Quantità (artigiani e operai sfruttati rispetto ai nostri standard, dunque) o qualità (operai i cui figli diventano ingegneri)?
Il tema della bontà dell'organizzazione statale, in effetti, è collegato a quello della psicologia e delle capacità individuali; ma mi piacerebbe - se possibile - che venisse lasciato un po' da parte.
E' vero: oltre che il "miglioramento continuo", se non sbaglio anche il "just in time" l'hanno inventato - o industrializzato alla grande - in Giappone.
Pensa che, quando studiavo economia (venticinqu'anni fa), dicevano che il popolo meno diverso dai giapponesi, tra quelli occidentali, erano proprio gli italiani, che privilegiavano l'impiego a vita rispetto al turnover, le conoscenze/segnalazioni/raccomandazioni rispetto al reperimento di risorse nel mercato in condizioni asettiche...
A proposito di Chiesa: hanno scritto altro, dopo Max Weber e la sua Etica Protestante e lo spirito del capitalismo?
PS Vorrei chiedervi di non bisticciare. Grazie.
