Lo ZiOLLY è andato a Lourdes....e qui serve il Sole!!!!

ciao Gary....


corriere economia:

MILANO - Le borse europee iniziano la settimana con il segno più nel tentativo di proseguire la strada del rimbalzo iniziata nelle ultime sedute dopo che i timori per i debiti dell'eurozona avevano, complice anche il taglio del rating degli Usa e i timori per una brusca frenata dell'economia mondiale, spinto i listini ai minimi degli ultimi due anni.

I LISTINI - Con Milano chiusa per il Ferragosto, tutte le borse del Vecchio Continente hanno iniziato la seduta al rialzo, confortate dalla chiusura dei mercati asiatici e al passo con i future, anch'essi positivi, su New York. Ad alimentare l'ottimismo tra gli investitori è stato il dato sul pil giapponese, scivolato in misura inferiore alle attese nell'ultimo trimestre, lasciando così sperare un una più rapida ripresa del colosso asiatico dopo lo tsunami dell'11 marzo. Le principali borse europee registrano in avvio di seduta rialzi a cavallo del punto percentuale, con Parigi che sale dell'1,35%, Francoforte dell'1,5%, in attesa del vertice di domani tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, e Londra un passo indietro (+0,7%). Bene anche Zurigo (+1,7%) al traino dei gruppi dell'export sulle attese per nuove misure di raffreddamento del franco (in calo del 2,8% sull'euro e del 2,1% sul dollaro) da parte delle autorità elvetiche.
SPREAD TITOLI DI STATO - Nessuna scossa per i titoli di Stato italiani dopo l'annuncio della manovra-bis da 45,5 miliardi di euro parte del governo italiano. Il rendimento dei nostri titoli decennali resta sopra il 5% (5,03%) mentre lo spread con il bund tedesco si mantiene stabile sotto i 270 punti base (+1 punto base a 267).
CAMBI - Euro in rialzo sul dollaro negli scambi sui mercati europei. La moneta unica passa di mano a 1,4308 dollari (+0,55%), rispetto alla chiusura di 1,423 di venerdì scorso. L'euro sale anche nei confronti dello yen rispetto al quale viene scambiato a 109,94 (+0,86%).
Redazione online
15 agosto 2011 10:15
 
estratto Caruso...:


Il reversal di stasera dei mercati americani, unito all’RSI gionaliero inferiore a 20 dell’S&P, al VIX a 50, ai titoli in prima pagina e in prima serata, alle opinioni di chi nemmeno capisce di cosa si sta parlando e allo spike dell’oro (vicino a 1800!!! e tutti da 10 anni a lasciare la salute dietro alle borse…) indicano che i mercati azionari, sostenuti ancora una volta ad arte dagli interventi – concreti e verbali – di governi e banche centrali hanno trovato un minimo. La reazione -violenta come lo è stata la discesa - è paragonabile, come immagine, a quella del toro che sente il dolore della banderilla e si rivolta. In questo contesto vanno sottolineate alcune cose:
1. a parte il 2001 (caso assolutamente diverso e a sé stante) tutti i minimi iniziali fatti registrare dal mercato americano in simili contesti tecnici sono stati RITESTATI nelle settimane immediatamente successive. 9 volte su 10, quindi, la prima, violentissima reazione rialzista iniziale è una “minitrappola”. O si compera subito, o se si aspettano “conferme” si rischia di ballare la rumba. La volatilità diminuirà ma non è finita.
2. Tutte le considerazioni svolte nei post precedenti restano IMMUTATE. Questo appare piu’ come un tentativo di stabilizzazione nell’ambito di una grande fase distributiva – almeno per ora - che come un minimo ciclico. Operazioni rialziste devono essere limitate al trading e cautelate con stop loss. Non bisogna commettere l’errore di passare dal panico all’euforia.
3. Nelle fasi negative la mia opinione è che non bisogna fare stock/sector picking (letale) ma lavorare sugli indici: semplici e liquidi.
4. Tipicamente, le fasi di recupero di questo tipo (sempre ammesso e non concesso che questo sia “il” minimo) durano 8-13 settimane e vanno a sbattere sulla base precedente, divenuta tetto. Arriviamo quindi a Ottobre e a 1250 S&P, 18000 MIB, 6800-7000 DAX. Se questo è lo scenario, lecito aspettarsi nei prossimi due mesi una correzione al ribasso dei bonds tedeschi, del franco svizzero e dell’oro.
Fino a ieri tutti pensavano se “vendere tutto” o no. Oggi tutti vogliono comperare. Questo mercato è psicologicamente e strutturalmente instabile. La liquidità dei fondi è ai minimi storici e i riscatti elevati.

I consumi calano. I tassi a zero negli USA saranno belli per chi si riesce a indebitare, ma sono lo specchio di un’economia nelle sabbie mobili. Difficile credere a rialzi stabili in questo contesto. Preferisco in prima istanza vedere un rally – piu’ grosso è, meglio è – come opportunità per ridurre il rischio. Potrebbe anche essere valutata - ovviamente con le dovute cautele del caso ed esclusivamente per chi vuole e sa farlo – una strategia tra adesso e ottobre di vendita di volatilità (= NON vendita di opzioni short > rischio illimitato, ma strategie basate sul VIX), in alternativa o in complemento all’eventuale ingresso diretto sul mercato azionario.
 
e se la BCE caccia 22 miliardazzi per non fa affondare nel mèrdone spagna e italico disastro si festeggia con un + 1,5 dell'euroz......:D:up::up::up:


vi stanno demolendo pezzo per pezzo .......ziopork.......:(
 
ueeee extracomunitario come va?



rientrati ieri dal borrachones (degli ubriaconi....:D)...resort.....Royal Decameron

all inclusive superalcoolici compresi.......

solo il primo giorno t'ho steccata la moglie con:

-cubalibre

-pinacolada

-negroni

in rapida sequenza.......:D:D:D



zio zozzo domani ricominciano le scuole sennò rimanevo la in coma etilico per una settimana......:D
 
erry, saila ( il maiale di oklaoma ) mi ha detto che abiti nn lontano da me
una sera ci vediamo x un gin tronik tutti insieme se ti va;)
e magari x ammirare i fiori di milano:d
 

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