Lo Zerotrading nell'era Meloni, anno primo (2.023)

Il Btp Valore chiude a livelli record oltre 18,14 miliardi



(ANSA) - MILANO, 09 GIU - Il Btp Valore chiude il collocamento a livelli record.

Nell'ultimo giorno sono stati raccolti 1,12 miliardi per 44.548 contratti.

Sommando le sottoscrizioni dell'ultimo giorno ai 17,02 raccolti nei quattro giorni precedenti si arriva alla somma complessiva di 18,14 miliardi di euro. (ANSA).





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PUNTO 1-Btp Valore, prima edizione si chiude con raccolta record
Oggi 16:10 - RSF
(Aggiorna con commento, dettagli)
di Sara Rossi e Valentina Za

MILANO, 9 giugno (Reuters) - Il Tesoro ha concluso il collocamento del primo Btp Valore con richieste record da parte degli investitori retail lanciato nell'ambito dello sforzo di aumentare la quota che i piccoli risparmiatori detengono nel debito pubblico.

Il nuovo strumento - un Btp a 4 anni - ha raccolto richieste complessive per 18,2 miliardi durante i cinque giorni di collocamento e Via XX Settembre ha confermato le cedole per i primi due anni a 3,25% e per i successivi due a 4% oltre al premio fedeltà dello 0,5% per chi lo tiene fino a scadenza.

Record anche nel numero dei contratti sottoscritti che sono stati 654.675.

La solidità della domanda ha sorpreso anche molti osservatori: fonti di mercato avevano infatti pronosticato che potesse attestarsi tra 5 e 10 miliardi.

Se da un lato numeri così importanti vanno in aiuto al Tesoro, che quest'anno vede emissioni lorde per 300 miliardi di euro circa, dall'altro rappresentano un problema per le banche italiane che ne soffrono la concorrenza e che a fine giugno dovranno rimborsare fondi Tltro per 143 miliardi.

L'emissione rappresenta circa il 5,5% delle esigenze lorde di finanziamento per il 2023.


"Il forte riscontro del Btp Valore ci dice due cose: c'è fiducia del mercato retail nella sostenibilità e nella crescita del Paese, rafforzata anche dalla stabilità dello spread nell'ultimo periodo", commenta l'ex AD di Ubi Banca, Victor Massiah.

Lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund a 10 anni scambia attualmente poco sopra i 170 punti base dagli oltre 250 punti poco dopo le elezioni di fine settembre.


"Inoltre, in un contesto in cui, da un lato, anche gli specialisti fanno fatica a prevedere gli andamenti futuri dei mercati azionari, e dall'altro in Italia i depositi non sono remunerati, o lo sono in maniera molto ridotta, questo prodotto intercetta risorse sia nell'asset management sia nell'ambito della raccolta bancaria", aggiunge Massiah, docente all'Università Cattolica e fondatore della società di consulenza Next Growth.


Massiah definisce inevitabile un trend di crescita della remunerazione dei depositi bancari in prospettiva.

I Btp Valore sono una nuova famiglia di titoli destinati unicamente al retail che vanno ad aggiungersi alla gamma degli altri prodotti pensati per i piccoli risparmiatori come il Btp Italia e i Btp Futura.

Famiglie e imprese non finanziarie a febbraio, ultimo mese disponibile, detenevano il 9,4% del debito italiano, secondo i dati di Banca d'Italia, in un trend in continua crescita.


Fonte grafico: Tesoro


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(Sara Rossi, editing Gianluca Semeraro)
 
Ultima modifica:
Il "Pilota Automatico" mi vieta di incrementare sull'azionario fino a 23.380 di Ftse Mib, -13,92% dalla chiusura di ieri

Più o meno al valore attuale della media a 200 su grafico a candele settimanali ma arrivo a questo risultato tramite ipotesi che faccio sul mio portafoglio, titoli di Stato compresi, indipendentemente dal fatto che possa o non possa corrispondere a livelli significativi di analisi tecnica. Spesso capita che corrisponda, ma non saprei dare un significato a questa cosa, quindi ignoro la coincidenza qualora ci fosse (e non è detto ci sia)

Posto ugualmente ma solo per un confronto. Non possono essere indicazioni di trading. Non posso "(s)gureggiare" :-D

Il fatto che potrei integrare l'azionario per un Ftse a 23.380 non significa affatto che ci arrivi o che non vada più in basso

Semplicemente mi preparo per questa possibilità, tra le infinite altre

--------------------------------------------------------------

Non ci ho 'na lira :-D :-D :-D

Meno male che tra un po' incasso qualche dividendo e cedola

La candidata per essere acquistata, tra le poche azioni che seguo, sarebbe sempre Intesa per l'elevato rapporto dividend/yield essendo questa gestione finalizzata a rendita

All'incremento di valore del portafoglio, seppur notevole (farebbe invidia a molti), cerco di non badare, essendo elemento troppo aleatorio e volatile. Non ci faccio alcun affidamento

FtseMib 230610.jpg
 
Ultima modifica:
Il "Pilota Automatico" mi vieta di incrementare sull'azionario fino a 23.380 di Ftse Mib, -13,92% dalla chiusura di ieri

Più o meno al valore attuale della media a 200 su grafico a candele settimanali ma arrivo a questo risultato tramite ipotesi che faccio sul mio portafoglio, titoli di Stato compresi, indipendentemente dal fatto che possa o non possa corrispondere a livelli significativi di analisi tecnica. Spesso capita che corrisponda, ma non saprei dare un significato a questa cosa, quindi ignoro la coincidenza qualora ci fosse (e non è detto ci sia)

Posto ugualmente ma solo per un confronto. Non possono essere indicazioni di trading. Non posso "(s)gureggiare" :-D

Il fatto che potrei integrare l'azionario per un Ftse a 23.380 non significa affatto che ci arrivi o che non vada più in basso

Semplicemente mi preparo per questa possibilità, tra le infinite altre

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Non ci ho 'na lira :-D :-D :-D

Meno male che tra un po' incasso qualche dividendo e cedola

La candidata per essere acquistata, tra le poche azioni che seguo, sarebbe sempre Intesa per l'elevato rapporto dividend/yield essendo questa gestione finalizzata a rendita

All'incremento di valore del portafoglio, seppur notevole (farebbe invidia a molti), cerco di non badare, essendo elemento troppo aleatorio e volatile. Non ci faccio alcun affidamento

Vedi l'allegato 711689
Qual è la logica, se posso chiedere, che ti porta a non consolidare la forte plusvalenza su Enel, dato che questa ha già staccato il dividendo?
Posso capirlo su Poste, in funzione del dividendo atteso che è il ragionamento alla base del tuo portafoglio, ma su Enel assolutamente no, anche in considerazione dell'andamento ciclico dei mercati che, come da te stesso ipotizzato in altri post, è tendenzialmente negativo per i prossimi mesi.
 
Qual è la logica, se posso chiedere, che ti porta a non consolidare la forte plusvalenza su Enel, dato che questa ha già staccato il dividendo?
Posso capirlo su Poste, in funzione del dividendo atteso che è il ragionamento alla base del tuo portafoglio, ma su Enel assolutamente no, anche in considerazione dell'andamento ciclico dei mercati che, come da te stesso ipotizzato in altri post, è tendenzialmente negativo per i prossimi mesi.

Supponiamo venda Enel. A parità di ogni altro aspetto, per ottenere la stessa rendita da dividendo dovrei poi riacquistare lo stesso numero di azioni.

Solo che il capitale che riscuoto alla vendita non sarebbe sufficiente dovendoci pagare l'imposta sul capital gain (notevole)

Cioè non mi basta ricomprare poi la stessa quantità di Enel, mi servirebbe poi ricomprarla al di sotto di una certa soglia per almeno andarci in pari. Seppur il mio sentiment è negativo, nessuno mi dice ci riesca

Non scambio il certo per l'incerto
 
Qual è la logica, se posso chiedere, che ti porta a non consolidare la forte plusvalenza su Enel, dato che questa ha già staccato il dividendo?
Posso capirlo su Poste, in funzione del dividendo atteso che è il ragionamento alla base del tuo portafoglio, ma su Enel assolutamente no, anche in considerazione dell'andamento ciclico dei mercati che, come da te stesso ipotizzato in altri post, è tendenzialmente negativo per i prossimi mesi

Supponiamo venda Enel. A parità di ogni altro aspetto, per ottenere la stessa rendita da dividendo dovrei poi riacquistare lo stesso numero di azioni.

Solo che il capitale che riscuoto alla vendita non sarebbe sufficiente dovendoci pagare l'imposta sul capital gain (notevole)

Cioè non mi basta ricomprare poi la stessa quantità di Enel, mi servirebbe poi ricomprarla al di sotto di una certa soglia per almeno andarci in pari. Seppur il mio sentiment è negativo, nessuno mi dice ci riesca

Non scambio il certo per l'incerto

Tralasciando anche il fatto che comunque il 24 luglio incasso 3.670€ netti per il saldo dividendo dell'esercizio 2.022 :)
 
Tralasciando anche il fatto che comunque il 24 luglio incasso 3.670€ netti per il saldo dividendo dell'esercizio 2.022 :)
Che Enel dovesse ancora pagare dei dividendi a saldo non lo ricordavo, quindi in parte copre il rischio di una eventuale correzione.
Però per consolidamento della plusvalenza non intendevo la vendita totale, ma soltanto quel tanto da riportare il capitale investito su questo titolo alla soglia iniziale.
Personalmente metterei questa plusvalenza a fisso breve in attesa di una correzione, per poi reinvestirla al momento opportuno, non ultimo perché il potenziale upside di Enel sul breve è a mio parere inferiore al potenziale downside.
Grazie in ogni caso per la risposta.
 
Supponiamo venda Enel. A parità di ogni altro aspetto, per ottenere la stessa rendita da dividendo dovrei poi riacquistare lo stesso numero di azioni.

Solo che il capitale che riscuoto alla vendita non sarebbe sufficiente dovendoci pagare l'imposta sul capital gain (notevole)

Cioè non mi basta ricomprare poi la stessa quantità di Enel, mi servirebbe poi ricomprarla al di sotto di una certa soglia per almeno andarci in pari. Seppur il mio sentiment è negativo, nessuno mi dice ci riesca

Non scambio il certo per l'incerto
"Non scambio il certo per l'incerto"


Esempio :

Tancredi vende 1.000 azioni Pincopalla su cui è in guadagno del 50% e che ora quota 100

La sua è una gestione finalizzata alla rendita, per ottenere la quale, a parità di ogni altro aspetto, ricomprerebbe poi almeno la stessa quantità di azioni, dello stesso titolo, ad un valore ovviamente minore. Minore quanto ?

Tancredi dice che quel titolo deve scendere almeno dell'8,76% (commissioni non considerate)

Ma Tancredi non ha la sfera di cristallo :)

Vendi&Compra.png
 

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