Loro si tirano indietro

Fleursdumal

फूल की बुराई
c'è o ci fa? non le ha votate pure lui certe leggi?

:-o CAMERA: INDULTINO, CE' ATTACCA FI, PENSATE SOLO AI CORROTTI (3)
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - ''Ha parlato di imbarazzo per la Lega
- ha sottolineato Ce' rivolgendosi sempre a Bondi - ma guardi
all'interno del suo gruppo. Le assicuro che questo imbarazzo e'
ricambiato, soprattutto quando vediamo i pessimi provvedimenti
che presentate all'attenzione del Parlamento e che riguardano
quasi esclusivamente coloro che compiono i reati''.
''Vi sono sempre le attenuanti generiche - ha proseguito il
capogruppo della Lega - e ne abbiamo avuto l'esempio ieri con
l'ennesimo annuncio dell'emendamento dell'on. Mario Pepe volto a
concedere solo delle attenuanti a chi commette i reati. Noi
siamo stanchi di questo vostro modo di fare! Non tirate troppo
la corda perche' altrimenti al Nord non prenderete piu' un
voto''. A questo punto si e' alzata una voce dai banchi del
gruppo di Forza Italia: ''Basta''. Un grido soffocato dagli
applausi dei deputati della Lega e dell'opposizione.
''Fino ad ora - ha continuato imperterrito Ce' - abbiamo
abbassato il tiro nei vostri confronti perche' siamo riusciti a
stoppare molte delle vostre pessime proposte di legge in
quest'aula. Mi dispiace anche per i molti bravi ed onesti
parlamentari di Forza Italia che spesso in Transatlantico ci
dicono 'siamo d'accordo con voi' e in aula, invece, non parlano
perche' sono obbligati. Molti di quelli che oggi stanno zitti
soffrono e devono portare avanti una linea che e' quella che ho
appena indicato: attenuanti per tutti, per i corrotti e cosi'
via e invece, mai nessuna proposta a favore della gente comune,
della gente che lavora e di quella soffre. Vergognatevi!
Vergognatevi''. Quindi, ha concluso: ''L'onorevole Bondi prima
di fare certi interventi ci rifletta un attimo perche'
altrimenti al Nord, lo ribadisco, non prenderete piu' un voto.
La Lega d'ora in poi comincera' a dire con chiarezza cio' che
fate in Parlamento e cio' che continuamente la Lega riesce a
stoppare!''. Ironico il commento del presidente di turno
dell'aula Alfredo Biondi: ''Onorevole Ce' le ho dato tre minuti
di tempo per illustrare la sua profezia...''. (ANSA).
 
INDULTINO: SI SFIORA RISSA, MA POI CAMERA DICE SI'/ANSA
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Si sfiora la rissa, volano insulti e
critiche pesanti. La Lega fa ostruzionismo e attacca duramente
il presidente della Camera. Poi pero', alla fine, l'indultino
passa, in diretta Tv (chiesta da An), e va al Senato per la
terza lettura.
''La solita tempesta in un bicchier d'acqua - assicurano in
Forza Italia - del resto Berlusconi lo aveva detto che era solo
uno sfogo...''. ''Una resa dei conti interna che si e' gia'
risolta'', commentano altri esponenti della Cdl. Ma le ferite,
almeno per il momento, restano: ''Hanno sbagliato quelli della
Lega ad attaccare Casini - sostengono nell'Udc - lo vedranno:
lui e' uno che non dimentica''. E anche tra An e Lega,
aggiungono, ''si continuera' a vivere da separati in casa. La
crisi? Per ora sembra rientrata''.
Il capitolo indultino, insomma, per 48 ore al centro della
verifica nella Cdl, cosi' come lo erano state nei giorni scorsi
pensioni, riforma elettorale e separazione delle carriere dei
magistrati, sembra chiudersi. Al Senato infatti dovrebbe passare
senza grossi problemi. L'accordo politico, spiegano le
opposizioni, e' stato raggiunto, ''Forza Italia ormai si e'
impegnata''.
- L'OSTRUZIONISMO DEL CARROCCIO E L'ATTACCO A CASINI - La
Lega scatenata contro l'indultino organizza una due giorni di
ostruzionismo no-stop, interrotta oggi solo da ''un'imboscata''
dei Ds e dal richiamo al regolamento del Verde Marco Boato.
Stamattina alle 9, approfittando del ritardo dei leghisti,
Piero Ruzzante (Ds) fa cenno al segretario d'aula del suo gruppo
di accelerare al massimo la lettura del verbale della seduta di
ieri, rendendo possibile cosi' la votazione per alzata di mano
del primo emendamento all'articolo 6 del testo. Il gioco e'
fatto e se ne accorge subito il capogruppo Alessandro Ce' appena
entra in Aula: votato un emendamento infatti, non si puo' piu'
intervenire sul complesso degli emendamenti a quell'articolo.
E poi ci si mette Boato: il presidente del gruppo Misto si
appella ad una norma del regolamento che da' la possibilita' di
chiudere la discussione generale se a farne richiesta e' il
capogruppo di almeno 20 deputati. Lui fa la richiesta e questa
viene accolta. La discussione si interrompe e Boato si becca gli
insulti della Lega: ''Ma non era lei - dichiara Ce' - che
difendeva la liberta' di espressione dei deputati e che ha
parlato in quest'Aula per quasi 20 ore? La sua e' davvero una
bella evoluzione democratica''.
Continui, infine, gli attacchi al presidente della Camera.
Soprattutto da parte di Ce', che accusa Casini di non essere
super partes e di aver gestito male l'Aula (''La sua gestione
dell'aula non fa bene alla democrazia''). Lo critica per aver
espulso ieri sei deputati della Lega, lui compreso, e per il
''blitz'' di oggi (''ha convocato l'Aula troppo presto, non era
mai successo...''). Accuse e offese ripetute anche da altri
esponenti del Carroccio, come Federico Bricolo.
- LA QUASI-RISSA E CAROLINA LUSSANA - In Aula si sfiora la
rissa. La responsabile Giustizia della Lega Carolina Lussana
inveisce contro il relatore del provvedimento, Enrico Buemi
(SDI). Sostiene che nel testo c'e' un errore: cosi' com'e'
formulato, concede lo sconto della pena anche a pedofili e
stupratori. Buemi smentisce (''e' una menzogna''). Ma due
deputati della Lega Nord, Bricolo e Davide Caparini, avanzano
minacciosi contro di lui. I commessi li fermano, ma lo scontro
dilaga. Bricolo, infatti, se la prende anche con Saverio
Vertone. Si arriva quasi alle mani. Si strilla e si applaude. Ma
i commessi riescono a separare i contendenti, mentre Casini
sospende la seduta.
Per chiarire meglio il testo, il presidente della commissione
Giustizia Gaetano Pecorella propone una modifica in sede di
coordinamento formale. Richiesta accolta e incidente chiuso.
- CE' CONTRO BONDI E A BERLUSCONI: NON CI TRATTI DA
SCOLARETTI - Il capogruppo della Lega fa la voce grossa anche
con il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi: ''Lei ha parlato
di imbarazzo per la Lega, ma guardi nel suo gruppo. Le assicuro
che questo imbarazzo e' ricambiato, soprattutto quando vediamo i
pessimi provvedimenti che presentate in Parlamento e che
riguardano quasi esclusivamente coloro che compiono i reati. Vi
sono sempre le attenuanti generiche e ne abbiamo avuto l'esempio
ieri con l'ennesimo annuncio dell'emendamento di Mario Pepe (il
cosiddetto 'salva-Previti' ndr) volto a concedere solo
attenuanti a chi commette i reati. Siamo stanchi di questo
vostro modo di fare! Non tirate troppo la corda altrimenti al
Nord non prenderete piu' un voto''.
Previti segue Ce' dal monitor del Transatlantico e sorride.
Aspro invece il commento di Carlo Taormina e di Luigi Vitali
(FI): ''Questi qui se ne devono andare''. ''Devono uscire dal
governo e basta!''.
Ma ce n'e' anche per Berlusconi: ''Berlusconi - insiste Ce' -
ci tratta come degli scolaretti. Io un papa' ce l'ho, ho molta
stima di lui e so che ha lavorato molto nella vita. Non ho certo
bisogno di un altro padre come Berlusconi''.
- INFINE IL PERDONO - Ieri lo scontro, oggi la pace. Anzi l'
amnistia. Cesare Rizzi (Lega) da' ieri dell' ''imbecille'' al
capogruppo Udc alla Camera Luca Volonte' perche' aveva detto che
la Lega voleva uscire dal governo. E oggi Volonte' lo 'grazia':
''Si' all'indulto, ma anche all'amnistia, almeno per chi ieri mi
ha dato dell'imbecille...''.
L'indultino, che prevede lo sconto di due anni di pena per
chi non ha commesso reati gravissimi e ha gia' scontato meta'
della condanna (''circa 5.000 persone'', dice Buemi) si approva.
Lega e An votano 'no' anche se nel partito di Fini le assenze si
notano. Margherita e Ds, sebbene con molti mal di pancia, dicono
'si'. Verdi e Prc si astengono. (ANSA).
 

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