L'ITALIA Mi SEMBRA COME QUANDO IN CAMPEGGIO CI SI SALUTA

In particolare, il progetto prevede una parziale copertura del cortile e la messa a nuovo dell’area ristorante e dell’angolo bar, a cui si aggiunge una sala polifunzionale, per una superficie complessiva di 560 metri quadrati. Al piano terra sarà possibile ricavare 62 posti a sedere e 102 al superiore. Nel progetto di recupero dell’immobile sono state inoltre previste opere di abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un ascensore e di un bagno per disabili.

Così sembra chissà cosa. Ma in pratica ?

“Wall Street” è il nome dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che, nel giugno 1993, sferra un colpo decisivo al clan della ‘ndrangheta guidato da Franco Coco Trovato e operante in Lombardia, in particolare nel territorio lecchese e comasco. L’operazione prende nome proprio da una pizzeria di proprietà della famiglia mafiosa che in quella circostanza viene sequestrato al pari di altri beni.

Ai tempi la struttura era nuova, costruita alla fine degli anni '80, circa 350 metri quadrati o poco più su 2 livelli.
 
Finale. Giusto per non tormentarVi troppo.

Volete sapere quale sarà la destinazione finale (attuale, perchè domani potrebbero cambire idea) dei locali ?

PIZZERIA

Con un bando si sceglierà a chi affidare la struttura ...........
 
Finale. Giusto per non tormentarVi troppo.

Volete sapere quale sarà la destinazione finale (attuale, perchè domani potrebbero cambire idea) dei locali ?

PIZZERIA

Con un bando si sceglierà a chi affidare la struttura ...........

ecco, basta. Non ci tormentare più:D
 

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fatevi due risate che è venerdì..


Roma, 9 gen.(AdnKronos) - No a nuovi interventi di riduzione sugli organici della Pubblica amministrazione; metterebbero a rischio i servizi offerti. A mettere in guardia il Governo da eventuali nuove sforbiciate sulla organizzazione dei Ministeri è la relazione della Corte dei conti che ha analizzato lo stato di attuazione dell’art.2 della legge sulla Spending review del 2012. "Ulteriori interventi, attesa l’assenza di soprannumeri di risorse umane dirigenziali e non, potrebbero non consentire una adeguata cura dei servizi, circostanza, peraltro, già segnalata da alcune strutture amministrative", denunciano i magistrati contabili che sottolineano per questo come il processo di realizzazione della definizione dell’apparato della Pubblica Amministrazione necessiti "di stabilità per essere completato, in linea con i principi costituzionali che presiedono all’organizzazione dei pubblici uffici, ai quali si devono ispirare eventuali ulteriori modifiche". E "ferma restando l’insindacabilità delle scelte di natura politica, la discrezionalità non si sottrae al giudizio di irrazionalità" se si adottassero proposte "che vanificassero il risultato finora raggiunto in materia di assetti organizzativi o adottassero istituti e criteri già sperimentati, come nel caso del ruolo unico dirigenziale", aggiunge la Corte. Già l'idea del Governo di razionalizzare l'organizzazione dei Ministeri con una revisione di spesa puntuale è stata, per i magistrati, sostanzialmente superata a causa dell'introduzione di tagli indifferenziati, "adottati cioè a prescindere dal contesto di un'adeguata valutazione del rapporto tra attribuzioni intestate, risorse impiegate e servizi da rendere". Una riorganizzazione, peraltro, ancora da completare "particolarmente dalle strutture articolate per uffici territoriali". Nè risulta "ancora ultimata", denuncia ancora la Corte dei Conti, la riorganizzazione di tutti i Ministeri, da concludersi con l'adozione dei decreti ministeriali di definizione degli uffici dirigenziali di secondo livello. Non solo. Il succedersi dei Governi non avrebbe consentito "di impartire tempestive indicazioni in merito alla ripartizione dei tagli sulle articolazioni dei Ministeri". La relazione della Corte dei Conti offre il destro ai sindacati per ribadire la propria contrarietà alla politica dei tagli adottata dai governi e confermata anche dall'esecutivo Renzi. “La Corte dei Conti conferma che il Paese non ha bisogno di riforme che non siano tali, di riforme che non siano solo la reiterazione degli annunci di buona volontà del governo di turno”, commentano il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava ed il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Giovanni Faverin che sollecitano per questo atti amministrativi ed indirizzi precisi da parte dell'esecutivo. "La vera riforma è che il Governo si comporti da imprenditore e datore di lavoro, preoccupato di fornire prodotti competitivi, soddisfare bisogni senza ritardi e sprechi, valorizzare il proprio personale, investendo in formazione ed in nuovi modelli organizzativi oltre che a strutturare un efficiente sistema di monitoraggio e verifica su funzionamento, efficienza e costi", concludono.

basterebbe un mese per fare poche nuove leggi semplici dove non ci sia bisogno di tutta qs gente et voilà il gioco è fatto... invece è molto ma molto importante la nuova legge elettorale dove stanno spakkando la minkia oramai da sempre... qs è il nostro paese....

quindi lavorare e pagare .. qs si deve fare .. a dire la verità ultimamente solo pagare ... il lavorare oramai è un lusso per molta gente...:wall::wall::(
 

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