george
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Questo nuovo Topic è dedicato a Rosetta,una mia cara amica e collega scomparsa 3 anni fa a causa di un tumore.
Aveva capito che con la medicina ufficiale aveva pochissime speranze e allora approfittando della "sperimentazione Di Bella" si offrì per fare da "cavia". Sapete cosa le risposero: "Ma scherza,lei è in condizioni troppo buone per partecipare alla sperimentazione,non possiamo accettare la sua richiesta"
Lei allora provò a sue spese con un seguace di Di Bella e riuscì a vivere in modo più che umano tanto altro tempo.Poi purtroppo finì i soldi e dovette smettere la terapia. Quando arrivò il suo momento se ne andò improvvisamente in 2 giorni mentre tutti pensavamo che ce la potesse ancora fare.
Ciao Rosy
Vi preghiamo di far girare il presente articolo ,che potrebbe essere importante per tante persone ammalate di tumore e Vi chiediamo gentilmente , se Vi è possibile, di inserire anche il volantino pubblicitario
Grazie per la collaborazione e per qualunque altra informazione
Restiamo a Vostra disposizione
Associazione NuovaMente
Biella
347 0537574
rassegna stampa “ La Repubblica/Il Giornale/ La Padania/Il secolo XIX , e altri – 14/15 luglio 2005 “
ORDINANZA DEL TRIBUNALE CIVILE
Genova, farmaci gratis per la cura Di Bella
Il Tribunale civile di Genova (giudice Margherita Bossi) ha accolto la richiesta di un paziente affetto da linfoma maligno non Hodgkin che ha fatto ricorso alla cura Di Bella, guarendo, e ha ordinato alla Asl3 genovese di erogare gratuitamente i farmaci per i prossimi cinque anni, periodo in cui la cura deve comunque essere praticata.
Il paziente è un genovese di 44 anni, sposato e padre di tre figli. All’inizio del 2000 gli veniva diagnosticato un linfoma maligno non Hodgkin al quarto stadio. Di fronte alla necessità di iniziare la terapia tradizionale, e cioè quella chemioterapica, erogata gratuitamente dal servizio sanitario nazionale, decise di seguire invece la terapia Di Bella. Dopo un primo periodo di stasi della malattia, seguì una regressione continuata in via progressiva sino a giungere a completa remissione nel 2004. In considerazione di questi risultati e visti gli altissimi costi della cura (circa 2.500 euro al mese), che doveva comunque essere praticata per altri 5 anni, il paziente ha fatto ricorso in via d’urgenza chiedendo al Tribunale di Genova che ordinasse alla Asl l’erogazione gratuita dei farmaci del protocollo terapeutico di cura stabilito dal dottor Di Bella.
L’Azienda Sanitaria locale si costituì in giudizio, contestando in via pregiudiziale il difetto di giurisdizione del tribunale in favore del Tribunale amministrativo, e nel merito la fondatezza del ricorso sostenendo che il Multitrattamento Di Bella non aveva sufficienti basi scientifiche poiché la sperimentazione a suo tempo svolta non aveva avuto esito positivo. Il Tribunale ha invece accolto la domanda del paziente ritenendo infondata l’eccezione di difetto di giurisdizione e nel merito la fondatezza della domanda poichè «analizzando la vicenda del caso concreto non si poteva che constatare l’evidente beneficio che il paziente aveva tratto dalla cura praticata».
Nel sottolineare che «i risultati ottenuti dal ricorrente sarebbero stati raggiunti probabilmente anche con la terapia chemioterapica tradizionale» negata dal paziente «per sottrarsi ai molteplici effetti collaterali prodotti sull’organismo dalla cura tradizionale», il giudice, nella motivazione della propria ordinanza, ha spiegato che «ricorrere all’erogazione gratuita è stato tuttavia necessario poichè non può non valutarsi anche l’alea per le condizioni di benessere del ricorrente, di una brusca interruzione di una terapia che, seppur solo con riguardo alla situazione clinica specifica, ha dato esiti positivi».
Infine questa sentenza non avrà ripercussioni in appello in quanto la Corte di Cassazione ha stabilito in data 24.6.05 ( ordinanza n°. 13548 ) che la competenza spetta esclusivamente al giudice ordinario
( in questo caso al giudice margherita Bossi ) e quindi si intende definitiva
Giovedì 15 settembre 2005 ore 21,00
Itis “ Q. Sella “ Via Rosselli 2 - Biella
AULA MAGNA
" Metodo Di Bella :una realtà scientifica nella lotta contro i tumori "
Giuseppe Di Bella Filippo Lacroix Pierpaolo Longhin
“ Consenso informato, ricorsi , aspetti legali del MDB ” Lorenzo Tommasini
Contrariamente a quanto erroneamente ritenuto da alcuni, il metodo antitumorale Di Bella (MDB), non solo non è una terapia "alternativa" nel senso che normalmente si attribuisce a questa definizione, ma rigorosamente e razionalmente scientifica, interamente basata dall'integrazione delle scienze esatte,con anatomia,biochimica,farmacologia,fisiologia,semeiotica,clinica. Rappresenta la punta più avanzata della ricerca sul cancro ,con conferme ampie e crescenti da parte della letteratura medico scientifica mondiale, dell'effetto antitumorale di ogni singolo componente del MDB.
L’associazione NuovaMente presenterà il progetto di un’assistenza legale convenzionata per il rimborso spese dei farmaci acquistati per poter effettuare il Metodo Di Bella , visto che in vari Tribunali italiani viene finalmente accettato il ricorso di chi dimostra che il MDB risulta utile come terapia antitumorale e la Corte di Cassazione ha deciso inoltre di non pronunciarsi più in questa materia( ordinanza n. 13548 del 24.6.2005 ) lasciando il giudizio definitivo al giudice ordinario del luogo in cui si svolge la causa
Da notare che un trattamento medio della cura si aggira dai 2500 ai 4000 euro MENSILI
Durante la serata ci saranno delle testimonianze di persone guarite .
www.nuovamente.too.it 347 0537574
INGRESSO LIBERO
Questo messaggio è inviato in osservanza
del decreto legge n.° 196/2003 sulla privacy.
Aveva capito che con la medicina ufficiale aveva pochissime speranze e allora approfittando della "sperimentazione Di Bella" si offrì per fare da "cavia". Sapete cosa le risposero: "Ma scherza,lei è in condizioni troppo buone per partecipare alla sperimentazione,non possiamo accettare la sua richiesta"
Lei allora provò a sue spese con un seguace di Di Bella e riuscì a vivere in modo più che umano tanto altro tempo.Poi purtroppo finì i soldi e dovette smettere la terapia. Quando arrivò il suo momento se ne andò improvvisamente in 2 giorni mentre tutti pensavamo che ce la potesse ancora fare.
Ciao Rosy
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ORDINANZA DEL TRIBUNALE CIVILE
Genova, farmaci gratis per la cura Di Bella
Il Tribunale civile di Genova (giudice Margherita Bossi) ha accolto la richiesta di un paziente affetto da linfoma maligno non Hodgkin che ha fatto ricorso alla cura Di Bella, guarendo, e ha ordinato alla Asl3 genovese di erogare gratuitamente i farmaci per i prossimi cinque anni, periodo in cui la cura deve comunque essere praticata.
Il paziente è un genovese di 44 anni, sposato e padre di tre figli. All’inizio del 2000 gli veniva diagnosticato un linfoma maligno non Hodgkin al quarto stadio. Di fronte alla necessità di iniziare la terapia tradizionale, e cioè quella chemioterapica, erogata gratuitamente dal servizio sanitario nazionale, decise di seguire invece la terapia Di Bella. Dopo un primo periodo di stasi della malattia, seguì una regressione continuata in via progressiva sino a giungere a completa remissione nel 2004. In considerazione di questi risultati e visti gli altissimi costi della cura (circa 2.500 euro al mese), che doveva comunque essere praticata per altri 5 anni, il paziente ha fatto ricorso in via d’urgenza chiedendo al Tribunale di Genova che ordinasse alla Asl l’erogazione gratuita dei farmaci del protocollo terapeutico di cura stabilito dal dottor Di Bella.
L’Azienda Sanitaria locale si costituì in giudizio, contestando in via pregiudiziale il difetto di giurisdizione del tribunale in favore del Tribunale amministrativo, e nel merito la fondatezza del ricorso sostenendo che il Multitrattamento Di Bella non aveva sufficienti basi scientifiche poiché la sperimentazione a suo tempo svolta non aveva avuto esito positivo. Il Tribunale ha invece accolto la domanda del paziente ritenendo infondata l’eccezione di difetto di giurisdizione e nel merito la fondatezza della domanda poichè «analizzando la vicenda del caso concreto non si poteva che constatare l’evidente beneficio che il paziente aveva tratto dalla cura praticata».
Nel sottolineare che «i risultati ottenuti dal ricorrente sarebbero stati raggiunti probabilmente anche con la terapia chemioterapica tradizionale» negata dal paziente «per sottrarsi ai molteplici effetti collaterali prodotti sull’organismo dalla cura tradizionale», il giudice, nella motivazione della propria ordinanza, ha spiegato che «ricorrere all’erogazione gratuita è stato tuttavia necessario poichè non può non valutarsi anche l’alea per le condizioni di benessere del ricorrente, di una brusca interruzione di una terapia che, seppur solo con riguardo alla situazione clinica specifica, ha dato esiti positivi».
Infine questa sentenza non avrà ripercussioni in appello in quanto la Corte di Cassazione ha stabilito in data 24.6.05 ( ordinanza n°. 13548 ) che la competenza spetta esclusivamente al giudice ordinario
( in questo caso al giudice margherita Bossi ) e quindi si intende definitiva
Giovedì 15 settembre 2005 ore 21,00
Itis “ Q. Sella “ Via Rosselli 2 - Biella
AULA MAGNA
" Metodo Di Bella :una realtà scientifica nella lotta contro i tumori "
Giuseppe Di Bella Filippo Lacroix Pierpaolo Longhin
“ Consenso informato, ricorsi , aspetti legali del MDB ” Lorenzo Tommasini
Contrariamente a quanto erroneamente ritenuto da alcuni, il metodo antitumorale Di Bella (MDB), non solo non è una terapia "alternativa" nel senso che normalmente si attribuisce a questa definizione, ma rigorosamente e razionalmente scientifica, interamente basata dall'integrazione delle scienze esatte,con anatomia,biochimica,farmacologia,fisiologia,semeiotica,clinica. Rappresenta la punta più avanzata della ricerca sul cancro ,con conferme ampie e crescenti da parte della letteratura medico scientifica mondiale, dell'effetto antitumorale di ogni singolo componente del MDB.
L’associazione NuovaMente presenterà il progetto di un’assistenza legale convenzionata per il rimborso spese dei farmaci acquistati per poter effettuare il Metodo Di Bella , visto che in vari Tribunali italiani viene finalmente accettato il ricorso di chi dimostra che il MDB risulta utile come terapia antitumorale e la Corte di Cassazione ha deciso inoltre di non pronunciarsi più in questa materia( ordinanza n. 13548 del 24.6.2005 ) lasciando il giudizio definitivo al giudice ordinario del luogo in cui si svolge la causa
Da notare che un trattamento medio della cura si aggira dai 2500 ai 4000 euro MENSILI
Durante la serata ci saranno delle testimonianze di persone guarite .
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Questo messaggio è inviato in osservanza
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