IGNORANTIA LEGIS
La gazzetta dello Sport non intende perdere alcuna occasione per dimostrare quanto bene conosce le norme antidoping della WADA, e così oggi parla della sospensione per 18 mesi inflitta dall'ITIA al tennista australiano Max Purcell così motivandola: "ha comunque infranto una delle normative (eccedendo nelle dosi di vitamine)".
In realtà le vitamine non c'entrano nulla. Purcell a violato le norme antidoping facendosi infondere in vena un volume superiore ai 100 mL consentiti dalla Prohibited List WADA, che nella sezione del metodi vieta le infusioni di grandi9 volumi di liquidi, che porterebbero a diluizione delle urine finendo per mascherare eventuali sostanze vietate. Niente sostanze vietate, dunque.
Ovvio peraltro che alla Gazzetta di Purcell interessa il giusto e che l'articolo intende più altro mettere alla gogna Kyrgios, reo di avere sempre criticato Yannik Sinner beniamino di tutti, e ora di utilizzare apparentemente una misura differenze con Max Purcell. Anche Kyrgios sbaglia, ovvio, ma il suo sbaglio è comprensibile. La sua opinione si fonda sul fatto che nel caso di Purcell non si è fatto uso di nessuna sostanza vietata e dunque diciotto mesi gli paiono uno sproposito.
In realtà non lo sono, se è vero come è vero che si è fato infondere questi grandi volumi consapevolmente e poi ha anche tentato di nascondere le prove.
Ma tra le due ignoranze, quella della Gazzetta è indubbiamente molto più intollerabile, venendo da uno dei principali giornali sportivi che dovrebbe fare informazione e da cui ci si aspetterebbe precisione documentata se non anche obiettività ed equilibrio. Tutta merce che da tempo questo giornale sembra far fatica a reperire, nel tennis come nel calcio e in tante altre situazioni.
Dopo gli attacchi a Jannik e Swiatek, l'australiano difende il doppista connazionale squalificato per 18 mesi per aver violato apertamente una norma antidoping col massimo della negligenza
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