Ieri sera a PropaGanda Live, il giornalista Marco Damilano durante il suo "spiegone" in un discorso articolato ha parlato del rammarico che nonostante le 1,2 million di firme rasccolte non è passato il referendum correlato alla morte assistita.
Allora, a parte che l'autocompiacimento istituzionale è scandaloso, che spazia da "abbiamo la costituzione più bella del mondo" a "solo noi abbiamo valori e principi" non ci si rende conto che questo compiacimento porta all'immobilismo cerebrale e conseguentemente istituzionale. Per cui passa il concetto "le leggi sono ideologicamente perfette così" e se qualcosa non funziona i problemi sono altri.
Caro Marco, i 5 referendum non servono perchè è tutto ok invece sull'eutanasia, chiamiamo le cose col loro nome, è il caso di parlarne? Due metri e due misure, si prende l'uno o l'altro quando fa comodo. Ma il mio disappunto maggiore è che secondo me un argomenti così delicati non vanno lasciati decidere alla massa, specialmente sulla scia dell'emotività. Perchè sennò ricalchiamo i risvolti del referendum sul nucleare.
Questi 5 referendum sarebbero inutili se non avessimo una giustizia che sta al 147esimo posto al mondo per fallacie e per tempistiche e i comitati del No omettono questo aspetto.
Detto ciò domani si va a votare per difendere l'istituzione del referendum, come del resto dovrebbe essere ogni volta.