E allora, considerando che il Pil non cresce, a dispetto dei proclami renziani, sarebbe doveroso domandarsi se all’Italia convenga davvero restare nella moneta unica.
L’Europa chiederà lacrime e sangue ai cittadini italiani e poi?
A giudicare da quel che accade in Grecia e in Portogallo e in Finlandia ci saranno altre lacrime e sangue, in un tormento senza fine, in un’illusione senza fine, in una paura senza fine.
Non si tratta di sostenere tesi preconcette ma di chiedersi responsabilmente quale sia la soluzione migliore per il Paese.
Non converrebbe piuttosto affrontare subito lo choc di un’uscita dell’euro per poi ripartire davvero?