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Quando i testimoni di Geova si ammalano, trovano alleanza nei medici
I medici cercano di trovare vie compatibili per i Testimoni di Geova i quali credono che certi procedimenti sanitari possano violare la loro fede.
La Testimone di Geova Glenease Stinson, 75 anni, di Boolingbrook che necessita di intervento chirurgico al rene, ma rifiuta all'occorrenza, trasfusioni di sangue.
Ha dichiarato: "Io sapevo che sarei morta piuttosto che infrangere una delle leggi divine".
(Foto per il Tribune da Warren Skalski/2 Liglio, 2009).
Un giorno, Glenease Stinson, 75 anni, dopo avere avvertito uno straziante dolore sul fianco, apprese di essere affetta da un tumore renale maligno che aveva necessità di essere rimosso. Tutta la chirurgia comporta dei rischi, ma nel suo caso ve ne era uno più grande: in qualità di Testimone di Geova, non avrebbe potuto ricevere trasfusioni di sangue.
I Testimoni di Geova fanno riferimento ad Atti 15:28-29 e ad altri passi biblici per supportare il loro credo secondo cui immettere sangue nel corpo per via orale o endovenosa, comporta una violazione delle leggi divine. Tali credenti non accetteranno mai sangue nemmeno per salvare la loro vita.
L'urologo Dr. Avtar Dhindsa, dell'Ospedale Avventista di Bolingbrook, aveva però un asso nella manica per la Stinson. Egli costituì un team che includeva il Dr. Michael Tuchek, un abile destreggiatore in urgenze sanitarie e dottrine religiose.
"Io fui inserito nella lista dei Testimoni di Geova, in mancanza di una collocazione più appropriata", disse Tuchek, un chirurgo cardiotoracico vascolare, facendo riferimento alla lista che tiene l'Associazione religiosa in merito ai medici che hanno esperienza di chirurgia senza trasfusioni.
Tuchek stima di compiere un intervento ogni mese, o quasi, sui Testimoni di Geova.
"L'emorragia è un vero e proprio problema," ha dichiarato Tuchek, socio superiore della Cardiochirurgia associata di Downers Grove. "Dal 30 al 50% dei pazienti operati al cuore hanno bisogno di trasfusioni di sangue." Tuchek affermò di avere iniziato a trattare i Testimoni di Geova quando era ancora residente nel 1980 e un Testimone arrivò con il corpo ustionato al 70%.
"Io fui interpellato, ma una volta arrivato, notai una mancanza," Tuchek disse. "Molti medici non vogliono toccare i pazienti Testimoni di Geova perchè temono per ciò che dovranno affrontare. Io vidi che questi pazienti erano sinceri. Essi avevano il diritto di decidere. Ritengo che dovrebbero essere trattati con lo stesso rispetto che si dà a chiunque altro operi una scelta terapeutica."
La Stinson, di Boolingbrook, comprese i rischi della chirurgia renale, ma rifiutò le trasfusioni.
"Io sapevo che sarei morta piuttosto che violare una delle leggi divine", ella disse.
"Mentre la Stinson si manteneva salda, alcuni Testimoni che hanno bisogno di un medico, cercano l'aiuto del Comitato Sanitario di Collegamento, un gruppo di Testimoni le cui principali funzioni sono quelle di informare i pazienti e metterli in contatto con i medici propensi a lavorare per il loro interesse". Ha affermato T.J. Bullock, il Presidente del Comitato.
"Noi crediamo fermamente che questa debba essere una decisione del paziente", egli ha detto.
Il gruppo è costituito da anziani spirituali con cognizioni o attitudini mediche. "Generalmente", ha affermato Bullock, "essi contribuiscono a spianare la strada che il paziente ha già deciso di percorrere."
"C'è un farmaco a cui questo medico non sta pensando? Un approccio differente che non si sta usando? Un altro medico che potrebbe essere più appropriato?"
Sono state sviluppate nuove tecniche, inclusa l'alcol-ablazione, un catetere basato sul metodo usato sulla Stinson dal Dr. Luke Sewall, un radiologo interventista, per minimizzare le perdite di sangue. "Precedentemente, la chirurgia senza trasfusioni significava la morte di Testimoni in una percentuale elevata, sebbene i dati disponibili non confermino i tassi di mortalità", Tuchek ha dichiarato.
"Sei o sette anni orsono nel periodo natalizio, una giovane donna ebbe un forte attacco di cuore e si tentò di trasferirla in diversi ospedali, ma non fu accolta perché era una Testimone di Geova. Infine io la presi in carico, ma al termine della giornata la sua emoglobina era così bassa che morì sul tavolo. Le tecniche da quell'epoca sono progredite". Tuchek ha raccontato.
Le tecniche prima e durante l'intervento includono l'uso di farmaci per stimolare il midollo osseo alla produzione di globuli rossi che alzino i livelli di emoglobina, la diluizione del sangue del paziente, la previsione dell'uso di una macchina cuore-polmone per la conservazione del sangue sano del paziente da reintrodurre quando l'intervento è concluso. Dopo l'intervento, egli racconta di poter usare prodotti artificiali che promuovono la coagulazione del sangue e farmaci per il potenziamento del midollo osseo.
Tuchek, che lavora con pazienti Testimoni negli ospedali intorno all'area di Chicago, Iowa e nel nord ovest dell'Indiana, afferma di rispettare le credenze del paziente sebbene non sia sempre d'accordo con esse.
"Essi sono a conoscenza del fatto che io non sono d'accordo con loro", ha detto, "ma cerco di fare in modo di essere convinto che quello che stanno facendo è per giusti motivi. Fintanto che sono lucidi mentalmente e credono nel loro cuore che la loro religione è importante.. e che non vogliono sangue, io non ho alcun tipo di conflitto morale nell'intervenire su qualsiasi Testimone di Geova."
Nel caso di pazienti che sono inferiori ai 18 anni d'età, Bullock dice che i genitori non acconsentono quasi mai alle trasfusioni di sangue. "Nel caso di minorenni, gli ospedali hanno il diritto di assumerne la custodia e trasfondere il minore e noi lo comprendiamo", ha dichiarato Bullock. "Ciò che il Comitato si raccomanda è il poter individuare un pediatra che abbia una buona fama professionale per dare rilievo alla nostra posizione. Stiamo cercando qualcuno che abbia la volontà di dare imput allo sviluppo di ricercare qualsiasi possibilità affinchè si possa evitare la trasfusione di sangue. Cerchiamo di assicurarci che il giudice comprenda che non si tratta di negligenza dei genitori bensì semplicemente di una questione di sangue".
"La maggior parte degli ospedali con cui stiamo lavorando, sono molto collaborativi", ha detto.
"Nell'insieme, si impegnano duramente per cooperare con i Testimoni di Geova", Bullock ha dichiarato.
"I metodi usati con i pazienti Testimoni possono creare potenzialmente effetti collaterali dannosi", Tuchek ha aggiunto.
"Se si rende il sangue troppo denso, si può coagulare e provocare un attacco cardiaco o un ictus; al contrario se non somministriamo loro degli stimolatori del midollo osseo risulteranno anemici e con un basso livello di emoglobina. Saranno pallidi, senza la possibilità di respirare appieno, non potranno fare del movimento, saranno a corto di fiato", ha affermato.
"I medici e gli scienziati stanno cercando di trovare alternative alle trasfusioni di sangue", ha aggiunto.
"In una zona di guerra come l'Iraq, si sta cercando del sangue artificiale che potrebbe portare ossigeno e nutrimento senza che debba provenire da un essere umano.... Al momento noi non abbiamo questa possibilità, ma alcuni esperti ci stanno lavorando da 20 anni e siamo più vicini alla meta".
Nel caso della Stinson, si è completamente ristabilita; è riconoscente alle terapie mediche e alla sua fede salda.
"Io ritengo che se era la volontà di Geova, sarei vissuta, al contrario, sarei morta", ha detto.
fonte
Questo articolo è stato pubblicato sul sito Chicago Tribune, in data 15 luglio 2009, da parte del giornalista M.B. Sutherland, rubrica News, sezione Local news (www.chicagotribune.com)
I medici cercano di trovare vie compatibili per i Testimoni di Geova i quali credono che certi procedimenti sanitari possano violare la loro fede.
La Testimone di Geova Glenease Stinson, 75 anni, di Boolingbrook che necessita di intervento chirurgico al rene, ma rifiuta all'occorrenza, trasfusioni di sangue.
Ha dichiarato: "Io sapevo che sarei morta piuttosto che infrangere una delle leggi divine".
(Foto per il Tribune da Warren Skalski/2 Liglio, 2009).
Un giorno, Glenease Stinson, 75 anni, dopo avere avvertito uno straziante dolore sul fianco, apprese di essere affetta da un tumore renale maligno che aveva necessità di essere rimosso. Tutta la chirurgia comporta dei rischi, ma nel suo caso ve ne era uno più grande: in qualità di Testimone di Geova, non avrebbe potuto ricevere trasfusioni di sangue.
I Testimoni di Geova fanno riferimento ad Atti 15:28-29 e ad altri passi biblici per supportare il loro credo secondo cui immettere sangue nel corpo per via orale o endovenosa, comporta una violazione delle leggi divine. Tali credenti non accetteranno mai sangue nemmeno per salvare la loro vita.
L'urologo Dr. Avtar Dhindsa, dell'Ospedale Avventista di Bolingbrook, aveva però un asso nella manica per la Stinson. Egli costituì un team che includeva il Dr. Michael Tuchek, un abile destreggiatore in urgenze sanitarie e dottrine religiose.
"Io fui inserito nella lista dei Testimoni di Geova, in mancanza di una collocazione più appropriata", disse Tuchek, un chirurgo cardiotoracico vascolare, facendo riferimento alla lista che tiene l'Associazione religiosa in merito ai medici che hanno esperienza di chirurgia senza trasfusioni.
Tuchek stima di compiere un intervento ogni mese, o quasi, sui Testimoni di Geova.
"L'emorragia è un vero e proprio problema," ha dichiarato Tuchek, socio superiore della Cardiochirurgia associata di Downers Grove. "Dal 30 al 50% dei pazienti operati al cuore hanno bisogno di trasfusioni di sangue." Tuchek affermò di avere iniziato a trattare i Testimoni di Geova quando era ancora residente nel 1980 e un Testimone arrivò con il corpo ustionato al 70%.
"Io fui interpellato, ma una volta arrivato, notai una mancanza," Tuchek disse. "Molti medici non vogliono toccare i pazienti Testimoni di Geova perchè temono per ciò che dovranno affrontare. Io vidi che questi pazienti erano sinceri. Essi avevano il diritto di decidere. Ritengo che dovrebbero essere trattati con lo stesso rispetto che si dà a chiunque altro operi una scelta terapeutica."
La Stinson, di Boolingbrook, comprese i rischi della chirurgia renale, ma rifiutò le trasfusioni.
"Io sapevo che sarei morta piuttosto che violare una delle leggi divine", ella disse.
"Mentre la Stinson si manteneva salda, alcuni Testimoni che hanno bisogno di un medico, cercano l'aiuto del Comitato Sanitario di Collegamento, un gruppo di Testimoni le cui principali funzioni sono quelle di informare i pazienti e metterli in contatto con i medici propensi a lavorare per il loro interesse". Ha affermato T.J. Bullock, il Presidente del Comitato.
"Noi crediamo fermamente che questa debba essere una decisione del paziente", egli ha detto.
Il gruppo è costituito da anziani spirituali con cognizioni o attitudini mediche. "Generalmente", ha affermato Bullock, "essi contribuiscono a spianare la strada che il paziente ha già deciso di percorrere."
"C'è un farmaco a cui questo medico non sta pensando? Un approccio differente che non si sta usando? Un altro medico che potrebbe essere più appropriato?"
Sono state sviluppate nuove tecniche, inclusa l'alcol-ablazione, un catetere basato sul metodo usato sulla Stinson dal Dr. Luke Sewall, un radiologo interventista, per minimizzare le perdite di sangue. "Precedentemente, la chirurgia senza trasfusioni significava la morte di Testimoni in una percentuale elevata, sebbene i dati disponibili non confermino i tassi di mortalità", Tuchek ha dichiarato.
"Sei o sette anni orsono nel periodo natalizio, una giovane donna ebbe un forte attacco di cuore e si tentò di trasferirla in diversi ospedali, ma non fu accolta perché era una Testimone di Geova. Infine io la presi in carico, ma al termine della giornata la sua emoglobina era così bassa che morì sul tavolo. Le tecniche da quell'epoca sono progredite". Tuchek ha raccontato.
Le tecniche prima e durante l'intervento includono l'uso di farmaci per stimolare il midollo osseo alla produzione di globuli rossi che alzino i livelli di emoglobina, la diluizione del sangue del paziente, la previsione dell'uso di una macchina cuore-polmone per la conservazione del sangue sano del paziente da reintrodurre quando l'intervento è concluso. Dopo l'intervento, egli racconta di poter usare prodotti artificiali che promuovono la coagulazione del sangue e farmaci per il potenziamento del midollo osseo.
Tuchek, che lavora con pazienti Testimoni negli ospedali intorno all'area di Chicago, Iowa e nel nord ovest dell'Indiana, afferma di rispettare le credenze del paziente sebbene non sia sempre d'accordo con esse.
"Essi sono a conoscenza del fatto che io non sono d'accordo con loro", ha detto, "ma cerco di fare in modo di essere convinto che quello che stanno facendo è per giusti motivi. Fintanto che sono lucidi mentalmente e credono nel loro cuore che la loro religione è importante.. e che non vogliono sangue, io non ho alcun tipo di conflitto morale nell'intervenire su qualsiasi Testimone di Geova."
Nel caso di pazienti che sono inferiori ai 18 anni d'età, Bullock dice che i genitori non acconsentono quasi mai alle trasfusioni di sangue. "Nel caso di minorenni, gli ospedali hanno il diritto di assumerne la custodia e trasfondere il minore e noi lo comprendiamo", ha dichiarato Bullock. "Ciò che il Comitato si raccomanda è il poter individuare un pediatra che abbia una buona fama professionale per dare rilievo alla nostra posizione. Stiamo cercando qualcuno che abbia la volontà di dare imput allo sviluppo di ricercare qualsiasi possibilità affinchè si possa evitare la trasfusione di sangue. Cerchiamo di assicurarci che il giudice comprenda che non si tratta di negligenza dei genitori bensì semplicemente di una questione di sangue".
"La maggior parte degli ospedali con cui stiamo lavorando, sono molto collaborativi", ha detto.
"Nell'insieme, si impegnano duramente per cooperare con i Testimoni di Geova", Bullock ha dichiarato.
"I metodi usati con i pazienti Testimoni possono creare potenzialmente effetti collaterali dannosi", Tuchek ha aggiunto.
"Se si rende il sangue troppo denso, si può coagulare e provocare un attacco cardiaco o un ictus; al contrario se non somministriamo loro degli stimolatori del midollo osseo risulteranno anemici e con un basso livello di emoglobina. Saranno pallidi, senza la possibilità di respirare appieno, non potranno fare del movimento, saranno a corto di fiato", ha affermato.
"I medici e gli scienziati stanno cercando di trovare alternative alle trasfusioni di sangue", ha aggiunto.
"In una zona di guerra come l'Iraq, si sta cercando del sangue artificiale che potrebbe portare ossigeno e nutrimento senza che debba provenire da un essere umano.... Al momento noi non abbiamo questa possibilità, ma alcuni esperti ci stanno lavorando da 20 anni e siamo più vicini alla meta".
Nel caso della Stinson, si è completamente ristabilita; è riconoscente alle terapie mediche e alla sua fede salda.
"Io ritengo che se era la volontà di Geova, sarei vissuta, al contrario, sarei morta", ha detto.
fonte
Questo articolo è stato pubblicato sul sito Chicago Tribune, in data 15 luglio 2009, da parte del giornalista M.B. Sutherland, rubrica News, sezione Local news (www.chicagotribune.com)