Lo Zerotrading nell'era Meloni, anno primo (2.023)

Screenshot_20230201-091716_Samsung Internet.jpg
 
Enel, governo cerca alternative a Starace in prossima tornata nomine - fonti
Oggi 16:05 - RSF
ROMA, 31 gennaio (Reuters) - Il governo cerca candidati alternativi per sostituire Francesco Starace alla guida di Enel (ENEL.MI), dicono fonti politiche a Reuters, mentre si avvicina la prossima tornata di nomine nelle più importanti società partecipate dallo stato.

Starace, 67 anni, ricopre l'incarico dal 2014 ed era stato confermato per un terzo mandato nel 2020.

Il suo incarico attuale scade a maggio ed è improbabile che venga nuovamente rinnovato, secondo le fonti.

Stefano Donnarumma, attualmente amministratore delegato di Terna (TRN.MI), è tra i candidati alla sostituzione di Starace assieme a Flavio Cattaneo, vicepresidente di NTV.

Donnarumma e Cattaneo non hanno risposto a una richiesta di commento.

Enel non ha commentato.

(Giuseppe Fonte, Angelo Amante e Gavin Jones, editing Gianluca Semeraro)

Titolo ENEL in calo da diversi giorni.....
 
Dati preliminari. Quelli definitivi si avranno a metà febbraio circa, in genere non si discostano o si discostano pochissimo dai preliminari

----------------------------------------------

PREZZI AL CONSUMO (DATI PROVVISORI) - GENNAIO 2023

Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, da +11,6% nel mese precedente.

La flessione del tasso di inflazione si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +70,2% a -10,9%) e, in misura minore, di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +14,9% a +15,2%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a gennaio da +5,8% del mese precedente a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +6,2%.

Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,2%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -10,0 punti percentuali).

Si attenua la dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano un rallentamento su base tendenziale (da +12,6% a +12,2%), mentre al contrario si accentua quella dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +9,0%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve prevalentemente ai prezzi dei Servizi per l’abitazione (+1,6%), degli Alimentari lavorati (+1,5%), dei Beni durevoli e non durevoli (+0,8% per entrambi), degli Energetici non regolamentati (+0,7%); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-24,7%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (-1,6% a causa di fattori stagionali).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,3% per l’indice generale e a +3,2% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,3% su base mensile, a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature di cui l’indice NIC non tiene conto, e aumenta del 10,9% su base annua (in rallentamento da +12,3% di dicembre).

Il commento
Le stime preliminari evidenziano la netta attenuazione dell’inflazione, che a gennaio si attesta al +10,1% (livello che non si registrava da settembre 1984, quando il NIC fece segnare la medesima variazione tendenziale). Il rallentamento è spiegato in primo luogo dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-10,9% su base annua). Rimangono tuttavia diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo. Si accentua inoltre a gennaio, la dinamica tendenziale dei prezzi dei carburanti.
 
Titolo ENEL in calo da diversi giorni.....

Si e la gestione, che per i due terzi della parte azionaria è su Enel, ne risente

Sta a +6,13% dall'inizio dell'anno contro un Ftse Mib cresciuto nel frattempo del 12,6%

(dati alle 12:07 circa)

Enel è cresciuto a palla di cannone dal 13 ottobre, una pausa sarebbe del tutto normale (my opinion)

Risente inoltre della recente distribuzione dell'acconto dividendo

Aggiungo che ai prezzi correnti ha un dividend/yield che al netto delle tasse mi restituisce il 5,57% netto

Il dividendo complessivo da distribuire nell'anno corrente è di 0,40 per azione, aumenterà a 0,43 dall'anno prossimo

230201.jpg
 
Ultima modifica:
Disclaimer : quel che scrivo non è in alcun modo utilizzabile come indicazione di trading. La gestione, infatti, è finalizzata alla rendita. Ne consegue che l'operatività, anche là dove ci fosse (ma non c'è quasi mai) è dettata da considerazioni sui flussi di cassa che voglio/posso ragionevolmente ottenere e da considerazioni più generali di asset allocation di lunghissimo periodo

Prender spunto da ciò che scrivo per decisioni di trading sarebbe da idioti
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto