L'ITALIA Mi SEMBRA COME QUANDO IN CAMPEGGIO CI SI SALUTA
- Creatore Discussione DANY1969
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Val
Torniamo alla LIRA
Gli avvoltoi sono sempre in volo ......
Nel salotto di Michele Santoro va in scena il volto violento dell'islam.
"Hanno fatto bene ad ammazzarli - tuona un intervistato - erano razzisti".
"Non sono stati gli islamici - fa eco un altro - è tutta una trappola".
La strage alla redazione parigina di Charlie Hebdo fa da margine.
Eppure le dodici persone ammazzate gridano ancora vendetta.
I jihadisti che le hanno fatte fuori a colpi di kalashnikov sono ancora a piede libero.
E a Servizio Pubblico c'è pure chi li giustifica, chi li difende, chi è pronto a stare dalla loro parte. Dalla parte dei violenti.
Per Santoro, invece, è l'occasione buona per invitare i francesi a non votare il Front National di Marine Le Pen.
Perché, a conti fatti, l'unica paura della sinistra è che alla fine vincano i partiti che loro considerano "islamofobi".
Dal Partito democratico all'intellighenzia progressista non c'è una voce che grida contro il violento diffondersi dell'estremismo islamico.
Sono tutti concentrati a tuonare contro la destra che, dall'Italia alla Francia, vede crescere i propri consensi di giorno in giorno.
Eppure gli stessi servizi trasmessi dagli inviati di Servizio Pubblico parlano chiaro.
Nel salotto di Michele Santoro va in scena il volto violento dell'islam.
"Hanno fatto bene ad ammazzarli - tuona un intervistato - erano razzisti".
"Non sono stati gli islamici - fa eco un altro - è tutta una trappola".
La strage alla redazione parigina di Charlie Hebdo fa da margine.
Eppure le dodici persone ammazzate gridano ancora vendetta.
I jihadisti che le hanno fatte fuori a colpi di kalashnikov sono ancora a piede libero.
E a Servizio Pubblico c'è pure chi li giustifica, chi li difende, chi è pronto a stare dalla loro parte. Dalla parte dei violenti.
Per Santoro, invece, è l'occasione buona per invitare i francesi a non votare il Front National di Marine Le Pen.
Perché, a conti fatti, l'unica paura della sinistra è che alla fine vincano i partiti che loro considerano "islamofobi".
Dal Partito democratico all'intellighenzia progressista non c'è una voce che grida contro il violento diffondersi dell'estremismo islamico.
Sono tutti concentrati a tuonare contro la destra che, dall'Italia alla Francia, vede crescere i propri consensi di giorno in giorno.
Eppure gli stessi servizi trasmessi dagli inviati di Servizio Pubblico parlano chiaro.
tatteo
Forumer storico
in versione bianco e nero
Allegati
Val
Torniamo alla LIRA
Non chiediamoci perchè accadono certi avvenimenti.........le martellate sui cojoni ce le stiamo dando noi stessi, con i nostri comportamenti. Ci rendiamo succubi......e poi piangiamo.
Niente simboli cattolici nella recita di Natale, ma uno spettacolo con protagonista l'elefantino Elmer per non turbare la sensibilità dei bambini di altre religioni.
Fa discutere la scelta della dirigenza scolastica del plesso di via Varsavia per la recita eseguita dalle classi dell'asilo dei Melograni e dalle due prime elementari dell'istituto.
Niente nascita del Bambin Gesù, niente Re Magi, cometa, niente simboli legati al Natale: lo spettacolo dei bambini ha riguardato l'elefantino della Disney, trattando un tema comunque di grande significato come quello del bullismo.
Molti genitori però non hanno gradito lo show "rigidamente laico" e anche a giorni di distanza le polemiche corrono sottili insieme ai commenti postati sui social network: "E’ impensabile pensare a una festa natalizia in cui si parla di un elefantino, il Natale è tutt’altra cosa: è sinonimo di famiglia e di unità nel mondo dove anche il bue e l’asinello con il loro respiro caldo fanno parte in egual misura della gioia all’interno per la nascita di Gesù bambino”, dice una mamma.
Sulla decisione non piovono però solo commenti negativi, alcuni genitori si sono esposti affermando che rinunciare a una rappresentazione natalizia ha fatto crescere i bambini: "Adesso sanno che la tolleranza non è una punizione da scontare per qualche marachella".
Niente simboli cattolici nella recita di Natale, ma uno spettacolo con protagonista l'elefantino Elmer per non turbare la sensibilità dei bambini di altre religioni.
Fa discutere la scelta della dirigenza scolastica del plesso di via Varsavia per la recita eseguita dalle classi dell'asilo dei Melograni e dalle due prime elementari dell'istituto.
Niente nascita del Bambin Gesù, niente Re Magi, cometa, niente simboli legati al Natale: lo spettacolo dei bambini ha riguardato l'elefantino della Disney, trattando un tema comunque di grande significato come quello del bullismo.
Molti genitori però non hanno gradito lo show "rigidamente laico" e anche a giorni di distanza le polemiche corrono sottili insieme ai commenti postati sui social network: "E’ impensabile pensare a una festa natalizia in cui si parla di un elefantino, il Natale è tutt’altra cosa: è sinonimo di famiglia e di unità nel mondo dove anche il bue e l’asinello con il loro respiro caldo fanno parte in egual misura della gioia all’interno per la nascita di Gesù bambino”, dice una mamma.
Sulla decisione non piovono però solo commenti negativi, alcuni genitori si sono esposti affermando che rinunciare a una rappresentazione natalizia ha fatto crescere i bambini: "Adesso sanno che la tolleranza non è una punizione da scontare per qualche marachella".
Val
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Questa ve la debbo proprio raccontare. Accade proprio qui, a Lecco.
Parliamo, straparliamo, degli sprechi a Roma, alle Usl, le Regioni, le Coop, le Province e chiudiamo gli occhi, facciamo finta di non vedere e nessuno interviene proprio dove gli sprechi sono lì, alla portata di tutti e sono immensi, stratosferici in termini monetari, moltiplicati per gli 8000 e più Comuni italiani.
LECCO – Sono partiti ufficialmente questa mattina, alla presenza del sindaco di Lecco, Virginio Brivio, del presidente Aler, Luigi Mendolicchio e del titolare del raggruppamento temporaneo d’impresa, ‘Ati Compresa Srl – Gis Srl’ – azienda che si è aggiudicata il bando -, i lavori di ristrutturazione dell’ex ristorante Wall Street, locale simbolo confiscato alla ’ndrangheta nel 1996, in seguito all’arresto di Franco Coco Trovato, nel 1992.
Parliamo, straparliamo, degli sprechi a Roma, alle Usl, le Regioni, le Coop, le Province e chiudiamo gli occhi, facciamo finta di non vedere e nessuno interviene proprio dove gli sprechi sono lì, alla portata di tutti e sono immensi, stratosferici in termini monetari, moltiplicati per gli 8000 e più Comuni italiani.
LECCO – Sono partiti ufficialmente questa mattina, alla presenza del sindaco di Lecco, Virginio Brivio, del presidente Aler, Luigi Mendolicchio e del titolare del raggruppamento temporaneo d’impresa, ‘Ati Compresa Srl – Gis Srl’ – azienda che si è aggiudicata il bando -, i lavori di ristrutturazione dell’ex ristorante Wall Street, locale simbolo confiscato alla ’ndrangheta nel 1996, in seguito all’arresto di Franco Coco Trovato, nel 1992.
Val
Torniamo alla LIRA
Ora. Già il fatto che un locale venga confiscato nel 1996 ed oggi siamo nel 2015 - 19 anni di distanza - dovrebbe fare un tantino incazzare la gente.
Ma cosa si è mosso ?
Un traguardo reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia (400mila euro), del Comune di Lecco (100 mila euro), della Fondazione Cariplo (170mila) che insieme ad Aler, associazione Libera e Prefettura, hanno lavorato per trasformare lo stabile in un luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata.
Qui si tratta di una spesa di 670.000 euro SEICENTOSETTANTAMILA EURO, che a casa mia fanno Un MILIARDO TRECENTO MILIONI di vecchie lire. Così mi suona meglio.
Ma per fare cosa ?
Ma cosa si è mosso ?
Un traguardo reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia (400mila euro), del Comune di Lecco (100 mila euro), della Fondazione Cariplo (170mila) che insieme ad Aler, associazione Libera e Prefettura, hanno lavorato per trasformare lo stabile in un luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata.
Qui si tratta di una spesa di 670.000 euro SEICENTOSETTANTAMILA EURO, che a casa mia fanno Un MILIARDO TRECENTO MILIONI di vecchie lire. Così mi suona meglio.
Ma per fare cosa ?
Val
Torniamo alla LIRA
I 670.000 vengono spesi per coprire in parte il cortile e potete immaginare cosa può costare una copertura leggera per circa 150 metri quadri.
Abbattere le barriere architettoniche, il che vuol dire costruire una rampetta per superare il gradino all'entrata, adeguare i servizi (che già esistono) all'uso per i disabili, impiantare un ascensore (chi è del settore può immaginare il costo di tale impianto per un piano).
Rifare l'impianto idraulico (che praticamente è nuovo, avrà sì e no 3 anni di utilizzo)
Rifare l'impianto elettrico (come sopra).
Mi direte, ma che .azzo ce ne frega a noi ? Eh, deve fregare a Voi, perchè chissà quali opere vengono fatte nelle Vs. città seguendo gli stessi parametri di spesa. E tutti con le fette di salame sugli occhi.
670.000 euro per fare questi lavoretti (a parte l'ascensore, ma sarà proprio indispensabile installare un ascensore per salire un piano ?) che potrebbero essere fatti dai dipendenti comunali se il Comune avesse ancora - come era in passato - alle proprie dipendenze un paio di muratori, un idraulico ed un elettricista, che coprivano tutti i lavori del Comune. Oppure se i lavori venissero dati in economia ad artigiani della zona, magari a rischi chiusura. Meglio ancora, se l'immobile venisse venduto.
Perchè ciliegina sulla torta. 670.000 euro probabilmente non verrebbero incassati per la vendita dell'immobile, perchè un immobile usato di tale metratura, oggi lo si compra a meno di 670.000 mentre qui ci fanno dei "lavoretti".
Abbattere le barriere architettoniche, il che vuol dire costruire una rampetta per superare il gradino all'entrata, adeguare i servizi (che già esistono) all'uso per i disabili, impiantare un ascensore (chi è del settore può immaginare il costo di tale impianto per un piano).
Rifare l'impianto idraulico (che praticamente è nuovo, avrà sì e no 3 anni di utilizzo)
Rifare l'impianto elettrico (come sopra).
Mi direte, ma che .azzo ce ne frega a noi ? Eh, deve fregare a Voi, perchè chissà quali opere vengono fatte nelle Vs. città seguendo gli stessi parametri di spesa. E tutti con le fette di salame sugli occhi.
670.000 euro per fare questi lavoretti (a parte l'ascensore, ma sarà proprio indispensabile installare un ascensore per salire un piano ?) che potrebbero essere fatti dai dipendenti comunali se il Comune avesse ancora - come era in passato - alle proprie dipendenze un paio di muratori, un idraulico ed un elettricista, che coprivano tutti i lavori del Comune. Oppure se i lavori venissero dati in economia ad artigiani della zona, magari a rischi chiusura. Meglio ancora, se l'immobile venisse venduto.
Perchè ciliegina sulla torta. 670.000 euro probabilmente non verrebbero incassati per la vendita dell'immobile, perchè un immobile usato di tale metratura, oggi lo si compra a meno di 670.000 mentre qui ci fanno dei "lavoretti".
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