Borse in affanno, Fastweb contro corrente grazie ai conti
13/07/2006 9.25
Le Borse europee sono in affanno (a Milano -0,53% a 27.684 punti il Mibtel e -0,6% a 36.080 punti l'S&P/Mib) in apertura sui timori circa la qualità dei conti delle società nel secondo trimestre che ha già spinto a una chiusura negativa Wall Street. Inoltre le tensioni in Medio Oriente e nella Corea del Nord tengono in scacco gli investitori.
Il petrolio, salito di nuovo sopra i 75 dollari al barile, non supporta comunque Eni (-0,34%), Saipem (-0,41%) e Tenaris (-0,17%). Meglio Erg (+1%) dopo che tutte le unità produttive degli impianti Nord della raffineria Iasb di Priolo sono rientrate nel normale esercizio. In agenda i dati di Fastweb, l'unica blue chip che si distingue con un +2% a 33,16 euro.
La società di Scaglia ha chiuso il primo semestre con ricavi consolidati superiori a 578 milioni di euro, in aumento del 37% circa rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso e una crescita significativa anche in termini di Ebitda che è stato superiore a 183 milioni di euro (+44%).
Mentre l'Ebitda del secondo trimestre è stato superiore a 93 milioni di euro (+39%) con un miglioramento della marginalità dal 29,5% a oltre il 32% e i ricavi sono stati superiori a 289 milioni di euro (+27%) nonostante il trimestre sia stato caratterizzato dalla stagionalità insolitamente bassa di aprile che ha prodotto, in quel mese, un rallentamento nell'acquisizione dei clienti e una temporanea riduzione nei volumi di traffico e nell'utilizzo dei servizi.
Al 30 giugno il numero complessivo dei clienti era pari a circa 874.000, grazie a circa 160.000 nuovi abbonati nel semestre (+57%). I nuovi clienti nel periodo aprile-giugno sono stati oltre 80.000, un risultato che conferma il trend di crescita evidenziato nei periodi precedenti. Il confronto con i clienti acquisiti nel secondo trimestre 2005 evidenzia un incremento pari a circa il 43%.
Il gruppo, alla luce di questi risultati, ha confermato i target di fine anno che prevedono una crescita annua dei ricavi pari a circa il 30%, un incremento dell'Ebitda pari a circa il 40% e la generazione di cassa entro la fine dell'anno. "Numeri in linea con le attese", commenta questa mattina un analista di una primaria sim milanese che apprezza la crescita della marginalità e conferma la raccomandazione positiva sul titolo di outperform (farà meglio del mercato) con un target price a 49 euro.
Nello stesso comparto delle tlc, soffre invece Telecom Italia (-0,88%) dopo che Vodafone ha intentato un'azione civile per abuso di posizione dominante e per illecito sfruttamento delle informazioni. Secondo quanto scrive stamane La Repubblica, sarebbero stati richiesti 525 milioni di danni. Inatnto ieri la Commissione Ue ha approvato ieri le regole che dimezzano i costi del roaming dei cellulari. Giù anche i media e STM (-1,65%) ai minimi dell'anno a quota 11,64 euro.
Nemmeno la notizia che Autogrill si è aggiudicata la ristorazione del lotto 2 all'interno del nuovo quartiere fieristico di Roma tiene desta l'azione, in calo dlelo 0,46%. Il contratto è della durata di 9 anni e si stima un potenziale di fatturato cumulato nel periodo di circa 30 milioni di euro. Con questa operazione, sale a quattro il numero delle fiere in cui Autogrill è presente.
Mentre Enel (+0,51% a 6,84 euro) chiuderà a giorni l'acquisizione di un primo portafoglio di autorizzazioni per realizzare in Francia parchi eolici per 500 megawatt. E' quanto risulta a Mf che spiega come il costo dell'operazione in sé è modesto, circa 10 milioni di euro per acquisire i nullaosta dei progetti, mentre ben altra cosa è il conto delle spese necessarie per costruire impianti: circa mezzo miliardo di euro.
Tra i prossimi progetti al rush finale c'è da segnalare anche una micro-acquisizione (il controvalore è di una dozzina di milioni di euro) che starebbe tentando oltreoceano Enel North America, per acquisire gli asset eolici di Gamesa in Pennsylvania. Tra le altre utility, cede Autostrade (-0,72% a 22,02 euro). Il ministro Antonio Di Pietro ha rispedito la richiesta di autorizzazione alla fusione con Abertis per mancanza di documentazione di supporto.
Ribasso più frazionale per Aem (-0,20%) grazie a Morgan Stanley che ha avviato la copertura del titolo con overweight (sovrappesare) e un target price a 2,2 euro. Si limita a un -0,48% anche Fiat. Entro le 18 di oggi saranno depositate presso l'advisor Goldman Sachs le offerte vincolanti per il 50% di Fidis. Invece tra le banche si muovono contro corrente la Popolare di Milano (+0,49%) e Capitalia (+0,40%).
Mentre sul Midex passa di mano a quota 8,29 euro (+0,02%) la Popolare Italiana. Barilla scrive nel bilancio appena depositato che è "del tutto improbabile che possa essere obbligata ad acquistare la quota del gruppo di Kamps ed Harry's detenuta dai soci di minoranza". Lo riportano alcuni quotidiani finanziari. Per Il Sole 24 Ore, il presidente Piero Giarda ha confermato le trattative con Parmalat in relazione al crac, precisando che costeranno molto meno dei 200 milioni ipotizzati. Infine si difende Recordati (+0,46%) e perde poco Tod's (-0,10%) grazie a Hsbc che ha alzato il rating a neutral da underweight (sottopesare).
Francesca Gerosa
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