: "Oggi consegniamo all'Italia il modello Milano che tiene assieme accoglienza e qualità, un progetto di accoglienza diffusa in cui ognuno si assume le sue responsabilità, una chiave dell'integrazione che permette di gestire piccoli numeri di migranti spalmati sul territorio, perché è evidente che i grandi centri d'accoglienza, difficilmente possono coniugarsi con politiche forti di integrazione".

Minniti ha aggiunto: "Questo è un investimento sul futuro del nostro Paese, perché difficilmente chi è integrato diventa un punto di rottura per la società, chi ha fatto attentati erano i figli di una mancata integrazione. La mia idea della sicurezza nel nostro Paese è l'idea di una grande alleanza fra Stato e poteri locali, i sindaci, alleanza strategica per una moderna idea di sicurezza che non può essere gestita da Roma: Roma può dare indicazioni, ma territorio lo conoscono molto meglio i sindaci. In una democrazia conta moltissimo che si tenga conto del diritto di chi viene accolto e il diritto di chi accoglie, che non devono mai far sentire solo".

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha spiegato che "uno che fa il sindaco non può far finta che le cose magicamente si risolvano, e girarsi dall'altra parte. Non è giusto che ci sia qualcuno che deve fare anche la parte degli altri, perché questo dell'immigrazione è un tema che sarà dominante anche per le prossime decadi. Noi siamo qui oggi per una decisa presa di responsabilità, noi faremo la nostra parte. Milano è il Comune più importante e si candida a fare da guida a comuni dell'arcipelago. Questo è l'esempio di come si possa lavorare assieme, con tutte le difficoltà che abbiamo, non ci giriamo dall'altra parte".

Il prefetto Lamorgese ha sottolineato che ci sono voluti tre mesi di lavoro per convincere i sindaci dell'area milanese a farsi avanti e che ai Comuni spetterà di "reperire gli immobili per fare strutture d'accoglienza, che verranno gestite dal terzo settore, mentre la prefettura farà da stazione appaltante garantendo un tavolo di coordinamento e monitoraggio, nell'intento di ampliare e rafforzare il rapporto con gli enti locali".

Gli 80 sindaci che hanno firmato per ospitare i profughi da parte loro hanno chiesto il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine, un ascolto centrale per i problemi che si dovessero verificare, una certezza sul fatto che i numeri non cresceranno a dismisura e che si tratterà di un'accoglienza a termine.
...
Migranti, patto dell'accoglienza tra sindaci e Minniti: "Milano modello per l'Italia e l'Europa". No dei leghisti
 
Riecco la Kyenge: «Chi non accoglie i migranti dev’essere punito»
europa obbedisce !
Tajani: «Chi non accoglie i profughi merita la procedura d’infrazione»
Il presidente del Parlamento europeo: «Vigilare sulla ripartizione delle quote tra Paesi. E dotarsi di una strategia organica nei confronti dell’Africa: urgono investimenti forti»

Tajani: «Chi non accoglie i profughi merita la procedura d’infrazione»

ma dove sta scritto che dobbiamo pigliarci solo africani? ci sono poveri in tutto il mondo perfino in USA 60.000.000 di poverissimi

il vero motivo? e' l'espansione dell'impero in africa dove c'e' gia' l'euro con il franco francese
 
Sei polacco o ungherese, visto che vuoi che quei 2 stati non accolgono la loro quota di migranti attualmente situati in Italia e Grecia?
Se ci sono regole europee in base a cui i migranti che arrivano in Italia e Grecia devono essere distribuiti tra diversi stati, anche Ungheria e Polonia le devono rispettare.
Ungheria e Polonia sono abituati a ricavare vantaggi, contributi per lo sviluppo, da parte della UE. È il caso che accettino qualche onere dovuto, altrimenti meriterranno di subire sanzioni.


Strasburgo, 16 mag. (askanews) – L’Unione europea ha lanciato un ultimatum a Polonia e Ungheria intimando ai due Paesi che se entro giugno non avranno cominciato ad accogliere le quote loro assegnate di migranti dall’Italia o dalla Grecia rischiano l’apertura di una procedura di infrazione.

“Chiedo a Polonia e Ungheria che non hanno riallocato neanche una singola persona di cominciare a farlo adesso”, ha detto ai giornalisti il commissario alle Migrazioni Ue Dimitris Avramopoulos.

“Se non sarà intrapresa nessuna azione dai due Paesi prima del prossimo rapporto della Commissione di giugno, la Commissione non esiterà a ricorrere ai suoi poteri per aprire una procedura di infrazione”, ha aggiunto.

Ultimatum Ue a Polonia e Ungheria: accolgano migranti entro giugno - Askanews
 
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Il problema non e' Ungheria e Polonia, il problema e' l'Italia che fa entrare immigrati africani "economici"
e dato che ci sono gia' gli italiani "economici" non vedo perche' importarne altri se non per ovvi motivi "economici"
 
Il problema non e' Ungheria e Polonia, il problema e' l'Italia che fa entrare immigrati africani "economici"
e dato che ci sono gia' gli italiani "economici" non vedo perche' importarne altri se non per ovvi motivi "economici"
Il problema è che non riesci a capire che Tajani ha ragione.
Non si tratta di immigrati economici ma di un numero limitato di rifugiati che dovrebbero essere trasferiti dall' Italia ad altri stati.

Se anche Italia e Grecia sono in prima linea per quanto riguarda gli sbarchi di migranti, una parte dei rifugiati deve essere distribuita tra altri stati della UE , in base ad accordi.
Alcuni stati come Ungheria e Polonia fanno i furbi. Ma se non rispettano certe regole è giusto che subiscano procedure d'infrazione.


20 maggio 2017 10:50

Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, promette una procedura d’infrazione per i paesi che non accolgono i profughi in un’intervista al Corriere della Sera:


Si riferisce all’intesa del 2016 sulle quote di richiedenti asilo da assegnare a vari Stati membri?
«Esatto. Il nostro messaggio è in sintonia con quanto affermato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: l’Italia non può sopportare un peso del genere. Lo ha detto anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a Strasburgo elogiando la Guardia di Finanza e la Guardia costiera».

Austria, Polonia e Ungheria non hanno accettato alcuno di quei richiedenti asilo da redistribuire nell’Ue. La Repubblica Ceca non brilla in senso opposto. A Est c’è chi si difende
sostenendo che è stata la chiusura degli Stati all’epoca delle dittature filosovietiche a non rendere pronti oggi i cittadini ad aprire le porte. Peserebbero ancora retaggi di quei tempi.
«Ma che c’entra? Stiamo parlando di ricollocare poche migliaia di persone. Rifugiati, non immigrati, che sono in Italia e Grecia già controllati. Non milioni di cittadini. Demmo solidarietà ai Paesi dell’Est quando uscirono dalla dittatura comunista. Adesso ci attendiamo solidarietà».
...

Se verranno aperte procedure di infrazione verso alcuni Stati non prevede contraccolpi politici?
«Ce ne saranno, però le regole sono regole. Da commissario io ne aprii anche sul nostro Paese per ritardi nei pagamenti. Se uno prende i fondi strutturali, deve rispettare le decisioni comuni. E poi…».

E poi?
«Prima di arrivare a una sanzione c’è tempo. Una procedura d’infrazione non è una pena capitale. È l’avvio di un dialogo. Se si conclude male, arrivano le sanzioni. Sennò può concludersi positivamente, incentivare a fare di più. Questo è il segnale che diamo sull’emergenza».

La procedura d'infrazione per chi non accoglie i profughi - neXt QuotidianoneXt Quotidiano
 
Numero limitato? Solo ieri sono arrivati 2000!
Ma poi perché bisogna pagare quasi 5 miliardi di tasse italiane per gestire immigrati economici quando per i 150000 italiani che emigrano ogni anno nessuno paga 1 euro?
Gli africani sono utili solo a chi ci guadagna.
È inconcepibile la stupidità di chi va in piazza per accogliere stranieri ignorando giovani italiani disoccupati e 150.000 sempre italiani costretti a emigrare.

Forse non si è capito ma questa manifestazione andava a chiedere ius soli per immigrati ci stanno solo preparando psicologicamente e 80.000 cretini disposti a manifestare contro l'Italia si trovano sempre fra i comunisti.
E comunque sia 80.000 che vogliono piu' immigrazione? non e' un problema! 3 africani a testa e abbiamo risolto il problema dei costi per lo stato

ricordo obiettivi Boldrini
"Ius soli, a Boldrini non basta: cittadinanza a tutti i migranti"
Ius soli, a Boldrini non basta: cittadinanza a tutti i migranti

volete questo? siete pazzi!

 
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Coloro che andrebbero distribuiti anche in altri stati e non solo in stati di prima accoglienza , non sono i migranti economici ma solo i rifugiati, quella percentuale piccola che ha i requisiti per ottenere l' asilo.

Invece i migranti economici , dopo i controlli, dovrebbero essere espulsi. Di solito i migranti che arrivano via mare in Italia per almeno il 90% sono migranti economici che non hanno i requisiti per ottenere l'asilo nella UE e dovrebbero essere rimandati nei paesi di provenienza.
E bisogna anche limitare gli arrivi con ogni mezzo consentito, con accordi con i paesi del sud del Mediterraneo, anche se in Libia per ora non c'è un governo che controlli tutto il territorio e la situazione è complicata

Libia, strage alla base area di Haftar. Oltre cento le vittime - Radio Vaticana


Libia, battaglia in una base del sud. "Uccisi 141 soldati di Haftar"
 
Quello qualche piccolo gruppo di sinistra vuole sullo ius soli non ha importanza.
A metà giugno in Senato, dovrebbe essere discussa la legge sullo ius soli temperato per figli di stranieri di cui almeno uno dei 2 abbia un permesso di soggiorno permanente e inserimento lavorativo.

Già da anni possono ottenere la cittadinanza italiana i figli di stranieri su domanda, per essere residenti ininterrottamente in Italia da 10 anni.

il DDL sullo Ius Soli Temperato al Senato

29/03/2017

...

La legge, già approvata alla Camera nell'ottobre del 2015, è infatti ferma a Palazzo Madama da oltre un anno. Sulla scia del sì di Palazzo Madama al ddl sui minori stranieri non accompagnati, si vuole tentare di più. Il testo integrale, corredato dall’illustrazione degli intenti perseguiti, è disponibile per la lettura a questo link.

Ius Soli Temperato: quale nuova cittadinanza?
Lo chiamano Ius Soli temperato, il principio caratterizzante quella che dovrebbe costituire la nuova disciplina di acquisizione della cittadinanza degli stranieri in Italia. Dovuta è la premessa che illustri come negli ordinamenti giuridici di matrice europeistica sussistano due distinti criteri con cui attribuire e riconoscere la cittadinanza e i diritti ad essa ricollegati ad un individuo: lo iussanguinis e lo ius soli.
Il primo significa letteralmente “diritto di sangue”, e fa sì che la cittadinanza sia ereditata automaticamente da chi nasca da genitori già provvisti di cittadinanza italiana, essendo sufficiente anche quella di uno solo dei due.
Il secondo, invece, significa “diritto di terra”, e attribuisce la cittadinanza a tutti i soggetti nati sul territorio italiano indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

La proposta di legge ha ad oggetto un criterio originale, in quanto vorrebbe conferire il diritto di cittadinanza a tutti gli individui nati sul territoriodello Sato italiano, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori. Tuttavia, si vorrebbe corredare suddetto metodo di acquisizione di altri requisiti. In particolare, verrà preso in considerazione anche il luogo di crescita, e uno dei due genitori dovrà avere un permesso di soggiorno permanente, testimoniato da un inserimento lavorativo, e deve sussistere la volontà dello stesso a che il figlio acquisisca cittadinanza italiana.
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Cittadinanza agli Stranieri: il DDL sullo Ius Soli Temperato al Senato

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In base alla modalità dello ius soli temperato, i minori nati in Italia da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza italiana a condizione che almeno uno dei genitori sia titolare di diritto di soggiorno illimitato oppure – se non è cittadino europeo – di permesso di soggiorno dell’Unione Europea per soggiornanti di lungo periodo.
La seconda modalità, quella dello ius culturae, riguarda i minori stranieri arrivati in Italia entro il dodicesimo anno di età, che potranno diventare italiani dimostrando di aver frequentato regolarmente dei percorsi di formazione, come cinque anni di frequenza di un normale ciclo scolastico (che nel caso si tratti delle scuole elementari deve essersi concluso positivamente) sia aver terminato un corso professionale di tre o quattro anni.

Rientrando in uno di questi due casi, ius soli temperato o ius culturae, il minore acquista la cittadinanza se una domanda è presentata da uno dei due genitori all’ufficio di stato civile del Comune di residenza entro il compimento della maggiore età del figlio; altrimenti potrà essere presentata dal diretto interessato diventato maggiorenne, che avrà due anni di tempo per farlo. Anche questa è una novità: prima il richiedente maggiorenne aveva tempo solo fino al compimento dei diciannove anni per presentare la richiesta.
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Cosa prevederebbe la nuova legge di cittadinanza - Il Post


Cittadinanza, la legge sullo "ius soli" si discuterà in Senato il 15 giugno prossimo
 
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