ceccotti
enzo
forse per i 3 bonus sulle prove scritte e orali serve il 18, non il 20 come ho scritto prima.La mia
19
18
20
5 bonus
38 di partenza
E gli altri 2?
Mistero.
Chiederò alla figlia.
forse per i 3 bonus sulle prove scritte e orali serve il 18, non il 20 come ho scritto prima.La mia
19
18
20
5 bonus
38 di partenza
Devi avere preso almeno 50 sommate le tre prove, almeno 30 di base.forse per i 3 bonus sulle prove scritte e orali serve il 18, non il 20 come ho scritto prima.
E gli altri 2?
Mistero.
Chiederò alla figlia.
Ecco guardaDevi avere preso almeno 50 sommate le tre prove, almeno 30 di base.
Ma non è automatico.
Te li danno se pensano che tu li valga
E possono darti un punto, o due o 3... Ma al max 5
Maturità e padronanza sono parole di scarso significato da attribuire a un ventenne ma anche a un universitario.Non sono d'accordo.
Alla fine di un percorso scolastico o accademico, avrebbe, secondo me, importanza dimostrare di essere in un certo senso cresciuti, di avere padronanza della strada percorsa.
te la sei spassata quegli anni eh?A me parlare di sQuola mi manda letteralmente in bestie. Mi fa diventare di umore nero.
La scuola, invece, è o dovrebbe essere una delle "agenzie educative" cui è demandato il compito di far crescere i bambini/ragazzi.Maturità e padronanza sono parole di scarso significato da attribuire a un ventenne ma anche a un universitario.
La sQuola si occupa di istruire, la maturità e la padronanza sono questioni scollegate che dipendono dall'ambiente in cui si cresce e non dalla sQuola per cui voler assegnare una votazione a uno studente ventenne sulla base di quanto il suo essere sia conforme alle aspettative della sQuola o della società non ha senso visto che la sQuola non deve occuparsi della sua crescita che è un compito invece demandato alla famiglia.
C'è gente che è raggiunge un livello di saggezza a 16 anni come chi lo raggiunge solo a 30 se non addirittura a 40 anni. La sQuola in questo cosa c'entra? Io credo che il cosiddetto esame di maturità esista solo per soddisfare una volontà di potere del corpo insegnante nel pontificare e giudicare gli studenti in modo premiante o punitivo in base a quanto sono stati docili nel passare sotto il rullo compressore scolastico.